Anello ciclabile Colli Euganei. Scoprire il territorio euganeo in bicicletta

anello ciclabile dei Colli Euganei

L’Anello ciclabile dei Colli Euganei rappresenta un’importante opportunità a disposizione di chi desidera trascorrere una bella giornata sul territorio euganeo e un’infrastruttura strategica per la promozione del cicloturismo in Veneto.


Ciao, questo post è dedicato all’ anello ciclabile Colli Euganei che ho avuto modo di conoscere e di provare in più di qualche occasione. Parliamo quindi di un’importante pista ciclabile che aggira il territorio del Parco Colli Euganei in un tracciato che si sviluppa per circa 63 km.

In primis, devo questo articolo al blogtour a cui sono stato invitato ed ho partecipato qualche anno fa, promosso dal Parco del Delta del Po. L’invito mi giunse dalla Sardinia Emotion Service di Massimo Fadda, organizzatrice dell’iniziativa.

Gli educational sono infatti iniziative pensati ed organizzati con l’obiettivo di far conoscere un territorio o una destinazione turistica a giornalisti e blogger affinché costoro possano a loro volta parlarne ai loro lettori.

Il programma, parecchio intenso, pensato in collaborazione con il Parco Regionale dei Colli Euganei, si sviluppava in una giornata e mezza con l’ obiettivo primario di promuovere l’anello ciclabile dei Colli Euganei come modalità di turismo sostenibile tramite la quale scoprire l’enorme varietà e i molti motivi di interesse del territorio euganeo e vivere un’esperienza ricca ed appagante alla portata di tutti.

In quanto blogger locale e padovano, ovviamente, la bellezza dei Colli Euganei non rappresenta per me una novità ma ogni volta è sorprendente vedere come in un’area piuttosto contenuta ci sia una così ricca varietà di microclimi, di biodiversità e di come anche il terreno e la conformazione geologica abbia un influenza così significativa sulle produzioni locali, in primis vino ed olio.

Ma iniziamo il racconto di questa esperienza sui Colli Euganei che preferisco fare per punti segnalandovi attività da svolgere, luoghi di interesse che potrete fare anche voi, una volta giunti in zona.

L’anello Colli Euganei, una panoramica “tangenziale” ciclabile

L’anello ciclabile Colli Euganei è un tracciato contrassegnato dalla sigla E2 di 64 km che si sviluppa in modo pianeggiante (tranne qualche breve sali e scendi) lungo corsi d’acqua e attorno al sistema collinare euganeo.

Non considerato come dispregiativo il termine da me usato “tangenziale ciclabile”. Intendo dire che, come le tangenziali, l’anello Colli Euganei è un’utilissima infrastruttura viaria lungo la quale si incontrano molti punti di interesse.

Il valore però è proprio quello della tangenziale, cioè quello di aggirare e tenere assieme tutto il gruppo di queste colline. Talvolta però, come per le tangenziali, il valore sono le “uscite”, gli svincoli che consentono di intersecare altre vie grazie alle quali potrete raggiungere l’interno del Parco Colli, il suo cuore.

Un percorso facile ed adatto a tutti, bambini compresi, l’anello ciclabile dei Colli Euganei può essere completato in una volta sola dai più allenati che vogliono correre per 63 km in un giorno. Tuttavia, è particolarmente interessante per gli amanti delle vacanze in bicicletta, famiglie comprese, perché offre la possibilità a cicloturisti di scoprire il territorio collinare euganeo in più giorni.
In questo modo, pedalando con calma, è possibile visitare i molti luoghi di interesse lungo il percorso, abbandonando lo stesso di tanto in tanto per addentrarsi nelle zone più interne, fermandosi a visitare ville, castelli e borghi, cantine ed aziende agricole, pranzando e dormendo presso le strutture di ospitalità della zona e, come detto, grazie alla varietà dei Colli Euganei scoprirne ogni giorno un aspetto nuovo.

Nell’occasione dell’educational ho provato un percorso di circa 20 km in parte lungo l’anello ciclabile dei Colli Euganei, in parte nelle immediate vicinanze. Quell’itinerario prevedeva la sosta di una zona umida, il Biotopo di San Daniele, ed il passaggio ad un monastero benedettino, l’abbazia di Praglia e quindi un luogo di interesse religioso, spirituale. Tappa finale fu una villa veneta, la splendida Villa dei Vescovi, straordinario esempio di architettura rinascimentale veneta.

All’interno del Parco Colli Euganei sono molte le ville venete a testimonianza storica ed artistica della presenza della Serenissima Repubblica di Venezia. Pedalando lungo l’argine del canale Battaglia, la cosiddetta Riviera Euganea, si incontrano diverse ville venete. Tra queste, una speciale menzione va fatta al Castello del Catajo, considerata, e a ragione, la Reggia dei Colli Euganei. In questo caso, però, questo palazzo dalle sembianze di un castello, non appartenne a nobili veneziani ma alla famiglia dei Obizzi, nobile famiglia originaria della Borgogna.

A Battaglia Terme è consigliatissimo fermarsi a visitare il Museo della navigazione fluviale.
Si tratta di una piccola perla che testimonia l’attività dei barcari, importante attività nell’epoca in cui le vie d’acqua erano le autostrade e le vie di trasporto delle merci, tra cui il materiale estratto nelle cave dei Colli Euganei come la trachite.
La trachite fu il prezioso materiale di costruzione utilizzato per edifici e piazze delle nostre città d’arte tra cui Piazza San Marco a Venezia.
In particolare la trachite destinata a lastricare Piazza San Marco fu estratta dalla cava del Colle della Rocca della città murata di Monselice. Da qui ci si può collegare alla pista ciclabile delle città murate e raggiungere anche gli importanti centri di Este e Montagnana.

Il cicloturismo è una tipologia di turismo in crescita e infrastrutture quali l’anello ciclabile dei Colli Euganei, in grado di stimolare un turismo sostenibile, lento, attento e rispettoso dell’ambiente, possono generare sviluppo e posti di lavoro. Un esempio? Le varie società che offrono un servizio di noleggio di bellissime biciclette, normali e a pedalata assistita con le quali compiere tratti anche lunghi del percorso.

L’anello ciclabile dei Colli Euganei, a detta degli stessi dirigenti del Parco Colli e degli operatori turistici, presenta alcune criticità ma, riconoscere i problemi e gli aspetti migliorabili, è il primo passo per risolverli, voglio sperare e credere. In primis il fatto che il territorio in questione è suddiviso in 15 comuni in cui abitano circa 50.000 abitanti alcuni con difficoltà economiche ma soprattutto non coordinati nell’attività di manutenzione del percorso. Ci sono inoltre alcuni attraversamenti stradali e brevi tratti di percorso in sede promiscua. Insomma, l’eccessiva frammentazione in enti e soggetti vari di gestione del territorio non fa di certo bene allo stesso ne tanto meno al turismo e alle attività di promozione territoriale.

I prodotti dei Colli Euganei come ambasciatori del territorio

Sui Colli Euganei c’è un’interessante attività di produzione di vino ed olio, interessante dal punto di vista qualitativo visto che parliamo di molte piccole aziende che non producono grandi quantitativi considerato il ridotto spazio a disposizione e l’anello ciclabile dei Colli Euganei è senz’altro una bella opportunità per andare alla scoperta di queste aziende in sella alle due ruote.

Gli amanti del vino possono quindi visitare le molte aziende facenti parte del Consorzio Doc dei Colli Euganei e della Strada del Vino dei Colli Euganei per conoscere ed assaggiare quelli che sono i vini di quest’area.

Noi siamo stati accolti presso l’azienda Ca’ Lustra-Zanovello alle pendici del Monte Venda (il più alto dei Colli Euganei), una delle aziende vitivinicole che si sono distinte per essere riuscite ad emergere credendo nella qualità del prodotto e dell’importanza della qualità ambientale ottenendo nel 2008 la certificazione di vino biologico e facendo anche da traino ad una generazione di giovani produttori vitivinicoli. Abbiamo anche degustato e devo dire che il Sassonero è davvero spettacolare e chi ama i rossi sarà d’accordo con me!

Siamo stati inoltre accompagnati al Muvi, Museo del Vino di Vò presso la sede del Consorzio, un esaustivo percorso conoscitivo che consiglio a tutti gli amanti del vino e non solo, proprio perché attraverso la storia del vino, è possibile entrare in sintonia con la specificità di questo territorio. Si parte dalla nascita dei Colli Euganei in seguito all’attività eruttiva sottomarina (qui c’era un mare tropicale!) per arrivare all’affinamento del vino e delle uve attraverso le varie epoche storiche e di come il vino accompagni la vita dell’uomo da sempre rientrando appieno nelle vicende culturali e di costume. Si finisce con un interessante percorso sensoriale per educare alla degustazione e con i pannelli informativi sui vini doc.

A far da bandiera del vino euganeo è il Fior d’arancio, moscato bianco secco oppure in versione spumante o passito, il Serprino, bianco che nasce da una varietà di uve autoctone con una parentela con la glera, così come come il Colli Euganei “Rosso”, risultato dell’incontro tra Merlot, Cabernet e Carmenere, che può variare molto a seconda dei vari ambienti e microclimi.

Casa Marina centro di educazione naturalistica ed ambientale del Parco Colli

Casa Marina, poco lontana dall’azienda Ca’ Lustra, considerata la posizione baricentrica del Monte Venda rispetto a tutto il sistema collinare, si propone come centro informazioni per i visitatori del Parco Regionale dei Colli Euganei. Casa Marina è anche ostello e centro naturalistico ed ambientale e svolge anche una preziosa attività didattica per i bambini e scolaresche.
Interessante e da vedere è l’orto botanico, realizzato qui piantando le varie piante rappresentative del Colli Euganei. Il patrimonio vegetale degli Euganei rappresenta una vera riserva di biodiversità con specie residue dell’era glaciale e presenti nelle zone di montagna e quelle tipiche di una macchia mediterranea quali l’agave ed il fico d’india nano, specie che convivono sul Monte Ceva, sul versante orientale dei Colli (clicca sul link per leggere dell’escursione fatta qualche tempo fa).

Dal monte Venda passano diverse sentieri tra cui l’Alta Via, contrassegnato con il n.1 che attraversa tutti i Colli Euganei per 40 km ed il sentiero Lorenzoni che sale sulla vetta del Monde Venda e conduce alle rovine del monastero degli Olivetani di cui vi ho parlato in questo post.

Accompagnati da Francesco Loreggian, guida della coop Terra di Mezzo, abbiamo iniziato inoltre a percorrere uno degli innumerevoli sentieri che attraversano tutti i Colli Euganei, di difficoltà diversa ma che consentono appunto di apprezzare la grande biodiversità di questo territorio e la dolcezza del paesaggio. Per info sui sentieri visitate questa pagina del sito del Parco Colli. Questa breve passeggiata ci ha permesso di vedere l’Anfiteatro del Venda, un’altra bella idea di Franco Zanovello, dell’azienda Ca’ Lustra. Un declivio naturale con una vista che si apre sulla pianura sottostante che scende fino ad un semplice palco di legno diventa una fantastica location per spettacoli e concerti live.

Turismo termale, letterario, religioso, artistico? A vostra scelta!

Delle Terme Euganee e delle proprietà terapeutiche delle sue calde acque si parla sin dall’antichità. Il complesso termale euganeo è il più antico d’Europa e con il cambiare del turista e delle sue esigenze sta cambiando anche la sua offerta ma di questo parlerò in seguito in un post dedicato.

I Colli Euganei sono un luogo di interesse anche per un turismo letterario visto che da qualche anno è nato il Parco letterario Francesco Petrarca. Non solo Francesco Petrarca quindi ma moltissimi letterati e scrittori hanno scelto questi luoghi per trovare ispirazione omaggiandoli di splendidi versi tra cui Shelley e Lord Byron, ma molti altri tra cui Fogazzaro. Anche in questo caso l’anello ciclabile dei Colli Euganei può essere sfruttato per un’interessante itinerario a tema letterario da concludere magari degustando un buon calice di vino.

Fogazzaro mi da l’assist per parlare di turismo religioso e dell’Abbazia benedettina di Praglia visto che qui è stato ambientato il suo romanzo “Piccolo mondo moderno”. Abbiamo visitato l’Abbazia, proposta inevitabile per chi percorrere l’anello ciclabile visto che giunge proprio alle spalle del monastero, ne costeggia le mura e ci passa proprio davanti. Diventa quindi quasi d’obbligo fermarsi per una visita e magari per acquistare uno degli ottimi prodotti realizzati dai monaci frutto della famosa regola dell’ “Ora et labora”. Della visita a Praglia che ho fatto qualche tempo fa potete leggere qui.

Viaggiare alla ricerca di se stessi per nutrire il proprio lato spirituale è un’altro dei turismi motivazionali che spinge molti anche a cercare ospitalità presso monasteri ed abbazie . Oltre all’Abbazia di Praglia ci sono molti altri luoghi di interesse spirituale e religioso. Dal Monte Venda abbiamo visto infatti l’eremo di Monte Rua, i ruderi abbandonati del monastero degli Olivetani ma percorrendo l’anello ciclabile a sud degli Euganei si può raggiungere Monselice e magari salire il colle della Rocca lungo il percorso del Santuario giubilare delle 7 Chiesette.

I Colli Euganei inoltre sono una miniera di bellezza anche dal punto di vista storico, culturale, artistico grazie ai Castelli medievali, tra cui la Rocca ed il Castello di Monselice, il castello Carrarese di Este, quello di Valbona, e tutta una serie di ville venete realizzate per lo più da nobili veneziani come case di villeggiatura e come centro di gestione del territorio e della campagna circostante.

Noi abbiamo visitato la cinquecentesca Villa dei Vescovi, residenza vescovile, ed oggi patrimonio del Fondo Ambientale Italiano. Splendidamente affrescata è oggi diventata una villa da vivere grazie alle molte iniziative proposte dal Fai che incentivano il visitatore a tornarci più volte in occasione di questi eventi.

Due giornate intense lungo l’ anello ciclabile dei Colli Euganei quindi ma molto belle e divertenti trascorse assieme a colleghi blogger e a persone che amano il proprio lavoro ed il territorio in cui vivono e la cui attività lavorativa assomiglia molto ad una missione tanta è la passione con cui la svolgono. Un ringraziamento va a chi ci ha scelti per partecipare a questa iniziativa e cioè Massimo Fadda di Sardinia Emotion Service.

Alberto Botton


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