La Goliardia a Padova dona vivacità alla nostra città. Gaudeamus Igitur!

Padova Goliardia

Padova è una delle città universitarie in cui la goliardia universitaria è più presente con i suoi ordini, i suoi incontri e le feste pubbliche.


L’8 febbraio è comunemente per tutti il giorno della festa delle matricole ma in realtà, come ho scritto nel post “L’8 febbraio per Padova“, in questa giornata la goliardia padovana celebra in primis le vittime del moto risorgimentale anti-austriaco dell’8 febbraio 1848 in cui gli studenti furono protagonisti e poi anche la nomina del nuovo Tribuno, il capo della goliardia. Poi ad inizio anno accademico si festeggia la vera e propria festa delle matricole , è in programma la “corsa dei mezzi strani” e durante ogni sessione di laurea vanno in scena i riti, gli scherzi e soprattutto continua la tradizione del papiro di laurea.

L’8 febbraio in giro per la città si vedranno i goliardi, con il loro mantello e le loro feluche, magari con una bottiglia di vino in mano, la loro voglia di scherzare e la loro vena dissacratoria e sicuramente li si sentirà cantare qualche canto tra cui sicuramente quell’inno alla giovinezza e alla spensieratezza che è il “Gaudemus igitur”.

goliardia universitaria a Padova

Sulle origini della goliardia ce ne sarebbe da dire. Leggendo da wikipedia “la goliardia è il tradizionale spirito che anima le comunità studentesche, soprattutto universitarie, in cui alla necessità dello studio si accompagnano il gusto della trasgressione, la ricerca dell’ironia, il piacere della compagnia e dell’avventura. I tratti connotativi del fenomeno sono comuni a più gruppi italiani, ma sono anche simili ad altre organizzazioni europee e statunitensi”. Secondo lo storico francese Jacques Le Goffe le origini della goliardia risalgono al Medioevo quando “i goliardi erano dei clerici vagantes, degli intellettuali vagabondi che per le loro condizioni economiche e sociali venivano esclusi dalla carriera dei maestri delle università medioevali…Si davano quindi a una sorta di vagabondaggio intellettuale seguendo gli spostamenti del loro maestro preferito o recandosi dove insegnano professori famosi. L’esperienza di luoghi e uomini diversi ne fa quasi naturalmente degli spiriti liberi e la loro giovinezza li spinge a ricercare i piaceri ad essa associati. Di questa loro tendenza all’amore, al gioco e al vino ne rimane traccia nei loro componimenti poetici, nei Carmina Burana dove all’esaltazione dei piaceri carnali si associa la critica alla Chiesa medioevale fustigatrice dei costumi libertini (da wikipedia).  Leggi tutto.

goliardia a Padova
Goliardi incontrano Osvaldo Bevilacqua con la gallina padovana sottobraccio

Se visitate il sito dell’Archivio Storico Luce (http://www.archivioluce.com/archivio/) potrete trovare tra i  filmati storici alcuni particolarmente divertenti che parlano della festa delle matricole di “qualche annetto fa” a Padova. Tra questi il video “Gli allegri goliardi patavini” del 1953 è particolarmente divertente.
La cosa incredibile di questi vecchi filmati è la grande partecipazione di tutta la città alla festa della goliardia le cui manifestazioni avvenivano sempre in mezzo ad una gran folla. Guardate voi stessi! Su internet si possono trovare video e filmati più recenti della festa delle matricole a Padova come ad esempio la consegna delle chiavi della città al Tribuno da parte dell’assessore Boselli nel febbraio 2008( vedi quì) e l’apertura della festa con il Gaudeamus igitur alla presenza del Magnifico Rettore (vedi quì) ma ho pensato di mettervi qui sotto un altro filmato “pescato” da YouTube relativo alla festa delle matricole del 1935.

A Padova, un fiore all’occhiello della goliardia è stata senz’altro la Polifonica Vitaliano Lenguazza, l’orchestra dei goliardi fondata nel 1959 , che ad ogni sua esibizione faceva il tutto esaurito e che, grazie alle canzoni dai testi boccacceschi, irriverenti e sfrontati, ebbe fama anche in tutto il resto d’Italia.

orchestra vitaliano lenguazza

Chi di voi ha fatto parte o fa parte della goliardia?

A tutti comunque Gaudeamus igitur!

Ora mi è venuta voglia di andare al Bar da Mario all’interno del Bo a farmi un “Morandini” o un “Polifonico”, gli aperitivi dagli ingredienti più goliardici di Padova! Alla salute!

« Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus.
Post iucundam iuventutem
post molestam senectutem
nos habebit humus! »

Alberto Botton

5 commenti

  1. Ciao Andrea, grazie per il tuo commento. Che dire se non che concordo con te…I ragazzi del Comitato VIII febbraio, i goliardi dell’Università di Padova che hanno allestito il Museo della Goliardia mi hanno detto che all’Università esiste davvero un archivio storico di migliaia di papiri attraverso i quali si può leggere anche il corso della storia e della cultura italiana visto che i riferimenti culturali non mancavano mai…
    Per Padova quella dei papiri è indubbiamente una tradizione da portare avanti con orgoglio e, come dici tu, rispettando la tradizione…In un mondo sempre più globalizzato le unicità, particolarità locali andrebbero coltivate e curate.
    Guarderò il tuo profilo Instagram.
    Saluti,
    Alberto

  2. ciao Alberto, sono Andrea di Padova, ora vivo a Rimini ma sono un grande appassionato del papiro padovano. Da qualche anno mi sto cimentando con la realizzazione di papiri per specializzazioni, lauree e anche pensionamenti, esportando questa usanza, “unica” di Padova, anche in altre università. Realizzo i papiri in toto, rime (mai banali tipo ato/ato are/are), caricatura e disegni, tutto a mano; alcuni di questi sono visibili su instagram Papirosal. Quando vengo a Padova, mi dispiace vedere molti papiri non più realizzati come si faceva una volta, ma con fotocopie di fotografie e di disegni e con i testi stampati al computer. Credo che si debba in qualche modo valorizzare questa tradizione padovana, che può divenire talvolta una vera e propria produzione artistica.

  3. Grazie Gianluigi, io, l’autore dell’articolo non sono un goliarda pur amando molto questa tradizione della mia città.
    Segnalerò la cosa a taluni goliardi patavini di mia conoscenza!

  4. Cari amici,
    ho il piacere di comunicare che ho ristampato la mitica IFIGONIA che tutti voi immagino conosciate bene ma che molti, purtroppo, hanno perso (girava in ciclostilati che nel corso degli anni sono andati smarriti o si sono stinti…).
    Ne ho alcune copie che darei volEntieri agli appassionati.
    Contattatemi per la spedizione del volume, in elegante brossura della casa editrice ERGA di Genova.
    BUONE VACANZE
    GAUDEAMUS IGITUR!

    Gianluigi De Marchi
    3356912075

  5. …complimenti Alberto! Continua cosi’ a raccontare Padova, il suo illustre passato, le sue gloriose tradizioni, il suo fascino di citta’ tra le piu’ storicamente accreditate d’Italia. Una citta’ fatta di cultura ma anche di folclore e genuini umori popolari. Mi auguro che questi tuoi capitoli, tutti ugualmente interessanti e nello stesso tempo stimolanti, servano a risvegliare una collettivita’ che ultimamente si e’ un po’ intorpidita, quasi rassegnata ad un ruolo secondario sulla scena contemporanea. Mentre al contrario merita, ben a diritto, un ruolo di primo piano!

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