Museo della Cattedrale di Adria. Oltre 1000 anni di storia cristiana nel Polesine

Museo della Cattedrale di Adria

In occasione dell’ “Educational” a cui ho partecipato per visitare e comunicare la mostra Secessioni Europee aperta a Palazzo Roverella a Rovigo promossa dalla Fondazione Cariparo, ho avuto la possibilità di visitare un altro luogo di interesse culturale del territorio polesano: il Museo della Cattedrale di Adria .

Se lo scorso anno, in occasione della visita alla mostra su Gauguin ed i Nabis avevo, assieme agli altri blogger, fatto un giro nel centro storico scrivendo poi un post per invitare a visitare Rovigo, città delle rose (invito che ovviamente rinnovo anche quest’anno) questa volta siamo stati accompagnati a visitare questo museo di cui non ne conoscevo l’esistenza ma che mi ha davvero sorpreso.

La città di Adria, antichissima città da cui prende il nome il Mar Adriatico.

Adria è una cittadina di circa 20.000 abitanti situata alle porte del Parco del Delta del Po dalle origini molto antiche. I primi insediamenti risalgono nel periodo che va dal X al VI secolo AC quando gli antichi Veneti qui costruirono palafitte in una zona paludosa di fronte al mare. All’epoca infatti, e per molta della sua storia antica, Adria si affacciava sul mare. Nel VI secolo era porto di accesso alla Pianura Padana per greci ed etruschi e l’insediamento di Adria fu rifondato nel 385 AC come colonia della potente Siracusa. Era così importante che da Adria prese il nome il mare Adriatico.

Per chi vi giunge  ed è interessato alla sua storia vale senz’altro la pena la visita al Museo Archeologico Nazionale di Adria. Per ulteriori info segnalo la pagina dedicata al turismo ad Adria del portale di Veneto Turismo.

La Cattedrale di Adria. Da oltre 1000 anni al centro della cristianità del Polesine

Il Museo della Cattedrale di Adria sorge negli spazi ricavati tra la Cattedrale Vecchia di San Giovanni e la Cattedrale Nuova dei Santi Pietro e Paolo. L’aspetto che maggiormente mi ha affascinato di questo luogo è il fatto che questo sia un luogo di fede cristiana da oltre un millennio e come sempre qui siano stati edificati praticamente uno sull’altro i vari luoghi di culto che si sono succeduti nel tempo.

La “nuova” Cattedrale ed attuale Duomo di Adria fu realizzato a metà del XVIII secolo ed è, con i suoi 70 metri di lunghezza e 33 di larghezza, una delle chiese di maggiori dimensioni del Veneto. Fu realizzata abbattendo una parte significativa della precedente Cattedrale quattrocentesca ed in occasione di quei lavori, nel 1830 fu scoperta quella che impropriamente viene chiamata “cripta”. Mi riferisco al “sacello” visitabile scendendo pochi gradini, un piccolo spazio semicircolare, affrescato con figure degli apostoli.  Il sacello faceva parte di una chiesa medievale della seconda metà del secolo X, in sostituzione della più antica nel quartiere denominato Tomba ai margini della città romana.

Stare pochi minuti in questo luogo è stato per me emozionante: di fronte a quegli affreschi di arte carolingia mi è sembrato proprio di percepire l’antichità del luogo. Lo stesso passare dalla Cattedrale nuova a quella vecchia fino al sacello sotterraneo di una chiesa medievale mi ha fatto proprio cogliere il senso del tempo e della nostra storia. Per un primo approfondimento su questo luogo e sulla stratificazione dei luoghi di culto wikipedia è sempre un prezioso alleato: https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_dei_Santi_Pietro_e_Paolo_(Adria).

Nel corso di tutti questi secoli di storia, grazie alle scelte e ai meriti di vescovi, prelati, canonici e semplici fedeli la Cattedrale di Adria si è arricchita di preziose opere di arte sacra che, assieme a documenti antichi, oggetti per il culto, paramenti liturgici rendono la visita al Museo della Cattedrale di Adria, una viaggio nella storia della cristianità in Polesine.

Il Museo della Cattedrale di Adria

Tra le cose da vedere in Polesine e da suggerire a chi è interessato a visitare Rovigo ed il suo territorio c’è il Museo della Cattedrale di Adria. La visita a questo museo è stata per me sorprendente. Non avrei mai creduto che un museo diocesano gestito da volontari potesse avere le caratteristiche di un museo internazionale contemporaneo di una grande città. Questo è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Cariparo che ha visto nell’iniziativa un’occasione per valorizzare questo tesoro di storia, arte e religiosità.

Il Museo della Cattedrale di Adria, infatti, inaugurato nell’ottobre del 2015, propone un percorso di visita in linea con le modalità più innovative e tecnologiche di fruizione dei musei che si sono imposte negli ultimi anni. In particolare il cosiddetto “Muro del tempo” permette al visitatore semplicemente premendo determinate icone di visualizzare autonomamente sulla parete contenuti multimediali, audio e video inerenti la ricchissima collezione della Cattedrale.

Nella prima sezione, “Origini” del museo, sono visibili documenti cartografici storici di grande importanza e vari oggetti interessanti, con didascalie in italiano ed inglese, sono illustrate le vicende inerenti la Cattedrale, elemento primario del racconto espositivo, della storia della Diocesi di Adria, fin dai tempi più antichi quando il Cristianesimo pare giunse da Ravenna lungo la via consiliare Popillia in seguito alle predicazioni di San Apollinaire del II e III secolo d.C. Interessante la presenza del forziere che fu utilizzato per la raccolta delle offerte necessarie per erigere la nuova Cattedrale.

Salendo al piano superiore, la sezione “Quadreria” consiste nell’esposizione di alcuni dipinti della collezione della Cattedrale tra cui i ritratti a mezzo busto di vescovi, cardinali e prelati.

La sezione “Tesoro“, all’interno della quale c’è il “muro multimediale del tempo”, è la sezione più preziosa che presenta moltissime opere ed oggetti di arte sacra dalla grande valenza artistica e liturgica: crocifissi, reliquie e reliquiari, suppellettile sacra, tra cui un un ostensorio d’argento e pietre preziose ed un notevole “Trono eucaristico”, il pezzo forte della collezione, della seconda metà del XVIII.

Nella sezione “Coro” si può vedere una parziale ricostruzione della pala d’Altare della vecchia Cattedrale composta da 28 frammenti attribuiti a Michele da Firenze.

Nell’ultima sezione, “Vesti”, sono esposti le vesti indossate dal clero e la loro evoluzione. Sono visibili alcune preziose ed antiche vesti in quanto realizzate a partire da abiti del IV secolo. Decreti imperiali del 301 e 382 d.c imponevano che le sacre funzioni venissero celebrate da sacerdoti vestiti con abiti portati dai cittadini romani. Nel 428 d.c il Papa S. Celestino impose questa usanza anche ai Vescovi delle Gallie. Solo successivamente le vesti utilizzate dal clero divennero veste liturgica, usanza che si diffuse a partire dall’Oriente dove l’aspetto decorativo e simbolico portarono ad espressioni di fasto che possiamo notare ancora oggi nelle vesti e nei paramenti.

Museo della Cattedrale di Adria - da vedere in Polesine - visitare Rovigo

La ricchezza della collezione del Museo della Cattedrale richiede un continuo lavoro di tutela prima che di valorizzazione e promozione turistica e di conservazione: alcuni preziosi libri antichi sono stati recentemente mandati all’ Abbazia benedettina di Praglia, ai piedi dei Colli Euganei, i cui monaci sono dei veri e propri maestri nel restauro del libro.

Ruolo importante delle attività del Museo è inoltre quello dei molti volontari, preparati, formati e che grazie alla loro passione ed entusiasmo riescono a trasmettere ai visitatori e ai gruppi accompagnati il valore della collezione della Cattedrale, un valore culturale per tutta la comunità adriese.

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Orari di apertura del Museo:

-mercoledì e sabato dalle 10,00 alle 12,00

Per info, prenotazioni e richieste di aperture speciali per gruppi e comitive: E-mail: [email protected]

Il Museo della Cattadrale di Adria è online con  il suo sito web ufficiale: http://cattedraleadria.it/web/museo/ ed una pagina facebook.

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Alberto Botton

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