Museo della Centuriazione Romana a Borgoricco. Per rivivere la storia degli antichi Romani!

Nell’alta padovana sono ancora evidenti i segni della “pianificazione territoriale” risalenti ai tempi degli antichi romani: è il cosiddetto “graticolato romano”.


Con questo post vi parlo di un bellissimo museo, il Museo della Centuriazione Romana di Borgoricco, nell’Alta padovana, e di come, attraverso uno stile divulgativo “giovane” e al passo con i tempi rappresenti un importante centro culturale per valorizzare l’antica storia di questo territorio: quello del “graticolato romano”.

Siamo nel Veneto centrale, in quella zona della provincia di Padova promossa dal punto di vista turistico come Valle Agredo, un territorio caratterizzato da una particolarità significativa: le strade corrono tutte lungo le stesse linee, parallele e perpendicolari in modo regolare a tal punto che guardandolo dall’alto, quel reticolo, fa pensare al risultato di una pianificazione territoriale ragionata: si tratta di segni della Padova romana.

Se guardate da google maps la zona compresa tra i comuni di Camposampiero, Borgoricco, Cadoneghe, Massanzago, S. Giorgio delle Pertiche, Vigonza,etc e quelli veneziani di S. Maria di Sala, Pianiga, Mirano sono evidenti i segni evidenti della centuriazione romana, la modalità tramite la quale gli antichi romani organizzavano il territorio agricolo prima di cederne le porzioni ai vari coloni, il più delle volte legionari in congedo.

I terreni assegnati ai coloni erano spesso inospitali, paludosi e fu grazie alle centuriazioni che vennero bonificati, le acque paludose incanalate lungo fossati e corsi d’acqua utili all’irrigazione, strade ed appezzamenti organizzati secondo lo schema urbanistico delle città tramite la realizzazione di questo reticolo risultato dell’incrocio di cardini (le vie lungo l’asse nord-sud) e decumani (est-ovest). Questo reticolo regolare formava dei quadrati di circa 710 metri di lato, le centurie, ognuno dei quali venivano assegnato ai veterani che venivano così ricompensati del loro servizio nell’esercito.

Il graticolato romano a nord est di Padova (foto wikipedia)
Il graticolato romano a nord est di Padova (foto wikipedia)

Venivano scelti terreni ai margini delle città e questa centuriazione di cui vi parlo oggi, conosciuta come Graticolato romano, era pertinenza del municipio di Patavium, il centro più importante della Regio X, che comprendeva un territorio molto ampio ed altre centuriazioni, nella zona della Saccisica (scoperta recentemente) ed un’altra tra Cittadella e Bassano.

E fu così che grazie alla colonizzazione di queste aree, decise con la legge agraria di Tiberio Gracco nel 133 A. C e la privatizzazione dell’ager publicus che si ottenne un nuovo impulso per l’agricoltura.

Nel corso del medioevo, inondazioni, guerre e la peste portarono ad un drastico calo demografico di queste aree e la natura tornò a dominare sull’uomo, i boschi ripresero ad avanzare così come le aree paludose a danno dei campi coltivati. Nel corso del medioevo qui sorsero pievi, conventi e santuari mentre nei secoli successivi le Ville veneziane sono testimonianza di una nuova gestione del territorio. Per scoprire le molte altre attrattive del territorio visitare il sito: http://www.valleagredo.it/

Fu tuttavia solo ad inizio Ottocento, con la sviluppo di nuove tecniche legate alla cartografia e alla topografia, che furono riscoperte queste antiche divisioni agrarie.

Il graticolato romano di Padova è databile alla seconda metà del I secolo a.C!

Il Museo della Centuriazione romana a Borgoricco (Padova)

la sala rossa del Museo della Centuriazione Romana
la sala rossa del Museo della Centuriazione Romana

Nel Comune di Borgoricco, circa 14 km a nord di Padova, all’interno del quale correva il “decumanus maximus”, il principale asse viario est-ovest, rimasto nel toponimo dell’attuale via Desman, all’interno di un bell’edificio contemporaneo realizzato dall’architetto Aldo Rossi, trova spazio il Museo della Centuriazione Romana, inaugurato nel 2009, testimonianza di quanto vi ho scritto sopra, della modalità di suddivisione degli appezzamenti e della vita che i coloni romani vi svolgevano.

Il Museo è suddiviso in 4 sale, Sala verde dedicata alla Centuriazione ed il territorio, la Sala arancione all’Agricoltura ed allevamento, la Sala rossa alla Casa e alla vita tra le mura domestiche,  la sala azzurra all’Attività economiche e produttive e raccoglie reperti trovati in seguito a scavi nella zona.

Le simpatiche mascotte del Museo
Le simpatiche mascotte del Museo

Il percorso didattico è molto curato con didascalie utili per comprendere il contesto storico e culturale e disegni ed illustrazioni molto belle così come alcune installazioni e ricostruzioni (il telaio, il focolare con le pentole dell’epoca, gli attrezzi per lavorare i campi…), in grado di attirare l’attenzione di tutti, bambini ed adulti.

Si tratta di uno spazio museale che punta ad educare e ad insegnare qualcosa ai visitatori cercando di stimolarne l’interesse, edutainment sarebbe il concetto, education ma anche entertainment, imparare divertendosi!
Sono molte le attività ed i laboratori che vengono organizzati per i bambini per farli appassionare alla storia senza ammazzarli di noia ma anzi facendoli divertire ed attività organizzate assieme alle scuole.

Per info su orari e prezzi visitate il sito ufficiale del Museo della Centuriazione romana e seguite anche il Museo sui social network per restare aggiornati sulle molte iniziative proposte:  pagina facebook e tramite il profilo twitter (@MuseoCentRom)

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Alberto Botton

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