Padova Smart City: serve la partecipazione di tutti!

Padova Soft city

La scorsa settimana sono stato all’incontro di presentazione di “Soft City”, il progetto per la “smart city” padovana nato a partire dall’idea di imprenditori coordinati da Confindustria Padova. Di che sto parlando? Da qualche tempo in Italia si fa un gran parlare della cosiddetta “smart city” quando nel resto d’Europa questa “visione” di città si sta già traducendo in qualcosa di concreto. Si tratta di un nuovo modo di concepire lo sviluppo delle città pensato come reazione all’attuale crisi economica che sancisce una rottura con le linee dello sviluppo del passato ed impone di ridiscutere nuovi scenari futuri. Un’iniziativa che mira a rafforzare l’attrattività di Padova, prospettiva indispensabile in un sistema economico globalizzato in cui le città ed i territori sono in competizione tra loro per l’attrazione di investimenti, di imprese, di centri di ricerca e sviluppo, di turisti etc etc. Questo post vuole quindi dare il via ad una rubrica, Padova Smart, all’interno della quale seguirò gli sviluppi di questo tema nella nostra città, con la collaborazione di AequinetHub, l’hub dell’innovazione sociale! (di cui potete seguire anche la pagina facebook)

padova-soft-city“Soft City” è il nome che è stato dato al progetto pilota voluto da Confindustria Padova in collaborazione con il Comune, l’Università e la Camera di Commercio, che si avvale in una prima fase del prezioso contributo del Politecnico di Torino. L’obiettivo è quello di avviare un processo per fare di Padova una “città intelligente”, smart per l’appunto a partire da un’area circoscritta che va dalla stazione a Padova Uno fino alla prima zona industriale. Riportando dal volantino del convegno si tratta di un’area che è l’epicentro del terziario innovativo e tecnologico del Nordest, con più di 3000 aziende. Qui nasce la smart city padovana, denominata Soft City, ovvero la città delle imprese, luogo dell’attrazione degli investimenti dove eco-sostenibilità nuovo pensiero urbano e tecnologie digitali, consentono di ripensare la città delle imprese dell’oggi e del domani. Il Progetto, […] Dopo la mappatura dell’area e delle imprese che vi operano, nasceranno singole progettualità che verranno sviluppate per step in Padova 2020. Una grande occasione di innovazione, ma anche un’opportunità per fare community delle imprese. Sul sito www.padovasoftcity.it  si vuole inoltre aprire un dialogo costante sulle attività e raccogliere i contributi che singoli imprenditori, associazioni, privati cittadini vorranno dare al progetto”.

Le Smart Cities si fondano su 3 pilastri concettuali fondamentali quali l‘innovazione tecnologia, la sostenibilità ambientale e l‘inclusione sociale con l’obiettivo di perseguire sia lo sviluppo economico sia il benessere sociale attraverso una metodologia di lavoro che consideri prioritaria la partecipazione di tutti gli attori del territorio, del settore pubblico e privato, delle associazioni e dei cittadini. Da qui il titolo.

slide-1-638Nel corso dell’incontro (clicca qui per vedere la presentazione tramite slideshare) si sono susseguiti gli interventi  dei rappresentanti degli enti coinvolti tutti convinti e determinati rispetto al fatto che questa sia la strada da perseguire e che la città di Padova abbia tutte le caratteristiche in regola per potersi proporre come Smart City e provare a recuperare quell’attrattività persa negli ultimi dieci anni che in precedenza aveva portato a Padova multinazionali del settore informatico (negli anni ’70 Ibm, Digital, Siemens), avviato progetti imprenditoriali locali, assistivo ad un boom delle emittenti private locali, all’apertura di grandi compagnie delle telecomunicazioni come Vodafone, Fastweb, Telecom.

Nel corso del convegno è uscita poi l’altrettanto convinta asserzione secondo la quale i vari enti locali, associazioni di categoria che pur dialogano tra loro, devono finalmente decidersi a lavorare assieme per arrivare a quella sintesi, a quella “visione” condivisa sull’idea di città necessaria per convogliare risorse finanziarie ed energie in un’unica direzione  e grazie ad una “massa critica” più significativa portare risultati di impatto sul territorio. Se vogliamo, un ragionamento già sentito quello del “Dobbiamo fare rete”, “E’ necessario fare sistema”, “dobbiamo ragionare in termini di governance territoriali” etc etc. Speriamo sia davvero la volta buona!! A titolo di esempio, suggestivo il racconto del vicesindaco Ivo Rossi relativo alla città di Friburgo che, dopo aver detto “No” all’energia nucleare è riuscita ad avviare una serie di processi ed azioni per produrre energia rinnovabile che negli anni hanno portato la città tedesca ad essere considerata una delle città più “green” del mondo con un centro di ricerca dove lavorano oltre 1000 ricercatori, promuovendo in città una cultura ecologica diffusa che coinvolge anche la squadra di calcio locale che gioca nel primo stadio “solare” d’Europa ed un senso di orgoglio civico rispetto a questi valori.

padova smart city
foto www.padova24ore.it

Nel suo intervento, Edoardo Calia, Vice direttore dell’Istituto Superiore M. Boella di Torino, ha presentato lo studio di fattibilità ipotizzando delle linee guida su come rendere concretamente “smart” l’area di riferimento di Soft City. Calia sottolinea come non si debbano curare esclusivamente i processi tecnologici ma anche e soprattutto la Regia del progetto e la partecipazione che dovrebbe essere la più ampia possibile. Suggerisce la necessità di avviare azioni in grado di migliorare la vivibilità dell’area e rendere questa zona piacevole da vivere anche oltre le ore dedicate al lavoro. Riguardo alle infrastutture tecnologiche ritiene indispensabile una copertura wi-fi nelle aree pubbliche e necessario contrattare condizioni migliori per le aziende con i vari gestori della banda larga. Ragionando in termini di area si possono pensare e realizzare iniziativa in grado di migliorare l’organizzazione dell’area, i servizi, gli spostamenti che le aziende da sole non riuscirebbero a realizzare, interventi per efficienza energetica dell’area e per la gestione dei rifiuti.  Bike sharing (che dovrebbe partire a breve,), area verdi, un numero maggiori di servizi di ristoro, intrattenimento (anche serale). Utile anche identificare e connotare l’area con segni visivi distintivi come un arredo urbano riconoscibile, una segnaletica coordinata con il progetto, punti informazione multimediali aggiungo io…Inserire anche nel sito una sezione “sociale” con gli strumenti e le piattaforme già note e conosciute da affidare a “community manager”, valorizzare le reti sociali in ottica di miglioramento continuo e anche come modus operandi per trovare risorse necessarie. Hanno concluso l’incontro gli interventi di Gianni Potti, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e tecnologici del Veneto e Claudio Velasquez, presidente della sezione di Padova, entrambi richiamando la necessità che il Comune si faccia capofila e da garante della cabina di regia e sostenendo la necessità di produrre azioni concrete per non perdere quel vantaggio competitivo che ancora c’è grazie al tessuto imprenditoriale ma che non può bastare vista la rottura con il passato e il cambiamento del sistema. Luciano Gamberini, delegato del Rettore dell’Università ha pure sottolineato come occorra mettersi in moto in fretta poichè per le città intelligenti l’Europa, attraverso i bandi Horizon che usciranno il prossimo anno, è pronta a mettere sul tavolo finanziamenti per complessivi 2 miliardi e che, rispetto ad altri paesi europei, siamo ancora indietro.

aequinetcover2bisUna Padova quindi che guarda al futuro consapevole delle proprie potenzialità ma anche della necessità di reagire rispetto alle difficoltà del momento. Seguite il progetto su www.padovasoftcity.it, all’interno del sito informazioni, documenti relativi al progetto e uno spazio per poter commentare ed inserire le proprie idee! Siate quindi pronti a partecipare! Clicca qui e proponi la tua idea! Io seguirò gli sviluppi di questo tema tramite questa “rubrica” denominata “SmartPadova Lab” con la collaborazione di AequinetHub, l’hub dell’innovazione sociale!

Alberto Botton

http://about.me/abotton

http://virgiliopadova.myblog.it/

2 commenti

  1. ciao , qua si parla di padova Smart , di digitalizzare i servizzi per i padovani , e di futuro . invece la realta e un altra , io per esempio ho sviluppato diverse app per android che offrono diversi servizzi ai padova come quelle degli “Autobus Aps Padova” , “Teatro Verdi” , “Orari degli Autobus SITA” ect ect (con quasi 4000 download) . Ho scritto a quelli del comune se volevano in qlc modo parteciare e svilluppare assieme questo tipo di iniziative , pero nn ho avuto risposta , ne mi hanno contattato . allora nn riesco a capira a cosa serve padova smart ??
    mah , ciao a tutti

  2. Questo e’ il blog giusto per tutti coloro che vogliono capire qualcosa su questo argomento. Trovo quasi difficile discutere con te (cosa che io in realta’ vorrei… haha). Avete sicuramente dato nuova vita a un tema di cui si e’ parlato per anni. Grandi cose, semplicemente fantastico!

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