I padovani ed il fiume Bacchiglione: attività fisica lungo il Canale Scaricatore

il fiume Bacchiglione a Padova, canale scaricatore

Ormai da qualche anno a questa parte risulta evidente un nuovo rapporto tra i padovani e i suoi fiumi e canali: se un tempo le vie d’acqua erano le strade principali lungo cui far viaggiare merci e persone oggi sono diventate luoghi lungo il quale trascorrere il proprio tempo libero e praticare attività fisica lungo il canale Scaricatore all’aria aperta.

L’altro giorno ho deciso infatti di farmi un giro in bicicletta, molto blando e tranquillo visto che non sono molto allenato, proprio per osservare questo modo di vivere questi luoghi della città praticando attività fisica lungo il Canale Scaricatore: anche questo è vivere Padova!

Proprio sul ponte del Bassanello , molto apprezzato il Pier88 container-bar con vista sul fiume preso d’assalto dagli sportivi dopo una sessione di corsa o una passeggiata ma anche ad orario aperitivo.
Dopo aver percorso le prime centinaia di metri nel raro verde della periferia padovana in cui abito mi sono trovato sull’argine del fiume Bacchiglione all’altezza della Paltana. Una volta sulla passerella del Basso Isonzo all’altezza delle cavane della storica società sportiva della Rari Nantes ho pensato che scrivere un post dedicato al rapporto che hanno i padovani con il loro fiume potesse essere interessante.

La Padova città d’acque rivive grazie allo sport e all’attività fisica all’aria aperta.

Pedalando lungo il fiume Bacchiglione ho iniziato a guardarmi intorno e a scattare qualche foto. Un tempo, la vitalità di fiumi e canali era legata all’operosità di barcari, sia quelli che trascinavano chiatte con i cavalli dagli argini sia quelli che navigavano i fiumi interni della pianura su burci e barconi, generando un traffico molto intenso poiché fiumi e canali erano le vie commerciali lungo le quali veniva trasportata la merce di vario tipo. Oggi, invece, è evidente come l’uso del fiume e la frequentazione dell’ambiente circostante sia profondamente cambiato, anche se, pure io condivido l’opinione di coloro i quali ritengono un errore l’aver abbandonato il trasporto fluviale delle merci.

Attività fisica lungo il Canale Scaricatore. Nordica walking a Padova

Il Bacchiglione, anche prima di arrivare a lambire la città di Padova, ed altri corsi d’acqua come il Brenta piuttosto che i canali Battaglia ed il canale Scaricatore (realizzato nella seconda metà dell’800 per scongiurare le piene in centro storico) e gli altri canali (non solo la città di Padova era detta Città d’acque ma tutta la provincia lo è) sono ormai diventati delle palestre a cielo aperto dove praticare attività fisica all’aria aperta a Padova.
Lungo il Bacchiglione possiamo vedere spesso canoisti della Canottieri Padova e della Rari Nantes, così come lungo i suoi argini ciclisti ed appassionati di bicicletta che percorrono i vari itinerari ciclabili lungo le sponde dei fiumi, runners e nordic walkers che amano svolgere la loro attività sportiva in un contesto molto piacevole anche dal punto di vista ambientale.

attività fisica lungo il Canale Scaricatore. In bici lungo l'anello fluviale di Padova

In particolare praticare attività fisica lungo il Canale Scaricatore sembra essere molto apprezzato dai padovani ed è andato via via popolandosi nel corso degli anni assieme alla consapevolezza crescente dell’importanza di scegliere uno stile di vita più attivo e meno sedentario.

Si tratta di un percorso che nel corso degli ultimi anni è stato ben riqualificato con illuminazione adeguata per fruirlo anche di sera e percorso vita ed è frequentato da persone di tutte le età, da mamme con carrozzina, persone a passeggio con il proprio cane oltre agli sportivi già citati. Volgendo lo sguardo verso il rettilineo del Canale pare di stare a Cambridge visti i molti atleti di canottaggio che qui si allenano e ricordano come anche la nostra città goda di una grande tradizione per quanto riguardo lo sport della canoa e del canottaggio.

Mekong bar

In 3 km circa dal Ponte del Bassanello e passati i ponti Quattro Martiri e Voltabarozzo si giunge ai “sostegni” di San Gregorio e Ca’ Nordio, due strutture idrauliche, due “chiuse” che fanno da bivio per le acque, verso Nord, nel canale S. Gregorio e verso est con il proseguimento del Bacchiglione. Qui in questa sorta di “piazza d’acque” negli ultimi anni è nata un’area molto apprezzata per il relax da molti padovani con una piccola spiaggetta attrezzata da docce e possibilità di noleggiare i lettini, o fare una lezione di yoga su cui prendere il sole o godersi l’atmosfera rilassata del chiosco “Mekong” presso il quale stare seduti ai tavolini del bar e farsi quattro chiacchiere per poi magari assistere a qualche evento musicale al tramonto.

Insomma fiumi e canali significano sport, tempo libero e anche turismo a Padova vista l’attività delle varie compagnie di navigazione che propongono escursioni in battello! In attesa che i anche i corsi d’acqua interni al centro storico vengano maggiormente valorizzati e, in alcuni casi, magari riaperti dei tratti tombinati. Perchè no? E voi che rapporto avete con le acque del territorio?

Alberto Botton

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