Tito Livio, grande storico dell’Antica Roma ed espressione della “Patavinitas”

Tito Livio Padova Patavium romana

Per la rubrica dei “Personaggi illustri“, padovani di nascita, di adozione o che a Padova hanno legato la loro opera, quest’oggi vi parlo di Tito Livio, uno dei padovani illustri dell’antichità.  (Nell’immagine in alto la scultura di Tito Livio in atteggiamento riflessivo di Arturo Martini del 1942 al Palazzo del Liviano dell’Università di Padova, davanti agli affreschi di Massimo Campigli).

Oggi parlare di Tito Livio a Padova fa pensare al prestigioso e storico (fondato nel 1812) liceo classico del centro città ma da chi prende il nome, chi era Tito Livio? Tito Livio era uno storico ai tempi dell’Antica Roma e personalmente mi fa pensare alle versioni di latino dei tempi del liceo, nel mio caso scientifico e come me penso a tantissimi studenti da tutta Italia chiamati a tradurre i suoi scritti.

Tito Livio Padova Patavium romana
(da wikipedia)

Non si conosce molto della sua vita, neppure il cognome, ma pare che Tito Livio sia nato il 59 A.C a Teolo sui Colli Euganei in provincia di Padova, ma mancano testimonianze certe a riguardo, o forse a Padova,  da una famiglia di origini nobili per parte della madre anche se i Livi erano di origini plebea. Iniziò a studiare a Padova, istruito prima da un grammatico grazie al quale imparò un buon latino oltre al greco e poi da un retore che gli insegnò l’eloquenza politica e giudiziaria.

Si trasferì a Roma per completare gli studi all’età di 24 anni e ben presto si guadagnò il prestigio che lo avvicinò all‘Imperatore Augusto di cui divenne amico il quale gli affidò l’educazione culturale del nipote adottivo Claudio. Mantenne l’amicizia di Augusto per tutta la vita e la sua posizione filo-repubblicana nonché alcune critiche “politiche” non gli costarono la stima e la fiducia dell’Imperatore.

A Roma Tito Livio si guadagnò rispetto e stima ma aveva anche dei detrattori tra cui, come diceva Quintiliano (peccando un po’ di “infamia”) Asinio Pollione (un nome un programma…) che ne criticava la sua “patavinitas” attribuendo a questo termine uno stile provinciale nel linguaggio. Il termine “patavinitas” con cui oggi definiamo un po’ l’identità culturale e l'”atmosfera” della Padova più autentica pare derivi proprio da questa critica negativa fatta a Tito Livio. Marziale riferendosi a lui ne sottolineava il moralismo della sua terra di origine, causa, secondo lui delle sue tendenze politiche conservatrici.

Tito Livio Padova Patavium romana Tuttavia, pur essendosi trasferito a Roma, Tito Livio dimostra un certo attaccamento alla sua città, Padova inserendo all’inizio della sua monumentale opera che lo rese famoso un riferimento ad Antenore, come mitico fondatore di Padova. Non dimentichiamoci che all’epoca  Patavium era municipium romano ed una delle città più ricche della Regio X. A Roma non partecipò alla vita pubblica e si dedicò alla scrittura dell’ “Ab Urbe Condita“, storia di Roma dalla fondazione ai suoi giorni per celebrare Roma ed il suo imperatore, opera che lo rese uno dei più grandi storici dell’epoca.

Tito Livio statua Prato della Valle Padova Patavium romana
La statua in Prato della Valle

Erano brani di quest’opera che ci facevano tradurre al liceo, ed immagino che ciò continui ad avvenire! Purtroppo, altre opere sono andate perse, opere per le quali Tito Livio venne giudicato storico imparziale e nobile d’animo da Tacito e da Seneca il Vecchio. Il suo obiettivo era principalmente quello di seguire il formarsi ed il progredire del popolo romano fino a riconoscere, nella sua critica morale, le conseguenze negative della grandezza di Roma.

Purtroppo dei 142 libri di cui era composta l’Ab Urbe Condita ne sono rimasti solo 35 i primi 10 dei quali ispirarono “I discorsi” di Niccolò Machiavelli.

Tito Livio ebbe un figlio ed una figlia. Non si sa esattamente quando tornò a Padova dove morì nel 17 d.c. La sua lapide funeraria con epigrafe incisa su un blocco di trachite euganea è conservata nell’atrio del Palazzo Capodilista in via Umberto I.

Nel 2017 ricorrono i 2000 anni dalla morte di Tito Livio, occasione per cui a Padova sono in programma una serie di iniziative pensate per studiosi e pubblico per celebrare la Patavium romana. Leggi dal sito dell’Università di Padova: http://www.unipd.it/ilbo/padova-celebra-tito-livio-2000-anni-dalla-morte

Alberto Botton

http://about.me/abotton

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