Antenore, il mitico fondatore di Padova

Tomba di Antenore - Padova

Per la rubrica de I personaggi illustri e chi, se non Antenore, il “mitico” fondatore di Padova, può aprire questo spazio?

Come tutti i padovani sapranno, ma forse no, secondo la leggenda la fondazione di Padova risale alle notte dei tempi, nel 1184 a.C, per merito di Antenore, il condottiero in fuga da Troia che risalendo l’Adriatico e superata la laguna raggiunse l’attuale territorio padovano sbarcando prima presso le foci del fiume Timavo.

La laguna di Venezia era frequentata dai navigatori provenienti dall’area egea probabilmente ben prima della sua fondazione. Quella dell’Alto Adriatico era una zona di traffici e commercio per cui non sorprende la decisione di Antenore di puntare verso questi luoghi.

Antenore era un principe troiano, parente di Priamo. Omero, nell’Iliade, lo descrive come un uomo saggio ed eloquente, qualità dimostrate dal fatto che consigliò ai suoi la restituzione di Elena, anche se invano.

Narra la leggenda che Antenore, dopo la distruzione di Troia, partì per mare alla ricerca di una nuova patria alla testa degli “Enetoi” (così chiamati da Omero) o Veneti, provenienti dalla Paflagonia, in Asia Minore, privi di guida dopo la morte del loro re Pilimene. Al termine di lunghe peregrinazioni, raggiunse la più interna insenatura del Mare Adriatico le foci del Timavo, dove lottò contro gli Euganei del re Veleso, li sconfisse e fondò Padova”.

Un altro affascinante e leggendario racconto dell’arrivo dei Veneti è opera di Virgilio. Narra Virgilio che la dea Venere, gemendo per l’affannoso navigare del figlio Enea, vi contrappone la felice sorte di Antenore.
Nell’Eneide si può leggere infatti “Antenore, sfuggito dalle mani degli Achei, potè addentrarsi nei golfi dell’Illiria, spingersi nel cuore del regno dei Liburni e superare la fonte del Timavo. In questa terra egli fondò la città di Padova e stabilì la sede dei Troiani…Qui diede il nome alla sua gente, appese le armi di Troia e qui riposa sereno nella tranquillità della pace” (Eneide, I, 242-249).

viaggio di antenore

La fondazione di Padova da parte di Antenore rientra nel mito fondativo della città in quanto non ci sono prove certe che questo sia realmente avvenuto ne dell’esistenza di Antenore, benché ritrovamenti archeologici confermino l’effettivo arrivo dei veneti tra il XIII e IX secolo a.C..

Secondo la leggenda Antenore raggiunse la foce del fiume Brenta che risalì in seguito fino agli insediamenti dei Colli Euganei. Qui un oracolo gli avrebbe pronosticato la fondazione di una ricca città e, per trovare il luogo dove insediarsi avrebbe dovuto scoccare una freccia verso gli uccelli in volo e la città sarebbe sorta dove fosse caduto l’uccello morente. Si tratterebbe della città di Antenorea, poi denominata Padova. 

Omero in effetti nell’Iliade fa riferimento a una popolazione di Eneti provenienti dalla Paflagonia ed emigrati nell’attuale Veneto.

Storicamente, come dimostrato dalla mostra di qualche anno fa, “Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti Antichi”, pare dimostrato che il territorio corrispondente all’attuale nordest fosse già abitato fin dall’antichità dalla civiltà degli antichi veneti e che le immigrazioni da altre zone d’Europa siano state assorbite.

Tuttavia sono del parere che le leggende siano belle per quello che sono e rappresentano e che possiamo accettare ed apprezzare entrambe le versioni.

La duecentesca tomba di Antenore a Padova

Tomba di Antenore - Padova

E la tomba di Antenore? Nel 1274, mentre stavano costruendo in via S. Biagio un ospizio per trovatelli chiamata Cà di Dio, furono rinvenuti un’arca funeraria con due bare in cipresso contenenti una spada e due vasi di monete d’oro.
Il giudice Lovato Lovati, studioso preumanista, chiamato a dare un parere sul ritrovamento, attribuì la bara del guerriero al principe troiano Antenore, probabilmente per dare una legittimazione mitica alla fondazione della città e nel 1283 fu decisa la costruzione di un’arca che potesse contenere le spoglie del fondatore. 
Se volete approfondire leggete questo documento sulle “Iscrizioni sulle tombe di Antenore e di Lovato Lovati“.

La tomba di Antenore è visibile, presso l’omonima Piazza Antenore, all’inizio di via S. Francesco, di fronte al Palazzo S. Stefano sede della Provincia, presso il ponte romano (interrato) S. Lorenzo.

Dal 1942 al fianco dell’Arca c’è anche la tomba, ovviamente più piccola, di Lovato Lovati prima custodita nella Chiesa di S.Lorenzo, poi demolita.

Antenore è anche presente in Prato della Valle visto che gli è stata dedicata una statua (vedi immagine di apertura). Ai Musei Civici Eremitani si può anche vedere una stele di Antonio Canova raffigurante la fondazione di Padova da parte di Antenore. La scena della fondazione e di Antenore in trionfo è stata raffigurata in due affreschi di un ignoto pittore padovano del XVI secolo presenti all’interno della Chiesa di S.Maria dei Servi in via Roma.

Si tratterà solo di una leggenda ma, tenendo ben presente la storia, è comunque bello ricordare e raccontare i miti con i quali si è voluto dare lustro alla nostra città!

Alberto Botton

1 commento

  1. Per quel che mi riguarda, un piccolo errore……..”Una vogata da 3000 miglia (3500 km)”……..3000 miglia, sono circa 1,852 km…………pertanto, sono circa 5500/5600 km.
    Grazie per l’attenzione

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