Andare in brodo di giuggiole con il liquore dell’azienda Scarpon di Arquà Petrarca

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Il Brodo di giuggiole, liquore tipico di Arquà Petrarca, lo splendido borgo medievale immerso nel verde dei Colli Euganai


(Post pubblicato per la prima volta il 2 ottobre 2013 da SIlvia Tiberto ed aggiornato da Alberto Botton)

E’ già passato qualche anno da uno dei miei primi post, dove parlavo proprio della giuggiola e di Arquà Petrarca sul Blog di Padova: oggi vi parlo del brodo di giuggiole, il dolce liquore dei Colli Euganei, ormai parte dei prodotti tipici di Padova e provincia.

La Festa della giuggiola in programma nelle prime due domeniche di ottobre, è una delle feste del gusto della provincia di Padova. Posso dire che questo frutto mi ha portato fortuna, perché mi ha permesso di vincere un contest fotografico e di fare personal branding (marketing di me stessa) con le realtà del territorio dei Colli Euganei.

Infatti, ho dedicato questo spazio ad Alessandro, figlio del titolare di un’azienda agricola del nostro territorio: l’azienda Scarpon di Arquà Petrarca, l’unica a produrre il vero e unico brodo di giuggiole.

Questo articolo vuole essere la presentazione di uno dei prodotti di una realtà che è riuscita con il tempo ad innovarsi, grazie alla continua ricerca ed investimento di conoscenze da parte di Alessandro e di tutta la sua famiglia.

Arquà_Petrarca

S. Ciao Alessandro, ci racconti chi sei e un po’ dell’Azienda Agricola Scarpon?
A. L’Azienda Scarpon nasce per caso, dal saper conservare la verdura e la frutta di mamma Franca, e dalla possibilità di coltivarla di nonno Bepi e dal lavoro portato avanti da mio padre. La nonna materna era una fruttivendola, anni fa non avendo la possibilità di conservare per abbastanza tempo la frutta e la verdura (tramite celle frigo come accade oggi) , trasformava i prodotti che non vendeva in sottoli, sottaceti e confetture per la famiglia.
L’azienda Scarpon nata nei primi anni 90 si è fatta conoscere inizialmente verso i consumatori finali tramite sagre paesane della provincia di Padova, in seguito ha iniziato a vendere e allargarsi a negozi, enoteche e gastronomie della zona.
Io sono diplomato geometra, pensavo che la mia strada dovesse essere indirizzata all’edilizia, quindi sono iscritto all’Università con ingegneria civile, mi mancano 3 esami per terminare ed ottenere quel pezzo di carta che ho promesso a mio nonno, ma che oggi non so se sfrutterò…
Negli anni mi sono innamorato di quell’attività di mia madre che un tempo evitavo di raccontare per “vergogna”, da bambino vedevo il lavoro del contadino come l’ultimo della scala sociale, oggi credo fortemente sia il futuro. Infatti, credo, che noi giovani dovremmo riprender mano alle nostre terre, imparare a coltivarle al meglio per noi e per le generazioni che verranno, perché abbiamo dimenticato le nostre tradizioni e la nostra cultura del cibo.

S. Che cos’è per te il brodo di giuggiole? Da quanto tempo la vostra famiglia/azienda lo produce?
A. Il brodo di giuggiole, per me è un progetto (parlo da geometra) ed è un idea divenuta realtà grazie a tutta la mia famiglia.
Nel 2004-2005 avevo iniziato a pensare a questo “intruglio liquoroso” che spesso associavano ad Arquà per via delle giuggiole. Un’azienda di Verona aveva realizzato il liquore usando il nome, ma non la storica ricetta, e così nel 2006 /2007 mio padre Giancarlo ha iniziato a fare esperimenti sulle varie dosi dei vari frutti.
Io mi sono documentato tra i vari testi antichi e dopo prove su prove (ubriacandoci pure!) abbiamo trovato l’equilibrio di sapori che più ci piaceva. Da quel momento è nato “l’unico brodo di giuggiole” di Arquà Petrarca. La produzione continua dal produzione 2008, la prima è stata messa nel mercato marzo 2009.

S. Come nasce il brodo di giuggiole? Ci spieghi il procedimento e gli ingredienti?

Brodo_di_giuggiole
Brodo di giuggiole

A. Il brodo di giuggiole è un liquore dolciastro che deriva dall’infusione della frutta. Come narrato nell’Enciclopedia della Crusca del 1600, la frutta utilizzata è quella dell’autunno, quindi: giuggiole, mele cotogne, uva , melograni i quali una volta preparati vengono messi in infusione nell’alcool per almeno qualche mese.
Ovviamente, le giuggiole prevalgono in quantità sul resto di frutta, trascorso un determinato periodo di tempo viene filtrato il tutto, aggiustato il grado alcolico portandolo a 24 ° e si è pronti per l’imbottigliamento.

S. Dove lo commercializzate, è stato richiesto per qualche evento e pensate di organizzarne?

A. Noi siamo distributori unici, ad oggi il brodo di giuggiole lo si trova in quasi tutti i negozi di Arquà Petrarca: dal panificio ai bar alle enoteche di Abano e Montegrotto Terme. A Padova nelle botteghe storiche come: Drogheria Preti o sotto al Salone (Golosità), fuori regione a a Torino e qualche altra città.
Per gli eventi è stato richiesto per l’apertura del Salone del Mobile di Milano del 2012 e per l’inaugurazione di un design e il suo Team. All’estero, a Parigi a febbraio 2013, per una fiera farmaceutica.

Ringrazio Alessandro per il suo racconto e vi suggerisco di andarlo a trovare direttamente in azienda. Vi stupirà, oltre a farvi provare i suoi “intrugli”.

Buona Festa della giuggiola di Arquà Petrarca !

Salute!
S.