La commedia dell’arte nacque a Padova. Il 25 febbraio la XIV Giornata mondiale!

commedia dell'arte

Avete presente le maschere con cui ci si vestiva a carnevale da bambini? Quelle più “tradizionali” almeno, Arlecchino, Pulcinella, Pantalone, Colombina, Brighella etc etc? Ebbene a Padova, il 25 febbraio 1545 fu fondata la prima compagnia di comici professionisti con tanto di atto notarile: nasce così a Padova la commedia dell’arte!


Per la rubrica “Cultura e curiosità” vi parlo di un primato che Padova può vantare in ambito teatrale e più precisamente quando si parla di commedia dell’arte e di giornata mondiale della commedia dell’arte.

Nacque infatti ufficialmente a Padova il 25 febbraio 1545, con atto notarile, la prima compagnia di comici e attori della commedia dell’arte. Si tratta di una delle tante curiosità che, per quanto ne avessi già sentito parlare, ho potuto approfondire leggendo il saggio “Forse non tutti sanno che a Padova…” della giornalista e scrittrice Silvia Gorgi, uno dei libri a cui faccio riferimento nel post dedicato ai libri su Padova pubblicati da Newton Compton editore.

Il 25 febbraio si celebra dunque la Giornata mondiale della commedia dell’arte con una serie di eventi ed iniziative in varie città del mondo, dall’Europa alle Americhe a partire dalla città francese di Nancy, nominata capitale della commedia dell’arte del 2024.

Al momento a Padova e dintorni trovo programmato e comunicato lo spettacolo “Le mirabolanti fortune di Arlecchino e peripezie dei comici dell’arte” a cura della compagnia teatrale “La trappola” di Vicenza in programma il 24 febbraio al Teatro comunale di Pianiga (PD).

In caso di altre iniziative, aggiornerò questo articolo.

Cenni storici. Maschere e spettacoli

La commedia dell’arte è un linguaggio teatrale universale nato in Italia a fine Quattrocento e che si diffuse in tutta Europa. La commedia dell’arte ebbe successo per tre secoli con spettacoli nelle corti, nelle piazze e nelle strade delle città fino a metà Settecento fino alla riforma del teatro di Carlo Goldoni.

Le rappresentazioni della Commedia dell’Arte o Commedia Italiana com’era conosciuta all’estero non erano basate su testi scritti ma su “canovacci” o scenari.  Tenuti presenti questi “schemi”,  l’attore poteva agire liberamente improvvisando e donando ai personaggi una vitalità straordinaria. Gli spettacoli avvenivano all’aperto, la scenografia era essenziale e gli attori recitavano liberamente sulla base di racconti, leggende, tradizioni popolari ed erano spettacoli per lo più comici in cui dialetti, travestimenti, doppi sensi, giochi di parole, oscenità miravano in modo energico a catturare l’attenzione del pubblico e a colpire anche in modo duro allo stomaco del pubblico. Non mancavano acrobati, giocolieri e giullari ed è proprio dalla tradizione dei giullari medievali che origina questa forma teatrale.

All’epoca i primi canovacci improvvisati  ruotavano attorno a litigi, dispute tra padrone e servo ed erano definiti “ludi zanneschi” e le due tipiche figure del padrone e del servo venivano anche definite con i termini di “Magnifico” e “Zanni” per l’appunto. Non a caso la maschera veneziana di Pantolone era chiamata “Magnifico” ed in seguito crebbe la fama di servitori dal nome proprio quali Arlecchino, Brighella, Pulcinella e tanti altri. Sono gli stessi protagonisti di quelle che oggi conosciamo come maschere carnevalesche, quei personaggi della quattro-cinquecentesca commedia dell’arte sopravvisuti alla riforma “goldoniana” del teatro del Settecento. 

Con quella riforma infatti si sostituirono i canovacci ai testi scritti, indicazioni di scena e di battute, le maschere furono sostituite da personaggi reali oltre ad una revisione del linguaggio.

La commedia dell’arte veniva chiamata anche “commedia all’improvviso” o “commedia degli Zanni” ed è qui che Padova viene chiamata in causa

In quegli anni a Padova si svolgevano,  infatti, molti spettacoli di questo tipo alla Loggia ed Odeo Cornaro con rappresentazioni messe in scena dal grande drammaturgo padovano Angelo Beolco noto come Ruzzante.

Qui furono recitate anche le prime Frons Scenae di epoca romana.

A Padova nasce ufficialmente la Commedia dell’Arte

commedia dell'arte
Fu infatti proprio per un fatto epocale avvenuto a Padova che il
25 febbraio 1545 è stata scelta come data simbolica per la nascita della Commedia dell’Arte.

Quel giorno nella nostra città infatti nacque la prima compagnia di comici di professione del mondo, legalmente costituita tramite atto notarile registrato dal notaio Vincenzo Fortuna che svolge la professione nella Contrada San Leonardo.

Le compagnie di commedia dell’arte erano solitamente composte da 8 uomini e 2 donne ma a questo si arrivò successivamente. La prima compagnia teatrale di comici che si presentò dal notaio a Padova per regolarizzare la propria posizione e strutturarsi per poter far fronte in modo autonomo alle richieste dei committenti era composta da 8 uomini. La compagnia era quelle di Messer Maphio, Ser Mafio, o Maphio del Re, detto Zanin da Padova, in assoluto il primo capocomico italiano documentato da fonti giuridiche che con i suoi compari si presentò dal notaio per stipulare un contratto di fondazione di una “fraternal compagnia” con l’obiettivo di “recitar commedia di loco in loco” e di “guadagnar denaro”.

Sempre dal saggio di Silvia Gorgi “Non tutti sanno che a Padova…” si legge che (vedi pag.25) che “si impegnarono a raggiungere una serie di punti: restare uniti fino alla Quaresima dell’anno successivo, acquistare un cavallo per trasportare costumi e attrezzi di scena, dividere equamente il ricavato degli spettacoli che ,in caso di incidenti o malattie, potevano utilizzare come prestito di mutuo soccorso“.

La giornata mondiale della Commedia dell’Arte

Ogni anno quindi e per questo motivo proprio il 25 febbraio 2024 si celebra la XV Giornata mondiale della Commedia dell’Arte a testimonianza di come l’interesse per questa forma d’arte sia ancora vivo in molti paesi del mondo. Secondo Carlo Boso, attore e regista tra i massimi esperti di commedia dell’arte nel mondo e da vent’anni “motore” dell’ Académie Internationale Des Arts du Spectacle di Versailles la commedia dell’arte, considerata la sua fama in Giappone, Messico, Russia, meriterebbe il riconoscimento UNESCO di patrimonio immateriale e culturale dell’umanità!

La Giornata mondiale della Commedia dell’Arte è stata istituita per la prima volta nel 2010 dal SAT, associazione culturale che si occupa di tutelare la commedia dell’arte e tutte le tradizioni orali. Visitate il sito ufficiale della manifestazione qui: https://www.commediadellarteday.org/

L’Accademia teatrale in lingua veneta

A Padova un ruolo importante è svolto dall’Accademia del teatro in lingua veneta, realtà importante per la tutela della storia della commedia dell’arte, lo sviluppo di testi, personaggi e compagnie interessate a mantenere viva questa tradizione ed è proprio l’Accademia che organizzare gli eventi padovani della Giornata mondiale della Commedia dell’Arte.

Eventi ed iniziative in programma sul territorio

Sul sito ufficiale dell’Accademia dell’arte Day sono comunicati i seguenti eventi:

Alberto Botton

4 commenti

  1. L’articolo parla della commedia dell’arte non della storia dell’arte. Accuse restituite al mittente…temo sia più leghista lei visto che ha bisogno di far emergere lo straordinario patrimonio artistico e culturale del sud Italia, che sottolineo io in primis, anche quando si parla d’altro.

  2. Articolo leghista non corrispondente al vero! Le prime descrizioni autentiche compaiono addirittura in testi greci antichi (Pausania) e romani (Plinio il Vecchio). In quanto disciplina teorica, la storia dell’arte, si occupa dei principi estetici e storici della funzione estetica, della costituzione e delle variazioni di forme, degli stili e dei concetti trasmessi attraverso opere d’arte. In Grecia, ma anche a Roma, come a Napoli, esistono reperti e statue e altri oggetti che dimostrano che la storia dell’arte è nata assai prima del 1500.

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