“I luoghi e i racconti più strani di Padova”. In (e nella mia) libreria il nuovo saggio di Silvia Gorgi

Luoghi e i racconti più strani di Padova

Un nuovo libro nella sezione della mia libreria dedicata al nostro territorio e alla cultura locale, “I luoghi e i racconti più strani di Padova” di Silvia Gorgi è un libro per i padovani desiderosi di conoscere la nostra città, per i turisti curiosi in cerca di una guida non convenzionale e si presta ad essere un utile strumento ad uso delle guide turistiche e degli operatori culturali che qui possono trovare materiale per uno storytelling vivo in grado di trasmettere personalità alla nostra Padova.

I luoghi e i racconti più strani di Padova” è il nuovo saggio della giornalista Silvia Gorgi, che va a completare una sua prima trilogia dedicata alla nostra città. Come per i precedenti, questo saggio è edito dalla casa editrice Newton Compton Editori, che arricchisce così la sua già ampia bibliografia patavina come potete leggere sul mio post “Libri Newton Compton su Padova“.

Dopo  “Forse non tutti sanno che a Padova…. Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti della città culla dell’Umanesimo” (2016) e “Storie segrete della storia di Padova. Personaggi, misteri, intrighi e leggende tra le vie e i luoghi della città” (2017) questo terzo saggio della Gorgi, che fa bella mostra sulla mia libreria assieme agli altri, è anche un’occasione per arricchire lo spazio del blog denominato “Letteratura, libri e fumetti“.

Con “I luoghi e i racconti più strani di Padova”, Silvia Gorgi, parte della crew dell’associazione culturale Sugarpulp, raccoglie in un’affascinante rassegna una serie di curiosità ed aneddoti di una città, Padova, che ci appare sempre più come un’inesauribile e sorprendente fonte di storie. Sono le storie, inventate o reali, (in questo caso più che veritiere) ad assumere di questi tempi una grandissima importanza perché nell’epoca dello storytelling è attraverso le storie che si può veicolare in maniera accattivante e non convenzionale una città intera. Alla fine, come ho sempre sostenuto in tempi non sospetti è la storia delle persone, famose ma anche no, e quindi la cultura popolare, a porsi come maggiormente rappresentativa di un luogo, di una città, di un territorio.

Assoluta novità di questo libro e che renda la lettura davvero piacevole è la modalità narrativa. L’autrice infatti racconta nel vero senso della parola luoghi, episodi, personaggi vissuti o passati per caso a Padova dal Trecento ai giorni nostri e lo fa come si trovasse davanti al caminetto e volesse intrattenere il pubblico. Ed è così che leggeremo dalla viva voce di Heminghway quali erano le osterie del tempo e cosa vi amasse bere, le emozioni di Elisa Garnerin, paracadutista, e di quando si lanciò da una mongolfiera sul Prato della Valle nel 1825, della leggenda del Ponte della Morte, dei crani della Sala della Medicina del Bo, tra cui quello di Santorio Santorio, inventore del pesapersone antesignano della nostra bilancia, così come leggeremo del precursore della bicicletta, chiamato “anticavallo”, e ancora della nascita del detto “meglio prevenire che curare”di Sophia Loren e Marcello Mastroianni in città per girare il film “La moglie del prete” di Dino Risi, ma anche delle discoteche degli anni Ottanta tra cui anche quella preferita da Felice Maniero, il boss della Mala del Brenta.
Sto leggendo il libro ma ancora non l’ho finito…guardando l’indice vedo anche un titolo di questo tipo: “Le teriaca risolve ogni male con le vipere della rocca di Monselice”, giusto per citarne uno ma già ho avuto modo di notare la varietà dei racconti, davvero molto affascinanti.

Ad impreziosire l’opera e la piacevolezza della lettura anche delle bellissime stampe ed incisioni antiche oltre a delle fotografie in bianco e nero, molto belle, realizzate dal fotografo Matteo Bernardi.

In “I luoghi e i racconti più strani di Padova” troverete riferimenti alla cultura “alta” ma anche a quella popolare che assieme vanno a costituire un affresco della città, originale e mai banale, la Padova vera, autentica, quella da raccontare anche ai turisti e agli amici che ci vengono a trovare da fuori. Ecco perchè una lettura come questa, oltre che piacevole, può essere utile: utile anche al sottoscritto, come già lo sono stati i precedenti lavori di Silvia. Ad esempio l’articolo che ho dedicato alla “Commedia dell’Arte” e alla sua nascita a Padova nasce dopo aver letto un capitolo di “Forse non tutti sanno che a Padova…”

Leggete la presentazione del libro sul sito della Newton Compton Editori ma soprattutto il consiglio è quello di lasciarvi affascinare da questa raccolta di racconti strani!

Alberto Botton

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