” Marittimo Blues “, escursioni letterarie nell’Alto Adriatico e nell’anima della sua gente

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Una raccolta di affascinanti racconti che danno vita al paesaggio della laguna veneta e del litorale dell’Alto Adriatico.


In questo post ho pensato di parlarvi di un libro letto recentemente: si tratta di “Marittimo blues” di Andrea Mella, Ediciclo Editore uscito nel maggio 2014 e che ho scoperto in occasione della mostra benefica “Il giro del mondo in 80 blogger” alla libreria Pangea che avevo contribuito ad organizzare. In occasione dell’inaugurazione di quella mostra era stato presentato proprio questo libro.

A volte in occasioni pubbliche ti senti quasi costretto a partecipare o a contribuire, come in quel caso in cui ero coinvolto, comprando il libro. Tuttavia un po’ il tema, un po’ la presentazione con il dialogo tra l’autore e la blogger di viaggi Cristina Rampado, mi avevano convinto a comprare questo libro e devo dire che a distanza di anni, la scelta è stata più che mai azzeccata, a tal punto che spesso, specie nella bella stagione, rimetto questo post pubblicato inizialmente nel 2014, nuovamente in homepage come suggerimento di lettura per le vacanze e come suggestione per una gita in questi luoghi.

Il post non c’entra nulla con Padova, tuttavia, quando ne vale la pena non mi faccio problemi ad uscire dal territorio provinciale, per parlare anche di altri luoghi del Veneto. Ho pensato inoltre di parlarvi (recensire mi pare una parola grossa per uno, come il sottoscritto, che non l’ha mai fatto) di tanto in tanto anche di letteratura, libri e fumetti (il titolo del tag il cui elenco trovate nella colonna a destra dell’home page) , poiché ritengo il turismo letterario, un filone molto interessante. I libri che leggo in particolare, di narrativa di viaggio e/o comunque libri inerenti il tema del turismo, dei viaggi o comunque romanzi, poesie scritti da autori del territorio rappresentano una bella modalità per dare vita ai luoghi e ai paesaggi che, grazie alle storie, vengono così narrati.

Marittimo Blues, il blu del mare e quello nell’anima della sua gente

Marittimo Blues di Andrea Mella Ediciclo Editore

“Marittimo Blues” è un libro di 203 pagine per 9 racconti dedicati ed ambientati alla gente di mare e ai luoghi del Mare Adriatico Settentrionale che va dalle isole della laguna di Venezia alle saline di Sicciole in Slovenia passando per Marano Lagunare e Trieste, un bell’esempio di letteratura sul mare che riesce a cogliere quell’atmosfera e quelle suggestioni legati ai posti di mare che l’idea del blues ben descrive. La profondità e la “sofferenza” della musica blues va di pari passo con la profondità delle storie narrate, storie personali, semplici, quotidiane, ordinarie ma non banali perché la condizione dei protagonisti è un po’ quella di tutti noi, ognuno tormentato dai propri problemi, sofferenze ma anche sollevato da quelle speranze che possono nascere se si guarda al futuro.

Il filo conduttore di tutto il libro nei suoi racconti e che alla fine resta è forse proprio il “mood” dei racconti stessi in cui trovano spazio il carattere roccioso della gente di mare, un senso di nostalgia il tutto in luoghi in cui la vita accade a ritmi lenti, decisamente più lenti che nella terraferma, lentezza che consente di guardarsi intorno e di assaporare e di riflettere sulle cose finché accadono. Di certo una buona lettura “Marittimo Blues”, magari da leggere racconto dopo racconto proprio in riva al mare e con l’odore di salsedine nelle narici. Una lettura che può aiutare a fermare il tempo e a godere del piacere del presente, una sorta di mindfullness (come sia riuscito a ficcare questa cosa qui spiegatemelo!) che aiuti a far percepire il qui ed ora e la relazione con il paesaggio circostante, quello che sia.

Dalla letteratura di mare un invito alla lentezza e al turismo sostenibile in Veneto e nei luoghi di mare del Nordest

E poi “Marittimo Blues” ovviamente mette al centro la bellezza ed il fascino dei luoghi del mare Adriatico Nordorientale o mare Adriatico Settentrionale che a dir si voglia, apparentemente a fare da sfondo alle storie ma di fatto veri protagonisti di Marittimo Blues.

La letteratura, come del resto il cinema, ben si presta a farsi promotore di territori e destinazioni turistiche in modo studiato, pianificato ma anche in modo spontaneo perché rappresenta una modalità emozionale e coinvolgente di narrare storie e i luoghi in cui queste sono ambientate.  “Marittimo Blues” è un vero e proprio invito a scoprire i luoghi di mare dell’Alto Adriatico, dalle Venezie a Trieste, lontani dal turismo di massa, luoghi interessanti e ricchi di fascino anche fuori stagione e che valgono una gita tutto l’anno.

Luoghi meno noti, non quelli delle spiagge affollate di Sottomarina, Jesolo e neanche di Lignano o Grado, men che meno Piazza San Marco a Venezia, senza nulla togliere a questi ovviamente. Protagonista è quella striscia di terra tra mare e laguna che è Pellestrina (leggi il post di Lorenzo Bertoldi del blog “I viaggi di Serendipity” ) in cui è ambientato il primo racconto “El foresto” per raggiungere la quale da Venezia si deve compiere un vero viaggio da vaporetti e traghetti, l’isola di Sant’Erasmo con i suoi orti di carciofi, le Vignole con il suo vino bianco ed il vino rosso (leggete e capirete), la zona lagunare della Brussa tra i porti di Falconera e Porto Baseleghe nei pressi di Caorle, amata da Hemingway, Marano e ancora laguna, aironi, albe, tramonti, brezze, tempeste, vento, sole, salsedine. Più che di luoghi “Marittimo Blues” è il libro dei paesaggi in cui questi luoghi di mare sono contaminati dalla vita, dalle abitudini e dal carattere della loro gente.

Ai 9 racconti si aggiunge poi la postfazione di Gualtiero Bertelli, il noto cantautore veneziano che arricchisce questo bel libro di esordio di Andrea Mella, classe ’77 di Pordenone ma residente a Vittorio Veneto (TV).

“Marittimo blues” è un libro che consiglio e che invoglia ad andare a scoprire questi luoghi di mare impreziositi e resi attrattivi dalle suggestioni e dal fascino che le storie narrate da Andrea Mella regalano.

Lo trovate senz’altro, almeno credo, alla Libreria Pangea di Padova, nota libreria di viaggio inserita nel post dedicato alle librerie indipendenti di Padova

Personalmente mi vedrei bene in un’osteria tipica veneta con la pergola e le tovaglie a quadri bianchi e rossi con un piatto di spaghetti con le vongole ed una caraffa di vino bianco sfuso davanti e la vista del mare o della laguna e quel po’ di disagio che il vento sui capelli e l’odore di salsedine, la sabbia incollata ai piedi provoca in chi non appartiene a questi luoghi.  Ok, il viaggio, anche se con la fantasia, è iniziato ma da Padova andare a scoprire questi luoghi di mare è agevole!

Alberto Botton

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