Il mistero dei “Dieci guerrieri” di Galleria Duomo svelato dagli scolari della Scuola Arcobaleno!

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Quest’oggi vi racconto come, in una modalità del tutto insolita, sono venuto a conoscenza dei dieci guerrieri di Galleria Duomo a Padova e del loro mistero e di come questo mi sia stato svelato da un gruppo di bambini di seconda elementare. Una mattina della scorsa settimana, infatti, sono andato a trovarli a scuola per farmi raccontare da loro di questa avventura e della loro scoperta.

Questi piccoli Sherlock Holmes in erba o forse Martin Mystere padovani della 2°A e 2°B della scuola elementare Arcobaleno di Brusegana, in occasione di un’uscita sono stati incuriositi di un particolare e, stimolati dalle loro maestre (brave!!), hanno deciso di approfondire. Vivaci e pieni di entusiasmo: tutti con il braccino alzato perché volevano parlare e raccontare quello che avevano visto e cosa avevano fatto!

Erano stati alla libreria Pangea per acquistare alcuni libri per la biblioteca della scuola, denominata “La stanza dei sogni” (circa 8000 libri!!) e camminando sotto ai portici hanno notato una serie di figure di legno ed altri materiali che li guardavano da Galleria Duomo e, avvicinandosi, hanno realizzato che si trattava di dieci cavalieri o guerrieri, uno di fianco all’altro. E voi? Li avete notati? Ne conoscete la storia?

Magari ci siamo passati davanti mille volte, li abbiamo guardati con un mix di indifferenza e perplessità ma, come è stato per me, ce ne siamo dimenticati avendo mille pensieri per la testa. Questi bambini invece no e dalla curiosità sono passati all’azione: volevano assolutamente scoprire chi erano questi dieci guerrieri, del perché fossero lì quasi sul soffitto della Galleria e chi li avesse realizzati visto che non c’era una firma o una targa che parlasse di loro e del loro autore.

L’inchiesta sui Dieci guerrieri

Hanno così avviato un’inchiesta per scoprire il mistero dei dieci guerrieri! Si tratta di dieci guerrieri che comunque “non facevano paura” e “trasmettevano serenità perché sono buoni“, con “l’elmetto ma senza mani“. “…avevano i piedi a papera“, la precisazione di un’altra bambina ed infatti se guardate le immagini è indubbiamente così!

Sono andati a chiedere ai commercianti della zona se per caso avessero informazioni, hanno chiesto all’edicolante, all’ottico, sono entrati a chiedere nel negozio di fotografia e nella gioielleria raccogliendo informazioni a volte fuorvianti, incomplete o leggende metropolitane: c’è chi ha detto loro che si trattava di un dono dalla Grecia per il sostegno dato dai padovani in un’antica battaglia…Hanno poi scoperto il nome dell’architetto autore progettista della galleria, Ing. Weltzel, non più al mondo e allora hanno chiesto alla vedova da cui hanno scoperto il nome dell’amministratore del condominio. Alla fine è stato l’architetto Gambato a dar loro le informazioni utili per risolvere questo enigma.

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La soluzione del mistero: i “Dieci guerrieri” ed il suo autore, Gianmaria Potenza

Alla fine quindi l’architetto Gambato ha comunicato alle classi che l’opera dei 10 guerrieri è stata realizzata dall’artista Gianmaria Potenza, su richiesta dell’Ing. Weltzel e l’artista ha pensato di realizzare questi guerrieri “a guardia” del Duomo, della Piazza e della Galleria.

Non ancora soddisfatti hanno fatto una ricerca su google, trovato il sito web di Gianmaria Potenza, letta la sua storia e mandato una mail tempestando l’artista di domande come solo i bambini sanno fare ricevendo risposta alle loro curiosità: hanno scoperto che Gianmaria Potenza da piccolo era vivace come loro e “come tutti i bambini“.

Gianmaria Potenza

Visitando il sito dell’artista hanno scoperto che ha 80 anni, hanno potuto vedere alcune delle sue opere e che  vive a Venezia nel quartiere degli artisti di San Trovaso dove ha un suo studio dove pratica varie forme d’arte: scultura, pittura, mosaico grazie a molte richieste da tutto il mondo, anche per decorazioni di navi, alberghi, edifici pubblici. Ha collaborato con architetti di fama mondiale e realizzato opere di arte sacra per chiese italiani ed estere, ha allestito varie esposizioni personali e collettive che hanno contribuito a farlo apprezzare come artista anche a livello internazionale. Per ringraziarlo i bambini hanno chiesto a Potenza di andarlo a trovare a scuola….se verrò a conoscenza di questo incontro ve lo farò sapere, sarebbe un bel finale per questa storia, non credete?

Potenza ha detto inoltre agli scolari che la scultura dei Dieci guerrieri è stata resa possibile da una legge, la L.29 luglio 1949 n.717, Legge “Bosetti e Gatti”, norme per l’arte degli edifici pubblici ribatezzata dai bambini la “Legge dei 10 guerrieri”:

Le Amministrazioni dello Stato, anche con ordinamento autonomo, nonché le Regioni, le Province, i Comuni e tutti gli altri Enti pubblici, che provvedano all’esecuzione di nuove costruzioni di edifici pubblici devono destinare all’abbellimento di essi, mediante opere d’arte, una quota della spesa totale prevista nel progetto…

mentre i piccoli investigatori culturali ci fanno sapere che i Dieci guerrieri hanno inviato loro dei messaggi ed invitato a scoprire altre opere realizzate con la stessa legge: gli affreschi di Massimo Campigli e le sculture di Arturo Martini, due grandi artisti del Novecento italiano, in due edifici prestigiosi dell’Università di Padova, il palazzo del Bo e del Liviano!

La divulgazione dell’avvenuta scoperta sui “Dieci guerrieri” !

E dopo aver fatto questa scoperta? Dopo averla raccontata ai loro genitori e visto che neppure loro ne erano a conoscenza hanno pensato di doverla comunicare alla città e si sono interrogati sulle modalità. Chi suggeriva di andarlo a dire alla radio, chi tramite un giornale elettronico, chi facendo lo strillone e girando in centro con un megafono, e chi distribuendo dei volantini!

I volantini sono stati effettivamente realizzati, li vedete qui sotto, e verranno distribuiti il 21 aprile.  Il 21 aprile infatti saranno in Galleria Duomo a svelare questa scoperta ai commercianti interpellati e ai cittadini! Nel frattempo c’è il Blog di Padova a parlarne…

Il Blog di Padova, ha i suoi informatori ed appena ha saputo di questa scoperta, è andato ad intervistare i bambini assieme ad Andrea Nicolello-Rossi di Ecopolis-Legambiente Padova ed ecco che ve ne parlo. Per me è un’onore raccontare per primo di questo mistero risolto, prima dei giornali e delle tv!!

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“Mani sulla testa per non lasciar fuggire le parole nuove…”

Alla fine della lezione, l’insegnante Francesca Contarello ha chiesto loro di pensare a qualche nuova parola imparata in questo incontro e di mettere le mani sulla testa per non farle sfuggire via e farci sapere quando tutti erano pronti per dirci queste nuove parole…”inchiesta“, “blog”, “curiosità” le più gettonate ma non solo…anche “bikesharing” ad esempio!

Bravi, no questi bambini delle seconda elementari della scuola Arcobaleno?! Mantenete sempre viva la vostra curiosità e scoprirete ancora un sacco di misteri!

Alberto Botton

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