Monumento Memoria e luce. Il memoriale dell’11 settembre di Padova, opera di Daniel Libeskind

Memoria e luce Padova

Sorge a Padova un monumento unico in Europa, il memoriale all’11 settembre “Memoria e luce”, opera dell’architetto Daniel Libeskind, lo stesso che poi ha firmato la ricostruzione di Ground Zero a New York


Ogni anno alla vigilia dell’11 settembre impossibile, per chi nel 2001 c’era, non fermarsi un attimo a pensare a quella giornata e a quelle drammatiche immagini in “Breaking News” su tutti i canali televisivi e tutti ricordano dove si trovavano in quel momento: qui vi parlo del monumento Memoria e Luce di Padova, memoriale all’11 settembre realizzato da Daniel Libeskind.

Si tratta di uno dei pochi monumenti contemporanei, sorge nell’area delle Porte Contarine, alla confluenza delle acque del Tronco Maestro del Bacchiglione con l’antico canale Piovego, nelle vicinanze della Cappella degli Scrovegni con gli affreschi di Giotto, capolavoro d’arte universale, ed appare come un imponente libro di vetro ed acciaio, un libro aperto ed orientato verso la Statua della libertà di New York, al cui interno è collocata una grossa sezione di una trave del Word Trade Center.

Qui, ogni anno, la mattina dell’11 settembre si tiene una cerimonia commemorativa delle vittime dell’11 settembre e del terrorismo mentre dalle notti precedenti viene illuminato da luci colorate.

Correva l’anno 2001 e subito il nuovo millennio volle suonare la sveglia nei confronti di un’ottimismo ed entusiasmo generalizzato verso il futuro. Il muro di Berlino e la cortina di ferro in Europa erano caduta un decennio prima e la prospettiva pareva quella di un avvenire prospero…tranne forse che per quell’agguerrito movimento anti-globalizzazione che era stato schiantato giusto un paio di mesi prima a Genova, in occasione del G8. Il politologo Francis Fukuyama aveva pubblicato il saggio “La fine della storia” nel 1992 ma meno di dieci anni dopo, per la prima volta, gli Stati Uniti d’America dovettero subire questo attacco di guerra sul proprio suolo.

Io mi trovavo nelle stanze del dipartimento di Sociologia all’Università di Padova, all’epoca di fronte alla Chiesa di San Canziano, in attesa di parlare con il docente che mi seguiva per la tesi, quando vidi un corri corri generale. Che succede? Mi chiesi…per poi ritrovarmi in una stanza con docenti e studenti davanti al televisore…un aereo si è schiantato su una delle torri gemelle. Il tempo di tornare a casa e seguire il resto di quella drammatica diretta…il secondo aereo, le notizie degli altri aerei dirottati fino alla conferma di un’ipotesi che si faceva sempre più evidente: attacco terroristico! Immagini da “disaster movie”, alla Independence Day per non parlare delle decine di corpi in volo per sfuggire dalle fiamme. Un evento che ha scosso l’Occidente come pochi altri nel corso della storia, un evento che poi ha indirizzato gli anni a seguire, a partire da vent’anni di guerra in Afghanistan e al terrorismo internazionale con i tagliagole di Al Qaeda, prima, e Isis, la cui brutalità neanche nei film di Sandokan eravamo abituati a vedere. Il tutto finché nascevano e si diffondevano i social media…

Ebbene, mi fece effetto allora e mi fa effetto ora, sapere che nella città, e non in una delle più famose capitali europee, ci sia un memoriale all’11 settembre, il monumento Memoria e Luce, realizzato proprio da quell’architetto, Daniel Libeskind, che avrebbe poi costruito il memoriale di Ground Zero a New York, nello spazio orfano delle Torri Gemelle.

“Memoria e Luce”. Il memoriale dell’11 settembre di Padova

Memoria e luce Padova. Il monumento Memoria e Luce di Daniel Libeskind fu inaugurato l’11 settembre 2005. Nella fase di costruzione e successivamente l’opera ebbe un’accoglienza contrastante, criticata perché per realizzare il vialetto di accesso fu oscurato un tratto delle mura rinascimentali e comportò delle difficoltà tecniche. Leggi la presentazione del momumento dal sito dello Studio Libeskind.

Il memoriale è ben visibile dal ponte sul canale Piovego, attraversato quotidianamente da migliaia di pendolari che quotidianamente dalla stazione dei treni si avviano verso il centro storico: studenti, lavoratori ma anche turisti desiderosi di visitare la Cappella degli Scrovegni con gli affreschi di Giotto, situata a poche centinaia di metri.

Il monumento consiste in un libro aperto di vetro ed acciaio alto circa 17 metri, simbolo di conoscenza e di apertura alle diverse culture del mondo, che si può raggiungere percorrendo un vialetto nell’area golenale del canale, e da una parete di vetro che delimita l’area monumentale. L’occasione per realizzare quest’opera venne quando la città di New York regalò alla Regione Veneto una trave di quasi 6 metri che era giunta in Italia per essere esposta al Padiglione americano alla Biennale di Venezia.

Già, la trave che vedete collocata all’interno del libro di vetro del memoriale, viene proprio da una delle Torri Gemelle di New York!

memoriale Daniel Libeskind 11 settembre Padova



La console americana Deborah Grace, alla posa della prima pietra disse “Padova è una città che ha una lunga tradizione di tolleranza, che ospita una delle più antiche università d’Europa, dove ha lasciato la sua traccia l’insegnamento di Galileo Galilei … [infatti] Padova è culla di civiltà e cultura, […] dal Medioevo, quando venivano in queste strade studenti da ogni parte d’Europa […] Padova ancora oggi ci insegna che non dobbiamo avere paura della scienza […] Dobbiamo invece avere paura dell’ignoranza e dell’intolleranza che sono le cause principali della violenza e del fanatismo“.

L’architetto Daniel Libeskind lasciò questo messaggio: “La luce della libertà risplende attraverso il Libro della storia. Questo libro è aperto in memoria degli eroi dell’11 settembre 2001. L’eterna dichiarazione solenne della Libertà è iscritta nella Statua della libertà, come hanno potuto vedere milioni di emigranti che arrivavano in America. Nella pagina di sinistra è inserita la drammatica trave recuperata dall’attacco al World Trade Center. La latitudine di New York è connessa al centro di Padova come perno verticale del Libro. Il libro è luminoso, come l’espressivo muro sottostante, che crea un luogo intimo di meditazione . La luminosità di questo “segnale” sarà modulata da un ritmo sottile. Il Libro è delicatamente bilanciato tra gli edifici storici di Padova, il ponte, il canale. La proposta include inoltre il discoprimento delle mura storiche con la creazione di un luogo che sia nello stesso tempo spazio di memoria e di sollievo. Questo speciale luogo brillerà notte e giorno e nel corso di tutte le stagioni dell’anno“.

Il monumento Memoria e Luce di Padova a me piace molto. Lo ritengo un’opera di architettura contemporanea di pregio, a memoria di un evento che ha segnato il mondo e continua a farlo, suggestiva e che si inserisce ottimamente nel contesto urbano ed ambientale. Quando poi la si vede illuminata in occasione dell’11 settembre diventa una presenza emozionante e che fa riflettere su ciò che è stato e sugli effetti sul fondo di quell’evento.

Cerimonia commemorativa dell’11/09/2013


Alberto Botton

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