Padova ospita il 1° Galileo Innovactors’ Festival! (20-22/6)

Scienza, innovazione, ricerca, trasferimento tecnologico alle imprese sono argomenti di estrema attualità nonché un ambito di fondamentale importanza sul quale fondare il rilancio dell’economia dei nostri territori. In particolare delle Venezie, del Nordest d’Italia e sarà proprio Padova la sede del 1° Galileo Innovactors’ Festival , iniziativa ideata e promossa da Università di Padova, Venezie Post, e l’editore NordestEuropa.it sulla scia degli altri festival, il Festival Città Impresa e la Green Week delle Venezie. Impresa, sostenibilità ambientale, ricerca ed innovazione sono quindi gli assi portanti sui quali si vuole fondare la candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019.

Palazzo del Bo, sede dell'Università di Padova
Palazzo del Bo, sede dell’Università di Padova

Dal 20 al 22 giugno, Padova ricoprirà dunque il ruolo di “hub dell’innovazione”, in sinergia con le vocazioni di Trento e Trieste per la ricerca scientificae si farà catalizzatore di tutte le realtà ed esperienze del territorio locale, italiano ed europeo in materia di innovazione e trasferimento tecnologico promuovendo così la propria vocazione a capitale europea dell’innovazione con un’iniziativa che vuole stimolare interazioni tra mondo della ricerca, impresa e cittadinanza.

Il festival, di respiro internazionale, vedrà la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo dell’impresa e della ricerca. Sono in programma una serie di iniziative, incontri, riflessioni ed eventi collaterali tramite i quali si svilupperà il dibattito attorno al tema dell’innovazione e dei processi ad essa connessi. Per i giorni del festival è stata pensata una vera e propria “Maratona della Microinnovazione” in cui imprese, piccole e medie, si susseguiranno sul palco in una non stop di racconto e di presentazione delle proprie innovazioni di prodotto e/o di processo. Ogni azienda, del settore aziendale con un fatturato minimo di 2 milioni, con almento un brevetto e che abbiano già attuato innovazioni, avrà a disposizione 15 minuti per poter illustrare la propria attività, utilizzando video e slides in powerpoint

il-cannocchiale-di-galileoIl comitato scientifico è guidato dal prof. Paolo Gubitta ha predisposto un ricco e denso calendario di incontri che avverranno in diverse sedi:  luoghi centrali e facilmente accessibili: il centralissimo e prestigioso Caffè Pedrocchi, le “sale Palladin” e “degli Anziani” all’interno del Municipio di Padova, Palazzo Moroni, ed il Teatro Ruzzante. Oltre alla “Maratona dell’Innovazione” altre due saranno le sezioni del festival: Innovazione al Futuro con oltre 20 eventi con protagonisti di assoluto rilievo della scena mondiale, per raccontare l’innovazione a 360 gradi e La città dell’innovazione, una serie di appuntamenti ideati dall’Università di Padova, dalla Scuola Galileiana di Studi Superiori, dal Parco Scientifico Tecnologico Galileo per confermare Padova quale luogo di sperimentazione, di innovazione e di incontro tra ricerca e impresa. La lista dei relatori è lunga e di grande qualità. A chiudere il convegno sarà il Ministro allo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato.

Nel corso della presentazione del Festival, il neo-sindaco di Padova, Ivo Rossi sostiene che “In un periodo di crisi la “medicina” è senza dubbio l’innovazione intesa quale approccio mentale per i nostri territori. E le Pubbliche amministrazioni hanno un ruolo proprio per lavorare e per creare questo servizio di appartenenza al territorio che costruisce il futuro”. La “chiusura” è una lettura sbagliata della nostra società, rischia di farci perdere treni. E lo sviluppo deve riguardare anche la politica, per far uscire il Veneto dall’angusto spazio in cui è stato confinato negli ultimi vent’anni. Ritengo pertanto che le esperienze, i contributi che emergeranno da questo Festival saranno fondamentali per la città e per il suo sviluppo“.

Filiberto Zovico, direttore del Galileo Innovactors’ Festival” dice” Noi non siamo buonisti siamo cattivissimi. Non siamo qui per cadere nella retorica dell’innovazione e sperare che qualche giovinastro “startupper” crei una nuova Google in uno scantinato. Vogliamo invece dare spazio alle vere innovazioni, quelle che si fanno nelle aziende e che generano fatturato. Perché se innovazione non vuol dire questo, non vuol dire proprio nulla.”

L’economista Paolo Gubitta, presidente del comitato scientifico, nel paragonare la grande Cina alla piccola Italia, sottolinea come il festival non voglia raccontare storie edificanti sull’importanza delle invenzioni o guardare al passato ma mettere in moto qualcosa che ancora non c’è. “Anche se la metà della marea di studenti delle università realizzeranno le loro idee, questo permetterà comunque al loro paese di crescere ancora moltissimo. Viceversa visti i pochissimi studenti universitari italiani, in Italia nulla può andare perduto”.

Tutti gli eventi del Galileo Innovactors’ Festival sono a ingresso libero. I posti in sala sono limitati: a partire da mercoledì 12 giugno sarà possibile registrarsi agli eventi in programma. Per tutte le informazioni ed i contatti: http://galileofestival.nordesteuropa.it/

Alberto Botton

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