Street food Padova. Spuntini e golosità da provare a passeggio per la città!

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Da qualche tempo il centro storico di Padova ha visto proliferare la nascita di nuove attività che propongono cibo di strada, golosità e leccornie varie ed è così che lo street food Padova è divenuta una nuova tendenza molto apprezzata.


I centri storici delle città, in particolare quelle città frequentate dai turisti, sono sempre più dei ristoranti a cielo aperto e Padova non fa eccezione: ecco quindi che ho pensato di pubblicare questo articolo dedicato allo street food a Padova, che rientra in una categoria più ampia su cosa mangiare a Padova.

Padova, poi, oltre ad attrarre un buon numero di turisti, per fortuna non troppi da patirne gli effetti da “overtourism”, è anche una città universitaria, frequentata e vissuta da oltre 60mila studenti, che, tra una lezione ed una sessione di studio non disdegnano un aperitivo e qualche spuntino.
In un blog come il mio in cui è presente la categoria “cultura popolare“, tra le cose da mangiare a Padova non posso non parlare del cibo di strada padovano tradizionale se non storico, quello goduto e conosciuto anche dai miei genitori e nonni per poi passare a segnalarvi anche quelle nuove attività che effettivamente stanno apportando un valore aggiunto all’offerta di street food a Padova.

Parlando di street food in primavera/estate a me viene in mente un’altra attività tipicamente “di strada” e cioè le gelaterie che considero però a parte: se volete gustare dell’ottimo gelato ho già pubblicato un post sulle gelaterie a Padova.

Le 5 proposte tradizionali di Street food a Padova da provare!

Ed eccoci a parlare del cibo di strada a Padova più consigliato e suggerito dai padovani stessi agli ospiti, amici, persone che vengono da fuori. Mi riferisco ovviamente qui al centro storico perché senz’altro ce ne saranno moltissime altre di interessanti da scoprire nei quartieri ed in periferia, esplorazioni ghiottonesche che magari potrei anche fare prossimamente, chissà!
Si tratta di locali e di attività storiche che inserisco anche nella categoria del blog “dove mangiare a Padova“.

I panini della Zita

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Un ottimo panino gustato dalla Zita

Iniziamo questa escursione nei “templi” della “patavinitas” e della ghiottoneria patavina “dalla Zita“, un’ antica e minuscola osteria specializzata in panini, una paninoteca d’altri tempi.  Si trova in via Gorizia, 12,  nella stradina che dal Caffè Pedrocchi conduce verso Piazza della Frutta.

Il locale, che mantiene il nome storico, è stato rilevato oltre 20 anni fa da Roberto Francescon, papà di Laura che oggi trovate assieme a mamma Roberta dietro al bancone sempre sorridenti. I Francescon hanno preso in gestione quella che era un’osteria storica aperta 150 anni prima. Anche se oggi dalla Zita si va principalmente per i panini l’atmosfera è proprio quella delle osterie di una volta dove poter bere un’ “ombra” di vino accompagnata anche solo da un uovo sodo.

Appena entrati salta subito all’occhio il “muro dei panini”, una parete coperta da decine di cartellini colorati, ognuno con la descrizione di un panino diverso: ce ne sono oltre 200 e tutti buonissimi, pane fragrante e caldo ed  ingredienti di  prima qualità! C’è davvero da sbizzarrirsi e la grande scelta invoglia a tornare più volte per assaggiarne di diversi! Uno dei miei preferiti è il “Zeno”, porchetta, tra le più buone che si possano trovare a Padova, acciughe e paté di olive nere. Il rischio, inevitabile, per chi capita qui per la prima volta è quello di rimanere incantati a guardare la parete con i cartellini colorati e scorrere tutti i panini per scegliere quale mangiare. Ma si tratta di piacevoli momenti di indecisione dopo i quali, in ogni caso, non resterete delusi!

Finchè mangiate, guardatevi intorno, i quadretti alle pareti, con fotografie, poesie dialettale, richiamano l’ironia popolare locale e tra un morso e l’altro non è raro essere coinvolti in simpatiche “ciaccole” (chiacchiere) tra le due “parone di casa” ed i clienti.

Folpetti e golosità di pesce alla Folperia

Altra “locascion”, come direbbe Alessandro Borghese, top per quanto riguarda lo street food Padova è la Folperia di Max e Barbara, i folpari di Piazza della Frutta.
Si tratta di uno degli ultimi storici chioschetti di pesce, di folpari, come un tempo ce n’erano molti in giro per Padova, gestito dai fratelli Massimiliano e Barbara Schiavon dopo aver preso il “testimone” lasciato dai loro genitori che lo stesso chioschetto hanno gestito per moltissimi anni in precedenza. Oltre ai due fratelli operativa è già la terza generazione con il coinvolgimento delle giovani leve: Alexa, figlia di Barbara, Leonardo, figlio di Max e Martina, nipote di Max e Barbara.

Come dice il nome dell’attività il piatto principe è il “folpetto”, moscardino della laguna, bollito, tagliato e condito con olio, limone e prezzemolo, una prelibatezza da provare assolutamente! Oltre al “folpetto” qui potete fare un pre-cena/aperitivo a base di pesce gustando anche molti altri piatti a base di pesce, della tradizione ma anche nati dalla creatività dei due fratelli, assieme ai quali lavora praticamente tutta la famiglia!

Da qualche anno a questa parte gli amici della Folperia hanno ottenuto grandi e meritate soddisfazioni vedendosi riconosciuto il proprio lavoro, la bontà della propria offerta, la simpatia e la cordialità ed il rapporto con i clienti anche con premi importanti come un secondo posto per l’Oscar del cibo di Strada italiano, sono inclusi nella guida Street Food del Gambero Rosso, nella guida Osterie d’Italia di Slow Food e sono stati anche premiati per la loro abilità nel raccontarsi tramite web e social network! (A proposito seguiteli su facebook e instagram).

“Siamo un ombrellone” disse Max in occasione del ritiro di uno di questi premi per dire che La Folperia è ben visibile di pomeriggio in Piazza della Frutta con il proprio chioschetto protetto dal caldo d’estate e dal freddo d’inverno da un bel ombrellone rosso che fa da insegna e li rende subito individuabili nella piazza!

Il panino con la porchetta del Bar degli Osei

Altra istituzione dello street food Padova è il Bar degli Osei gestito da oltre 30 anni da Marco Minotto e dalla moglie Betty, anche questo in Piazza della Frutta, proprio all’angolo dove si posiziona anche il banchetto della Folperia. Si tratta di un piccolissimo bar, recentemente rinnovato, sotto al porticato del Palazzo della Ragione che prende il nome da una delle quattro scale di accesso al Salone pensile del Palazzo, la “scala degli Osei”, perché questo era l’angolo dove, fin dal medioevo, si posizionavano i venditori di pollame e uova.

Il Bar degli Osei è anche uno dei luoghi più popolari per l’aperitivo, specie nella bella stagione quando sedersi ai tavoli in piazza godendosi un bicchiere di vino finché tramonta il sole è un vero piacere nel piacere. Molti ordinano un bicchiere di vino anche per accompagnare un piattino di pesce o un folpetto del vicino chiosco ma la vera specialità, riconosciuta del Bar degli Osei è il panino con la porchetta e anche la mortadella aggiungo io. Anche qui, cortesia, sorrisi accompagnati dalla bontà del cibo renderanno il vostro spuntino più che piacevole!

I tramezzini caldi del Bar Nazionale

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Tramezzino caldo al Bar Nazionale in Piazza delle Erbe: soppressa, cappuccio rosso e fontina. Delicatessen!

Siamo proprio nel cuore di Padova, il Bar Nazionale si trova in Piazza delle Erbe, sull’altro lato del Palazzo della Ragione rispetto al Bar degli Osei, questa volta presso la “scala del vino” dalla quale si può salire per visitare lo splendido Salone del Palazzo della Ragione.

Rivolto verso sud è sempre piacevole, anche in mattinata, sedersi ai tavolini all’aperto con il sole in fronte rivolti verso al mercato di Piazza delle Erbe per un bicchiere o uno spritz, da soli o in compagnia. Anche qui, niente di nuovo per i padovani che tutti all’unisono consiglieranno i mitici “tramezzini caldi del Bar Nazionale”, che poi li vogliate accompagnare con un bicchiere di vino, uno spritz, una birra o un bicchiere di acqua minerale o un cappuccino è affar vostro ma il tramezzino caldo del Nazionale è un’altra delle certezze assolute dello street food a Padova.

La pizza di Orsucci. Dalla Toscana una delizia acquisita dello street food Padova.

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Sua Maestà, la pizza di Orsucci

Un altro “mito” del cibo di strada a Padova è la Pizzeria Orsucci, in Corso Vittorio Emanuele, 18 vicinissima al Prato della Valle. Aperta nel lontano 1922 dal Renato Orsucci, toscano dalla provincia di Lucca che si innamorò e decise di trasferirsi a Padova dopo avervi svolvo il servizio militare aprendo questo locale.

Inizialmente il fondatore Renato Orsucci proponeva il castagnaccio, dolce autunnale e invernale mentre d’estate con un carrettino ambulante si metteva in Prato della Valle a vendere gelati. I gelati non vengono più fatti dagli anni Sessanta mentre si può gustare ottimo castagnaccio ancora oggi: mio padre si ricorda che si fermava a prendere la “naccia” termine dialettale per indicare questo dolce quando ero piccolo e tornava da scuola.

Gli Orsucci iniziarono a proporre la pizza qualche anno più tardi rispetto all’anno di fondazione e in poco tempo conquistarono i padovani, inizialmente un po’ scettici rispetto a quel nuovo piatto che ancora non conoscevano. Oggi la pizza è un piatto nazionale e la pizza di Orsucci è di una bontà tutta particolare fatta di gusto, genuinità e sentimento “popolare” con cui è fatta.

Innanzitutto una particolarità è che viene messa nel forno a legna all’interno dei “testi”, tegami in alluminio di vari formati, tipici nello preparazione di vari piatti di strada della cucina toscana e ligure. In questo modo si riduce il rischio di bruciature e non si trascinano depositi di farina presente all’interno del forno. Per questo motivo, le pizze appaiono più piccole di quelle che si trovano nelle pizzerie classiche: ci sono comunque 3 formati, mignon, media e grande in base alla dimensione del “testo”.
Ma al di là del procedimento di cottura va detto che le pizze di Orsucci sono semplicemente buonissime e gustose!

La pizzeria Orsucci è principalmente una pizzeria da asporto per questo possiamo parlare di cibo di strada ma se siete fortunati o previdenti ed evitare le ore di punta, magari potete trovare posto sulle due tavole all’interno del minuscolo locale o al banco, come preferisco io, o i due tavolini all’aperto nella bella stagione. Nell’attesa della pizza o finchè la mangiate apprezzerete l’atmosfera amichevole tra gli “Orsucci” ed i clienti, un microcosmo composto da studenti, persone del popolo, professionisti in giacca e cravatta usciti dall’ufficio, turisti che hanno saputo scoprire questo angolo del cuore per moltissimi padovani.

Oggi siamo alla terza generazione, dopo il figlio Uberto, a gestire questo piccolo locale di 20 mq è il figlio Marco Orsucci e la moglie Paola aiutati da giovani apprendisti pizzaioli.

Pizza, castagnaccio, e fettunta, tipica bruschetta toscana, sono i cavalli di battaglia di Orsucci che di fatto hanno portato un po’ di Toscana nella nostra città diventando un punto di riferimento dello street food a Padova da quasi un secolo. A proposito, non manca molto al Centenario, chissà che festa!

Visitate la pagina facebook della Pizzeria Orsucci. 

Le proposte dello Street food Padova sotto al Salone

Da pochi anni a questa parte il mercato Sotto al Salone del Palazzo della Ragione, vero cuore pulsante di Padova, uno dei più antichi centri commerciali naturali d’Europa (e cuore del food festival “Salone dei Sapori”), si sta in parte rinnovando affiancando alle tradizionali e storiche botteghe anche dei banchi in grado di proporre piatti da mangiare in piedi sul posto, magari accompagnati da un bicchiere di vino preso nelle enoteche e bar del mercato!

Tra le più apprezzate di queste proposte c’è Tartare 18 dove trovare tartare al coltello “street” che nel 2019 ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dal Gambero Rosso: il migliore Street food del Veneto.

Sotto al Salone però si trovano molte altre proposte per tutti i gusti: aperitivo di pesce e cucina di pesce presso la storica Pescheria Adriatica, rinnovatasi per poter servire sul posto invitanti piatti di pesce fresco, ma anche pizzette, focacce, panini presso altre attività di qualità come “Casa Barozzi” (inserita nella guida Street food del Gambero rosso) , il “Forno bio Sobon“, progetto di solidarietà e di integrazione lavorativa di persone con disabilità, “La locanda peccatorum“. Non solo. Si può acquistare un buon piatto di pasta da “Pastasuta” e consumarlo sul posto o sui tavolini all’aperto in Piazza delle Erbe, cosi come la proposta De Bojo (in dialetto veneto significa bollente) dello storico pastificio Artusi, ideatori, di recente del raviolo al granchio blu.
Non mancano neppure proposte internazionali di qualità come lo street food greco di Pita Gyros e la ravioleria cinese “Ravioli e sapori che utilizza ingredienti bio e di qualità prodotti da una fornitore locale riconosciuto come la cooperativa agricola “El tamiso”.

Cibo di strada a Padova. Tra tradizione, innovazione e internazionalità. Altre proposte tutte da provare!

Come detto all’inizio, in questi ultimi anni il centro storico di Padova, probabilmente sotto l’influenza della globalizzazione, o più probabilmente per i molti studenti ed il crescente numero di turisti, sta diventando particolarmente interessante per chi vuol proporre una ristorazione veloce, gustosa, originale per una pausa pranzo o uno spuntino fuori orario fino all’orario dell’aperitivo che per i più giovani prosegue spesso con la cena senza soluzione di continuità: that’s street food baby!

Non mancano inoltri eventi di street food e sono diversi gli appuntamenti come concerti o festival di birra in cui i furgoncini di cibo di strada non mancano mai ma gli eventi ve li segnalo già nel post sugli eventi a Padova  o, eventualmente, se riesco e/o sono supportato sugli eventi food a Padova o nel post “degustazioni ed eventi enogastronomici a Padova“.

E i locali di cibo di strada da provare a Padova e da segnalarvi sono davvero molti! E lo farò! Prossimamente e con calma, selezionando lo street food di qualità, quello da consigliare sapendo di offrire un ottimo consiglio.

Intanto però segnatevi questi: il chiosco Tadi, in Riviera Mussato, all’altezza dell’omonimo ponte: un piccolo chioschetto lungo il canale dove gustare specialità venete e sorseggiare un bicchiere di vino del territorio. Atmosfera rilassata, piatti tipici, clientela varia, giovani ed universitari compresi, posti a sedere ma spesso ci si siede lungo il canale in compagnia degli aironi e sul ponte. Periodicamente anche musica “live”. Chiude d’inverno.

Bon appetit!

Alberto Botton

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