Calcio Padova, la promozione in B, il nuovo stadio: un’opportunità per tutto il territorio

Calcio Padova e marketing territoriale

Il Padova finalmente è tornato in Serie B al termine di una stagione esaltante ed ho pensato quindi di cogliere l’occasione per scrivere qualche riflessione su Calcio Padova e marketing territoriale! Non mi occupo infatti in questo blog di risultati sportivi ma da tempo ho creato un tag apposito per i biancoscudati all’interno del quale raccogliere gli articoli che ho dedicato al calcio dal punto di vista culturale: https://www.blogdipadova.it/tag/calcio-padova/

Insomma il concetto che voglio esprimere è semplice. Una squadra di calcio così come una qualsiasi società sportiva rappresentativa di un territorio può essere un veicolo di marketing per quel territorio sia per comunicare all’esterno con il seguito di appassionati di quello sport sia all’interno per creare e rinsaldare le relazioni con la community dei tifosi e dare un contributo alla coesione sociale di tutta la città stimolandone passione, orgoglio e senso di appartenenza. Anche gli amici di Rovigo, giovani professionisti di destination marketing hanno espresso lo stesso concetto dopo la vittoria dello scudetto del Rugby Rovigo lo scorso anno (leggi qui). E ovviamente in quanto a seguito e copertura mediatica il calcio, in quanto sport più popolare del mondo, la fa da padrone!

Senza fare paragoni, pensate a cosa rappresenta per la città il Futbol Club Barcellona, squadra ed orgoglio del popolo catalano, il cui pay-off è “Mes que un club” (più di una squadra di calcio), o il Liverpool, la cui visita al museo nello stadio era inserita nelle proposte di Liverpool Città Europea della cultura 2008. In un sito web di una società immobiliare di Liverpool, lo sport e le locali squadre di calcio rientrano tra i punti di forza della città. Al People Palace di Glasgow, museo della città e centro civico, viene dato spazio anche alla storia delle locali squadri di calcio Celtic e Rangers. Questo concetto, comunque, vale non solo per tutte le squadre più famose e blasonate del mondo ma sempre più anche per quelle medie e piccole, comprese quelle italiane. Gli appassionati di calcio sono anche turisti e magari in un’altra città possono desiderare visitare anche i luoghi dedicati alla locale squadra di calcio. Io ho dedicato un post anche ai luoghi del Calcio Padova .

Anche in Italia sono diverse le esperienze ed i case studies di iniziative di marketing territoriale avviate in collaborazione tra squadra di calcio e amministrazione locale. Anni fa anche il Barletta Calcio aveva creato un progetto per invitare i tifosi avversari a visitare le bellezzie locali (leggi qui), idem a Como con il progetto del comune di offrire a prezzo ridotto l’entrata ai musei ai tifosi ospiti. Penso anche alla Ternana Calcio  Un caso di eccellenza è quello della Sampdoria, con il suo museo nel suo suggestivo stadio e la presenza nel cda di professionisti nell’ambito del turismo e del cinema intenzionati a valorizzare l’immagine della locale squadra di calcio anche con iniziative di marketing territoriale e turistico (Leggi qui dall’autorevole sito web “Marketing del territorio”).

Senza contare che in serie B, e ovviamente in serie A, le squadre di calcio locali hanno un’ampia esposizione mediatica su tv e stampa, non parliamo poi in caso di eclatanti successi sportivi. A livello internazionale quello del Leicester vincitori un paio d’anni fa del campionato di calcio inglese. Una piccola squadra con giocatori, inizialmente considerati mediocri, grazie allo spirito di squadra, alla propensione al sacrificio, al sostegno di un’intera comunità di una città di 300.ooo abitanti della bistrattata regione della East Midlands è riuscita a vincere sui grandi club milionari quali Chelsea, Arsenal,Manchester Utd etc etc. Una cittadina poco nota a livello internazionale riuscì ad attirare l’interesse in tutta Europa ed oltre e furono moltissimi, anche dall’Italia, che andarono a festeggiare la loro vittoria.

E il Calcio Padova? Dovrebbe essere l’orgoglio della Padova di oggi e di domani, in cui tutti i padovani si possano riconoscere!

Il Calcio Padova, dal Presidente Roberto Bonetto, dal figlio Edoardo Bonetto e tutti i soci stanno gestendo benissimo la società che fino a quattro anni fa ha corso il rischio di sparire dal calcio italiano: sarebbe stato uno scempio per la storia ultracentenaria della nostra squadra! In occasione della festa promozione il sindaco Sergio Giordani ha riconsegnato nelle mani del presidente Bonetto il biancoscudo, lo storico stemma, tolto alla società che allora era stata radiata.

Oggi come oggi, nonostante il campionato esaltante, il numero dei tifosi non è stato altrettanto importante. Non mi rivolgo tanto ai tifosi che ci sono sempre stati e che sempre ci saranno e che grazie alla passione dei ragazzi della Tribuna Fattori, dei tifosi dell’Azionariato Popolare e dell’Aicb sono stati determinanti nella rinascita del club dopo il fallimento. Mi rivolgo piuttosto a tutti gli altri padovani che seguono solo il Milan, l’Inter e la Juventus in tv. La speranza e l’obiettivo dovrebbe essere, senza per altro ansie ( la società del Calcio Padova sta già operando bene), di far appassionare sempre più i padovani offrendo loro un’opportunità per sentirsi, una volta tanto, uniti grazie agli stessi colori e allo stesso stemma: il biancoscudo  è infatti nato il 29 gennaio 1910 in Piazzetta Garzeria e che gode di una storia di tutto rilievo.

Il Calcio Padova ed il biancoscudo, simbolo di unità tra tutti i padovani e dico tutti!

Siamo una città in cui ci si divide su tutto e in cui alcuni esponenti politici, spesso, hanno usato il Calcio Padova a fini propagandistici. Il Calcio Padova dovrebbe essere l’area in cui ci si senta semplicemente padovani desiderosi di vedere la propria squadra porsi obiettivi sempre più ambiziosi. Non sarebbe questa una “palestra” utile a tutta la città e al territorio? Un territorio con gli attori istituzionali, pubblici e privati, le associazioni, le aziende , i cittadini, uniti nel porsi obiettivi ambiziosi nell’ambito del calcio e dello sport non sarebbe forse la migliore condizione possibile perché tutto il territorio si possa porre obiettivi ambiziosi anche in altri ambiti…penso alle varie candidature tipo “Città Europea della Cultura” ma anche al sostegno nei confronti di Padova Urbs Picta, la candidatura per Padova patrimonio mondiale dell’umanità Unesco per gli affreschi del Trecento.

A Padova vivono molti “padovani d’adozione”, magari giunti in città per studiare da altre regioni italiane e quindi magari poco vicini ai colori biancoscudati, così molte sono le comunità di stranieri, forse poco coinvolte finora. Tuttavia questa è Padova, una città complessa, da sempre aperta ed inclusiva, e così dovrebbe essere il Calcio Padova che anche questa Padova potrebbe rappresentare.

Calcio Padova e marketing turistico. Un’idea? Decorare il pulmann del Calcio Padova con un’immagine degli affreschi di Giotto

Calcio Padova e marketing territoriale - Padova urbs Picta unesco

Come detto la società biancoscudata sta lavorando benissimo programmando le attività in maniera oculata senza fare il passo più lungo della gamba dal punto di vista delle spese. E sta lavorando molto bene anche sul piano della comunicazione e del marketing: penso all’apertura del Calcio Padova Store con il merchandising ufficiale in via Roma e soprattutto al progetto scuole, grazie al quale sono organizzati incontri con gli studenti delle scuole per far incontrare giocatori, dirigenti e tifosi del Padova e dare loro messaggi positivi sull’etica sportiva e del tifo per la nostra squadra.

Per non dare quindi l’impressione di scrivere di aria fritta in questo post su Calcio Padova e marketing un’altra idea, magari potrebbe essere questa. Ad esempio, che il Calcio Padova decida di sostenere la candidatura di Padova a città Unesco, magari decorando il pulmann della squadra con un’immagine degli affreschi di Giotto e, in collaborazione con il Comune quella di offrire lo sconto a tutti gli abbonati al Calcio Padova desiderosi di visitare i musei cittadini, Cappella degli Scrovegni inclusa.

Insomma l’idea è quella di creare ponti tra locale squadra di calcio e tutte le varie realtà cittadine. Del resto lo stesso Presidente Bonetto ha parlato dell’esigenza di fare “rete” con tutte le realtà del territorio in occasione di più incontri pubblici.

Un nuovo stadio privato: salto di qualità del Calcio Padova e opportunità per il territorio!

Se ne parla da anni e finalmente pare essere stata compresa e diventata idea comune la consapevolezza che lo Stadio Euganeo così com’è non va bene e non può offrire prospettive di qualità per il Calcio Padova e le sue ambizioni. Tra le altre cose, proprio in un post in cui si parla di Calcio Padova e marketing territoriale o turistico lo Stadio Euganeo è un pessimo biglietto da visita per chi viene da fuori.

L’idea dello Stadio Plebiscito è stata bocciata ed abbiamo capito che è preclusa la possibilità di realizzare altri centri commerciali a sostegno del finanziamento dei lavori per un nuovo Euganeo. Detto questo il Presidente Bonetto ha recentemente espresso l’intenzione di presentare un progetto per un nuovo stadio da realizzare al posto dell’attuale con soldi privati assieme ad un parco tematico sanitario-sportivo che possa rappresentare un ritorno economico per gli investitori.  Che dire? Per i tifosi del Calcio Padova sarebbe un sogno!

Un nuovo stadio, finalmente dedicato al calcio, confortevole e moderno, riconosciuto dall’Uefa e dagli organismi sportivi internazionale, magari dall’architettura semplice e tradizionale come gli stadi inglesi e com’era l’Appiani senza esagerazioni stilistiche da archistar sarebbe un fiore all’occhiello del Calcio Padova, una casa comune per la Padova in grado di valorizzare le ambizioni future del club.
Come dichiarato dal presidente sarebbe auspicabile creare un tavolo in cui tutti gli enti istituzionali possano partecipare e dare un contributo per creare le condizioni per realizzare quest’opera e sostenere così il Calcio Padova che già oggi, con la premiazione in Serie B, è in grado di genere un indotto per tutta la collettività ed il sistema economico locale.

Ma la domanda è sempre la stessa. Padova è ambiziosa? Tutta la città ed il territorio circostante hanno voglia di fare squadra per obiettivi ambiziosi o preferiscono sostenere la propria cerchia di appartenenza? Mi auguro di si, sarebbe ora!

Alberto Botton

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