Le storielle di Agathos. La filosofia radicale di Howard William Levoe in una nuova raccolta di racconti

Le storielle di Agathos

Con il suo terzo libro, “Le Storielle di Agathos”, H.W. Levoe prosegue la propria personale ricerca filosofica “politicamente scorretta”.


Per la rubrica del blog “Padova città che legge” oggi vi parlo di un libro molto particolare, “estremo” per certi versi ma che proprio per questo aspetto si presta e può essere interessante per chi ama mettere in discussione lo status quo e una comune visione delle cose di questo mondo: il libro è “Le storielle di Agathos” (2022) di Howard William Levoe pubblicato da PAV edizioni. Clicca qui di seguito e vai alla scheda del libro sul sito della casa editrice.

L’autore, a dispetto del suo pseudonimo, è padovanissimo e mi fregio di conoscerlo da oltre quarant’anni, e siamo dunque amici da quando eravamo bambini. Questo, di cui vi sto parlando in questo post è il terzo libro di Howard William Levoe, un libro che ai più apparirà come sconvolgente, disturbante e decisamente molto poco “politically correct”. Nel corso degli anni lui ha sviluppato una passione per la letteratura e soprattutto per una sua personale ricerca filosofica, io ho scelto di approfondire il mondo della birra, lasciando sullo sfondo il resto.

Qual è la filosofia cui faccio riferimento? Le storielle di Agathos e la filosofia di Howard William Levoe segue il filone dinamitardo che passa da Pascal a Leopardi, Schopenhauer,Nietzsche fino ad arrivare a Rensi, Michelstaedter e Cioran.

Ed è proprio la personale ricerca filosofica di H.W Levoe che muove le fila dei racconti raccolti in questo libro: “Le storielle di Agathos”.
La prefazione del libro, dai toni fantascientifici, attraverso la voce del narratore ci introduce in un’epoca futura indefinita e all’interno di una sorta di setta o società segreta della quale Agathos farebbe parte. Secondo il regolamento interno di tale società era fatto assoluto divieto ai membri di comunicare all’esterno quanto venisse detto o fatto durante le riunioni, del resto si trattava proprio di una società segreta, ed il solenne impegno di ciascun membro era stato sottoposta a giuramento. “Le storielle di Agathos” sono la trasposizione fedele ai racconti di uno dei membri più arguti della stessa setta.

L’introduzione al primo racconto, “Il Premio”, lo stesso Agathos racconta del rinvenimento di un libro dalla provenienza misteriosa e di come, una volta tra le sue mani gli abbia ricordato un’antica profezia: “Un giorno giungerà il Verbo. Spera che ti trovi pronto, altrimenti non avrai più pace“.

Le storielle di Agathos. Un romanzo distopico o una sconvolgente profezia che anticipa un possibile (?) mondo futuro?

Il narratore delle vicende di questa società segreta, all’inizio del libro, ci dice che, dopo la morte dell’ultimo dei membri di questa setta il giuramento era caduto e che, finalmente, il contenuto di questo libro poteva essere rivelato. Un libro misterioso, quasi un testo sacro di una società distopica, che i lettori impareranno a conoscere “storiella” dopo storiella, racconto dopo racconto.
Una società che mette i brividi, in cui era stata liberalizzata la possibilità di fare esperimenti di ogni genere sull’uomo senza alcun scrupolo di coscienza, un simposio particolare, una riflessione portata all’estremo del ragionamento che può arrivare al punto di assottigliare, fino a far sparire, il confine tra vita e morte.
Il premio“, “Processo a Dio“, “Logica del suicidio“, “Apologia della fallocrazia“, “L’ultimo profeta“, “Un Gesù moderno” sono i titoli dei capitoli de “Le storielle di Agathos“.

Lo scrittore, che preferisce rimanere segreto, per dare la massima centralità al suo pensiero piuttosto che alla sua persona, comunica al suo pubblico tramite facebook, un canale YouTube e, legge in prima persona alcuni brani del libro con la sua stessa voce sul relativo podcast/audiolibro su Spotify.

Descrizione

Dalla quarta di copertina si legge la presentazione:

Il libro è composto da una prefazione e dalle seguenti “Storielle”: Il premio, Processo a Dio, Logica del suicidio, Apologia della fallocrazia, L’ultimo profeta, Un Gesù moderno. “Il premio“: in un mondo e in un tempo indefiniti, dove non esistono altre forme di vita se non create artificialmente nei laboratori, i bambini arrivati all’età di sei anni sono obbligati a compiere esperimenti. “Processo a Dio”: tutti gli dèi radunati intorno a un tavolo per interrogare e processare Colui che è l’unico Dio per le religioni monoteiste. “Logica del suicidio”: avere sempre davanti agli occhi la Morte, pensare sempre alla Morte, ecco che la separazione tra Vita e Morte si fa sempre più rarefatta fino a scomparire del tutto. Apologia della fallocrazia: descrizione di una giornata tipo vissuta in un mondo iperviolento. L’ultimo profeta: chi è l’ultimo profeta? Che cosa annuncia? Di quale messaggio è portatore? Perché proprio “l’ultimo”? A chi si rivolge? C’è qualcuno in grado di accogliere la sua profezia? Un Gesù moderno: che cosa succederebbe se Gesù che tutti conosciamo tramite i Vangeli e la dottrina cristiana, fosse nato e vissuto in questi tempi recenti?

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Alberto Botton

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