Padova città della scienza e della ricerca. Una città che persegue il progresso

città della scienza
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Da Galileo ai giorni nostri, Padova città della scienza e della ricerca continua a confermare questa sua vocazione


Da Galileo Galilei, che all’Università di Padova insegnò per ben 18 anni, ai giorni nostri, il lavoro dell’Università e dei suoi ricercatori ha legittimato l’immagine odierna di Padova città della scienza, o forse meglio dire delle scienze. Tra queste, particolare rilievo ha avuto la storia dello studio del corpo umano e della medicina a Padova. Quella scientifica è una delle molte anime che descrivono l’identità di Padova città, tra cui val la pena menzionare la Padova città d’arte.

I personaggi illustri e grandi esponenti del mondo della scienza tra cui Girolamo Fabrici d’Acquapendente, Andrea Vesalio, considerato il fondatore dell’anatomia moderna, Gabriele Falloppio, altro importante anatomista, Gian Battista Morgagni, padre dell’anatomia patologica, William Harvey scopritore della circolazione del sangue e molti altri hanno dato lustro all’Università di Padova, Questa, a sua volta, ha saputo formare ricercatori e scienziati in grado di dare preziosi contributi nelle varie branche scientifiche.

Il capitale sociale e le competenze diffuse determinate dalla vocazione scientifica di Padova ha anche creato i presupposti per la nascita di associazioni e realtà del pubblico e del privato molto attive ed impegnate nella ricerca e nella divulgazione scientifica.

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Città della scienza. Ricerca scientifica a Padova

Un Museo della scienza? No, tanti musei scientifici a Padova!

Una città della scienza non può non avere almeno un grande museo della scienza. Padova, in realtà, ama le cose diffuse nel senso che più che centralizzare le molte iniziative in un’unica grande proposta preferisce l’impatto della moltitudine. Ci sono infatti città che hanno un unico grande festival divenuto celebre in tutta Italia ed oltre come il festival della letteratura di Mantova o il festival dei fumetti di Lucca: noi preferiamo averne un centinaio di festival, anche se non sono tutti così famosi. Scorrendo la categoria “Eventi, mostre e rassegne“, vi farete un’idea.

Padova quindi non ha un museo della scienza ma, grazie anche all’Università di Padova e ai molti dipartimenti, ha molti musei scientifici.
Ci sono musei gestiti direttamente dall’Università ed altri a gestione privata ma al pubblico, credo, interessi poco. Quello che conta è la qualità di questi musei della scienza, il loro valore divulgativo e didattico e da questo punto di vista direi che ci siamo e che possiamo dire che Padova può benissimo proporsi a turisti, appassionati e scolaresche, oltre che ad “addetti ai lavori” e ricercatori, come città della scienza.

Straordinario è il MuSMe Padova, (Museo della storia della medicina di Padova), che unisce l’aspetto storico e scientifico del progresso degli studi medici a Padova in una modalità contemporanea, interattiva, in grado di attirare la curiosità di grandi e piccini e che risponde in pieno ai canoni dell’Edutainment, (education + entertainment), educare divertendo.

Altrettando interessante ed educativo è l’Orto Botanico di Padova, il più antico orto botanico universitario del mondo (1545), in particolare, però, la nuova e spettacolare serra chiamata il Giardino della Biodiversità. Una serra di vetro e acciaio, lunga 100 metri ed alta fino a 18, all’interno della quale sono state allestite diversi spazi rappresentativi dei vari ecosistemi e climi terresti. Da non perdere.

Città della scienza. I luoghi della scienza a Padova

Quali sono i luoghi della scienza a Padova? Quali attribuiscono valore a questa città della scienza italiana? Si tratta di luoghi che segnano un percorso della storia della scienza dall’età aristotelica, Tolemaica rappresenta da un grande studioso, Pietro d’Abano, fino alla rivoluzione scientifica di Galileo Galilei e al passaggio ad una visione copernicana. Anche Copernico venne a studiare all’Università di Padova!

Passeggiando in esterna per il centro storico, alzando gli occhi al cielo in Piazza dei Signori verso la Torre dell’Orologio di Padova, potrete notare uno tra più antichi orologi torre del mondo ancora funzionanti, un orologio astrario per la precisione. Noterete i segni zodiacali, che si riteneva influenzassero la vita degli uomini e delle stagioni e quindi l’andamento del raccolto e delle attività umane e noterete la rappresentazione del sole che gira attorno alla terra. Questa è la visione aristotelica che da secoli era ritenuta un punto fermo da tutti, persone comuni e scienziati. Anche i magnifici affreschi a tema astrologico del Salone del Palazzo della Ragione, realizzati seguendo il modello del precedente ciclo di affreschi di Giotto, andato distrutto da un incendio, furono ispirati proprio dagli studi di Pietro d’Abano. Erano i tempi in cui gli scienziati erano matematici ma anche filosofi ed astrologi.

La scienza moderna si impose a partire dalla rivoluzione scientifica di Galileo Galilei e dal suo metodo empirico di osservazione delle cose e dei fenomeni. Importanti luoghi della storia della scienza moderna sono l’Orto botanico di Padova, il più antico orto botanico universitario del mondo (1545) e il Teatro Anatomico di Padova, primo teatro anatomico stabile del mondo voluto da Girolamo Fabrici d’Acquapendente e completato nel 1595.

Potete leggere in modo approfondito e scoprire altri luoghi della scienza a Padova cliccando sul link.

Divulgazione scientifica. Eventi ed iniziative

Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica

Alberto Botton