Mostra “Dai Romantici a Segantini”. La natura e la montagna nei capolavori della Fondazione Reinhart (Fino al 5 giugno 2022)

mostra Dai Romantici a Segantini Padova

Un’altra grande mostra a Padova firmata Marco Goldin e dalla sua “Linea d’ombra” grazie alla quale si potranno ammirare capolavori d’arte di celebri pittori romantici quali Wolf, di Friedrich, Runge, Dahl, Böcklin , Hodler fino a Segantini passando per l’impressionismo tedesco e svizzero. Si tratta di un’esposizione di opere fin qui inedita per le mostre in Italia.


Mostra Dai Romantici a Segantini a Padova. Dopo la mostra dedicata all’esploratore padovano Belzoni e alla mostra di Van Gogh arriva in città un’altra grande mostra il cui titolo completo è “Dai Romantici a Segantini. Storie di lune e poi di sguardi e montagne. Capolavori dalla Fondazione Oskar Reinhart” e che contribuisce a rafforzare l’immagine di Padova città d’arte e di turismo culturale. Immagine, per altro, resa ancora più solida, dal recente riconoscimento di Padova patrimonio dell’umanità, grazie ai cicli degli affreschi trecenteschi e ai luoghi di Padova Urbs Picta. Inserisco questo post, dunque, nella categoria dedicata alle “mostre a Padova“.

Visitabile fino al 6 giugno presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano anche questa mostra, come quella dello scorso anno, è organizzata e promossa dalla società “Linea D’Ombra” del noto curatore d’arte Marco Goldin, assieme al Comune di Padova, un esposizione davvero eccezionale se si pensa che la Fondazione Oskar Reinahrt rientra nella rete di uno dei più prestigiosi poli artistici della Svizzera, il Kunst Museum di Winterthur. Non solo. L’eccezionalità di questa mostra, assolutamente nuova ed inedita per l’Italia, è data anche dal fatto che una selezione di questa collezione, una trentina di anni fa, fece letteralmente il giro del mondo in alcuni dei più maggiori musei americani ed europei e quest’anno, ben 75 opere si possano ammirare a Padova!

mostra Dai Romantici a Segantini Padova
Caspar David Friedrich, Le bianche scogliere di Rügen, 1818, olio su tela, cm 90 x 70 Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart © SIK-ISEA, Zurigo (Philipp Hitz)

In questa mostra sui pittori romantici si può restare letteralmente estasiati di fronte a molti capolavori e ripercorrere così una delle epoche più importanti dell’arte europea in un raggio temporale di circa 150 anni, da fine Settecento e quindi dall’epoca preromantica, ai primi del Novecento. Il titolo della mostra e l’opera nel manifesto “Le bianche scogliere di Rügen“, 1818 di Caspar David Friedrich anticipa un po’ quello che è il corpo centrale della mostra e cioè proprio il romanticismo, movimento culturale nato in Germania e che poi si è diffuso in gran parte del mondo occidentale e che possiamo ritrovare nella pittura come nella letteratura e nelle altre forme espressive.

L’Ottocento è il secolo della rivoluzione industriale, della scienza, della nascita degli Stati-Nazione ma è anche il secolo della filosofia idealista e particolarmente significativo per l’arte e letteratura. Grazie al romanticismo, la natura non è più solo oggetto di esplorazioni e conquiste ma anche porta di accesso all’interiorità e al mistero. Pensate alla letteratura gotica…

Riguardo al Romanticismo come movimento artistico, la sua storia, i temi, la filosofia da cui ha tratto i propri principi e valori vi invito ad approfondire prima di visitare la mostra. Per me, che esperto di arte non sono, visitare una mostra è un’occasione per farmi una “cultura”, o quantomeno le basi, per capire e contestualizzare le opere stesse e personalmente trovo molto affascinante il contesto socio-politico, il perché un movimento abbia avuto successo in un certo periodo e perché poi questo si sia trasformato nel periodo artistico successivo.
Per una prima infarinatura e per un “ripasso” di cose che magari avrete studiato a scuola, credo che Wikipedia vada benissimo: ad esempio potreste leggere cos’è il Romanticismo, cos’è l’arte romantica, (seguendo i vari link che trovate all’interno), cosa si intende per “sublime come categoria estetica. C’è chi dice che Wikipedia è superficiale: io non sono d’accordo. Non tutti siamo a livelli “Pro” su tutto lo scibile umano e leggere wikipedia è un ottimo inizio…eventualmente, se poi volete approfondire il web e le librerie sono piene di opportunità.

Dai Romantici a Segantini. In mostra montagne, paesaggi incantati, scorci di natura tra Germania e Svizzera, oltre a ritratti memorabili

La mostra Dai Romantici a Segantini di Padova è il primo capitolo di un progetto espositivo più ampio, pensato dal curatore Marco Goldin e che verrà sviluppato nei prossimi anni, dal titolo “Geografie d’Europa” con l’obiettivo di proporre al grande pubblico le punte più elevate dell’arte europea tra Ottocento e Novecento, espressione della storia dell’arte e, per l’appunto dei luoghi più significativi dove questa si manifestata.

Parlando di romanticismo nella pittura europea la collezione della Fondazione Oskar Reinhart è perfetta in questo senso visto i paesaggi naturali della Germania e della Svizzera , le montagne e i grandi capolavori di artisti come Caspar David Friedrich (avete presente il famoso “Viandante nel mare di nebbia” ?! oltre all’opera del manifesto “Le bianche scogliere di Rügen“) , per citare quello che è considerato il padre del romanticismo tedesco, rappresentano il manifesto del romanticismo.

Tra i nomi dei pittori in mostra da ricordare Albert Anker, Caspar Wolf considerato il pionere della pittura dei paesaggi alpini d’alta quota, Cuno Amiet, Giovanni Giacometti, padre del grande scultore Alberto, e Arnold Böcklin. Protagonisti assoluti della mostra sono Ferdinand Hodler (14 le opere presenti), considerato il pittore ‘nazionale’ svizzero ed uno tra i più importanti ed influenti della sua epoca (artisti come Munch e Picasso ne furono influenzati), e soprattutto i Caspar David Friedrich, considerato uno dei massimi esponenti della pittura romantica tedesca, presente con cinque quadri. E ovviamente Giovanni Segantini, pittore italiano tra i massimi esponenti del divisionismo, la cui opera è legata in modo particolare all’ Engadina, valle della Svizzera che lo ospitò negli ultimi anni, i cui paesaggi e scorci sono stati ritratti dall’artista. A St. Moritz, rinomata località turistica del Cantone dei Grigioni ha sede il Museo Segantini.

Il percorso espositivo della mostra si sviluppa in sette sezioni (clicca per approfondire le varie sezioni): 1. Di acque, prati e montagne. Il paesaggio in Svizzera da Wolf a Calame tra Settecento ed Ottocento; 2. Il lume della luna e altre storie. L’età romantica in Germania attorno a Friedrich; 3. L’azzurro del cielo e il lago. Il nuovo paesaggio tedesco; 4. L’Italia, la mitologia e il viaggio. Böcklin, Pan e l’amore per il Bel Paese; 5. Lo sguardo e il mistero del silenzio. Ritratti e realtà in Svizzera da Anker e Hodler; 6.Il racconto della vita. Dal realismo all’impressionismo tra Austria e Germania; 7. La valle incantata. Tra occhi, villaggi e montagne nella Svizzera che cambia colore da Segantini a Giacometti.

Informazioni

Tutte le informazioni sulla mostra Dai Romantici a Segantini a Padova, gli orari di visita, la biglietteria, il call center e le info per prenotare sono disponibili sul sito web ufficiale di Linea D’ombra.

Il sito web ufficiale non è sono utile per avere le informazioni “logistiche” essenziali per prenotare ed organizzare la visita ma è anche prezioso perché offre quegli approfondimenti culturali per poter godere al meglio di fronte alle straordinarie opere che si potranno ammirare.
Per lo stesso motivo segnalo anche la pagina facebook poiché anche qui verranno divulgati approfondimenti e contenuti di interesse relativi alla mostra.

Alberto Botton

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