Amodo è una rete di ristoranti etici. I valori, l’etica rappresentano oggi una leva di marketing ma testimoniano in primis il modo di lavorare che i clienti oggi premiano.
Si chiama Amodo ed è una rete di ristoranti etici nata dall’idea di Luigi Franchi, direttore di Sala & cucina magazine di accoglienza e ristorazione e dalla redazione del magazine stesso.
I ristoranti sostenibili dal punto di vista sociale ed ambientale vengono premiati da una clientela sempre più attenta nei confronti del modus operandi delle aziende a cui si rivolgono, ristoranti inclusi.
L’iniziativa, nata nel marzo 2022, nel periodo della ripartenza post pandemia, rientra nella sacrosanta riflessione che anche il settore della ristorazione, per poter prosperare deve necessariamente promuovere relazioni di valore con il territorio e all’interno del proprio ambiente lavorativo. A questa rete aderiscono oltre 110 ristoranti, dall’osteria al ristorante stellato, dal Nord al Sud d’Italia, isole comprese e compreso, ovviamente, anche il Veneto. In provincia di Padova ci sono due attività: il ristorante Lazzaro 1915 di Pontelongo e “La mescita in cantina” di Lozzo Atestino, presso l’azienda agricola Nevio Scala che ha ospitato anche la prima convention nazionale di Amodo. La cucina è gestita da Chef Stefano Polato, che ho avuto modo di incontrare anni fa, al TedxPadova, quando si presentò come Chef “spaziale” di Samantha Cristoforetti.
Scopri tutti i ristoranti aderenti guardando la mappa dei ristoranti etici di Amodo!
Amodo non vuole essere un’associazione ma proprio una rete di ristoratori che condividono determinati valori e che desiderano incontrarsi per potersi confrontare, migliorare ed affrontare assieme sfide e difficoltà di questi tempi.
Ho scoperto questa iniziativa ascoltando il podcast “Cibo e accoglienza” curato dalla redazione di Sala & Cucina, da insegnante di accoglienza turistica in un istituto che vuol formare giovani esperti ed appassionati di enogastronomia (Istituto Superiore per il Made in Italy di Noventa padovana (PD), cerco di documentarmi e ho trovato questo podcast davvero interessante.
Ristoranti etici. Cosa sono?
Ma cosa sono i ristoranti etici? Cosa si intende? Si tratta di attività profit, il cui obiettivo è quello di raggiungere un buon fatturato ma cercando di ridurre il più possibile il proprio impatto sull’ecosistema, sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale.
Per i ristoratori di Amodo, ristorazione etica e sostenibile significa offrire ai propri clienti, oltre al mangiare bene che è dato per scontato, ulteriori elementi per essere scelti e che corrispondono a parole e gesti come: rispetto, dignità, etica, produzioni locali, digitalizzazione, racconto.
Il decalogo di Amodo
In un mondo sempre più interconnesso e globalizzato dove molte grandi multinazionali sono impegnate a fare a gara a chi è più etico, con il rischio di scivolare in riprovevoli scivoloni da greeenwashing va detto che anche a livello locale le relazioni sono fondamentali e possono tessere assieme una trama che porta bellezza e valore a tutto un territorio.
Ecco quindi che parlare di valori e di etica nella ristorazione non è solo una leva di marketing ma testimonia, se in conformità con le azioni, l’autenticità del proprio modo di essere e di lavorare.
Dalle ultime edizioni Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano, inoltre, emerge in modo evidente che i clienti premiamo e si aspettano che le esperienze turistiche rispondano a criteri di sostenibilità ambientale e sociale.
Etica del lavoro, dunque, fondata sulla serietà, sul rispetto e sulla responsabilità visto che i collaboratori coinvolti, per poter dare il meglio, devono avere anche la serenità che dal lavoro posso trarne il sostentamento per sé stessi e la propria famiglia oltre che l’opportunità di poter crescere e valorizzare le proprie competenze e professionalità. Etica nei confronti della tutela ambientale del proprio territorio, che si esprime anche attraverso la scelta di ingredienti del territorio e stagionali, ed etica nei confronti dei fornitori, nella responsabilità di pagarli entro termini accettabili e certi. Fondamentale la propensione e la volontà di formare e di inserire i giovani. Importante anche la digitalizzazione, come strumento che incentiva le relazioni ma anche come strumento per facilitare il lavoro quotidiano, nell’ottica della sostenibilità e fondamentale anche il racconto, il saper presentare e raccontare ai clienti la propria storia, di aziende, i prodotti ed i piatti, senza risultare invadenti o eccessivamente autocelebrativi.
Ecco quindi che la rete dei ristoranti etici di Amodo ha stilato un vero e proprio decalogo di buon comportamento (clicca sul link per approfondire ciascuno dei 10 punti in cui i locali aderenti si riconoscono, esiste un video per ogni punto, in basso quello dedicato al punto 8 “storie”), a partire da una fondamentale parola d’ordine: rispetto.
Ecco qui il decalogo di Amodo:
01. Dignità
02. Pagamenti
03. Primizie
04. Studio
05. Cura
06. Squadra
07. Giovani
08. Storie
09. Green
10.Digitale
Alberto Botton