Città murata di Montagnana. Alla scoperta di uno dei borghi più belli d’Italia

Montagnana Padova

Montagnana – Padova provincia. Il borgo di Montagnana è una dimostrazione di come il territorio della provincia sia altrettanto interessante rispetto alla città capoluogo. Così come per le altre città murate della Bassa Padovana ed altri borghi, Montagnana attrae per la sua storia e la sua enogastronomia.


Montagnana Padova. Tra i luoghi di interesse e tra i borghi vicino Padova merita sicuramente un post sul mio blog anche la città murata di Montagnana.

Piccolo comune di meno di 10 mila , visitare Montagnana oggi consente l’immersione in un borgo protagonista nel Medioevo e testimone diretto della storia di questa area del Veneto. Montagnana fu infatti oggetto di contesa e coinvolta nelle guerre tra padovani, veronesi e veneziani.

Subito alcuni flash per identificarne l’immagine e la sua attrattività: le mura di Montagnana, con le sue torri, le rocche agli ingressi principali, il grande mastio che domina sulla cittadina, il Palio dei Dieci Comuni, la corsa con i cavalli, la giostra e le rievocazioni storiche del Medioevo ed il rinomato prosciutto crudo di Montagnana, il prosciutto veneto berico euganeo, prodotto simbolo della città.

Ma non solo. Passeggiare per il suo delizioso centro storico, con la sua rilassante atmosfera di provincia, è anche un bel pretesto per spuntini, pranzi e per gustare delizie nei numerosi locali, ristoranti, osterie, enoteche, pasticcerie e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, non è affatto un caso, che Montagnana rientri nel prestigioso club de “I Borghi più belli d’Italia“. Non solo. A Montagnana è stata conferita anche la Bandiera Arancione per le sue bellezze storiche e, per l’appunto, per la valorizzazione dei suoi prodotti tipici.

Montagnana sorge a sud dei Colli Euganei, nella Bassa Padovana, un’ampia porzione della provincia che si presta particolarmente ad essere scoperta in modalità “slow” e sostenibile: a bordo di una bicicletta, lungo le ciclovie della zona come l’anello ciclabile dei Colli Euganei e la ciclovia delle città murate, ma anche a piedi. Tra Monselice e Montagnana, infatti, si snodano alcune delle antiche vie di pellegrinaggio medievali che collegavano l’Europa alla città santa di Roma come le Romee, la Romea Germanica nella fattispecie, ma non solo. Di qui passa anche il tracciato di collegamento tra Venezia ed il Cammino di Santiago di Compostela…Un tempo, i pellegrini, non raggiungevano i paesi Baschi in treno o in aereo per percorrere le ultime centinaia di km di cammino.

Ma se arrivate a Montagnana in treno o in aiuto, nessuno problema, val comunque la pena!

Montagnana: cosa vedere nel centro storico

Montagnana Padova

Montagnana Padova provincia. Cosa vedere a Montagnana? Detto che, ovviamente, la principale attrattiva sono le Mura di Montagnana, il Castello di San Zeno con il suo Mastio da cui si gode di una splendida vista (nelle giornate più terse si vedono addirittura gli Appennini), il Museo Civico, l’imponente Rocca degli Alberi, il suggerimento è quello di passeggiare per il centro storico, magari guidati da una mappa che potrete ritirare agli uffici di informazione turistica (Iat).
Nel centro storico di Montagnana si ritrovano elementi di epoca medievale ma soprattutto di epoca rinascimentale: non mancano infatti eleganti palazzi di epoca veneziana, che, con la struttura urbana, la piazza centrale, il Duomo riportano ai tipici centri storici delle città e dei borghi veneti.

Montagnana: cosa vedere nel centro storico, dunque? La piazza comunale, il Duomo di Santa Maria Assunta, di aspetto tardo gotico con aggiunte rinascimentali, che custodisce preziose opere come la “Trasfigurazione di Cristo” di Paolo Veronese (1555-1556), tre tavole del pittore Giovanni Buonconsiglio, detto “il Maniscalco”, ed un’importante tela votiva che riproduce la famosa Battaglia di Lepanto del 1571, grazie alla quale la flotta veneziana e cristiana respinse quella ottomana. Sulla Piazza si affacciano palazzi interessanti ed eleganti: tra questi la Loggia dei Cereali, l’elegante palazzo Valeri e l’antico Monte di Pietà, in via Carrarese il municipio realizzato dall’architetto veronese Michele Sanmicheli mentre in via Matteotti il palazzo Magnavin-Foratti, in raffinato stile gotico-veneziano, pare sia stata la casa di Jacopa, moglie di Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, quello della statua equestre sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio a Padova.
Importante da segnalare è Villa Pisani a Montagnana, con il borgo veneziano, appena fuori dal Castel San Zeno, villa veneta progettata da Andrea Palladio in persona.

Da vedere a Montagnana c’è molto altro ancora ma per non dilungarmi vi suggerisco di cliccare qui e di consultare la pagina del sito web di Visit Montagnana, l’ente turistico ufficiale.

Poi, ad un certo punto, mentre passeggiate e visitate la città, vi verrà inevitabilmente fame e qui Montagnana tira fuori e mette sul banco tutti i propri assi. E’ incredibile di quanti locali, ristoranti, gastronomie, enoteche storiche, gelaterie e pasticcerie, si possano trovare raccolti all’interno, o appena fuori le mura, di un piccolo centro storico come quello di Montagnana.
Questo è tema per un altro articolo o per un ulteriore integrazione di questo post che potrei fare in futuro. Senz’altro da provare, come ho fatto io, il cono da passeggio con il prosciutto veneto DOP e il formaggio Asiago, un’idea ed una proposta della Gastronomia Zanini. Non sia mai che non abbiate trovato tempo e modo di assaggiare il famoso prosciutto crudo dolce che si produce qui e nei dintorni: in quel caso, questo cono da passeggio vi salva.

Mura di Montagnana: tra le più belle cinte murarie d’Europa

Mura di Montagnana

Perché Montagnana Padova provincia è uno dei borghi medievali di maggior interesse del Veneto? Perché in uno spazio compreso di circa 600 per 300 metri sorge questo delizioso borgo delimitato dalle mura di Montagnana, tra le mura medievali meglio conservate non solo in Italia ma in tutta Europa. La cinta muraria, mura guelfe (se vuoi ripassare i guelfi e ghibellini clicca sul link), che si sviluppa ininterrotta per circa 2 km, le sue 24 torri di guardia, le rocche, il castello ed il mastio ci parlano di una storia di grande fascino. Se nell’alto medioevo dobbiamo immaginarci le fortificazioni fatte con palizzate di legno, è a partire dal Duecento che vennero innalzate le mura. Se passeggiate attorno alla cinta muraria vi renderete conto che alcuni tratti sono differenti di altri: il Castello di San Zeno ad est ed una parte delle mura ad ovest sono infatti del Duecento, le altre sono le mura carraresi, realizzate nel Trecento dai Signori di Padova così come per la Rocca degli Alberi.

Montagnana nel Medioevo era un presidio al centro di vie di traffico importanti. Ad Urbana, minuscolo comune a pochi km a sud di Montagnana, è allestito il Museo delle Antiche vie, presso l’ex monastero di San Salvaro. Viandanti che attraversavano la campagna incontaminata lungo fiumi, in un territorio ostile, spesso paludoso, nota al tempo come “Sculdascia”, con i Colli Euganei e i Colli Berici a contrassegnare l’orizzonte. Ma ancora di più erano cavalieri e truppe militari ad imperversare in quelle zone, impegnati nelle scorribande per attaccare e cogliere di sorpresa il nemico. Se nel Duecento emerge anche a Montagnana la figura di Ezzelino da Romano, nei secoli considerato un tiranno per la sua fama di potere, nel Trecento, a scontrarsi erano le Signorie come i Carraresi, gli Scaligeri, gli Estensi, i Gonzaga, i Visconti oltre che i veneziani della Serenissima Repubblica. Ecco quindi che le mura di Montagnana, svolsero per secoli un fondamentale ruolo di controllo e di difesa del territorio, un vero avamposto per i Carraresi nella Bassa Padovana…fintanto che nel 1405 Montagnana, così come Padova, divennero parte della Repubblica Veneziana.

Il famoso incendio del Castello di San Zeno e del Mastio da parte di Ezzelino, così come gli scontri e le battaglie del Medioevo sono oggi oggetto di spettacolari rievocazioni storiche e contraddistinguono l’identità di Montagnana come borgo medievale.

Palio dei 10 Comuni di Montagnana – Padova medievale

Tra gli appuntamenti più rappresentativi di tutta la Bassa Padovana emerge il Palio dei 10 Comuni del Montagnanese, una rievocazione medievale di grande suggestione ed in grado di attirare molto pubblico.

Il Palio dei Dieci Comuni che si svolge ogni anno nella prima domenica di settembre, a partire dal 1981, vuol rievocare l’antico palio che si svolgeva per celebrare la caduta del tiranno Ezzelino da Romano che venne cacciato da Montagnana nel 1256. Gli abitanti di Montagnana festeggiavano perché ritenevano che sarebbero seguiti anni di pace e prosperità: così non fu. La pace giunse solo il 3 agosto 1337 quando i Carraresi si imposero sugli Scaligeri dopo anni di guerre, anche con gli Estensi, a dimostrazione di quanto fosse ambito dalle Signorie dell’epoca il controllo di un centro importante come Montagnana, per lo meno dal punto di vista militare e difensivo.

Il Palio avviene nel vallo presso le mura occidentali di Montagnana, nelle vicinanze dell’imponente Rocca degli Alberi: qui dieci cavalieri in rappresentanza dei 10 Comuni che faceva parte dell’antica Sculdascia, si sfidano per vincere il Palio in una corsa a cavallo senza sella.

Nel corso della giornata del Palio e di quelle precedenti la rievocazione fa rivivere il mercatino medievale, ci sono le sfilate in abiti storici, lo spettacolo degli sbandieratori, le gare di abilità tra gli arcieri, sotto le mura, e, ovviamente, non mancano occasione per celebrare il Medioevo con cene a tema.

Per info sul Palio dei 10 Comuni: https://www.facebook.com/palio10comuni

Prosciutto Veneto Berico Euganeo Dop o prosciutto di Montagnana? Buona la prima per un prosciutto crudo d’eccellenza

Prosciutto Veneto DOP

Il prodotto tipico di riferimento del borgo di Montagnana è ovviamente il prosciutto crudo dolce, un prosciutto crudo d’eccellenza ed uno dei prodotti tipici della provincia di Padova più importanti. In realtà il prosciutto Veneto Berico Euganeo DOP è un prodotto condiviso tra alcuni dei comuni delle province di Padova, Vicenza e Verona.

A dimostrazione che spesso le abitudini sono difficili da cambiare, nel padovano, ma non solo, si è continuato per decenni a chiamarlo prosciutto di Montagnana ma se fino agli anni Settanta questo era un “peccato veniale”, frutto di campanilismo, ora semplicemente è una dicitura falsa. Certo a Montagnana si fa il prosciutto, e che prosciutto, ma quello che oggi noi mangiamo ed apprezziamo per la dolcezza, il poco sale, il profumo, il suo bel colore rosato è il Prosciutto Veneto DOP! Il nome completo sarebbe Prosciutto Veneto Berico Euganeo ma per abbreviare e rendere il marchio più memorizzabile da tutti i consumatori, si tende sempre più a chiamarlo Prosciutto Veneto DOP.

La storia della produzione dei prosciutti, così come la lavorazione delle carni suine, in questa zona, si perde nella notte dei tempi. Ricerche e studi archeologici testimoniano che si facevano prosciutti già in epoca preromana. Fare i prosciutti a Montagnana fa parte della vocazione e dell’identità più profonda di questo comune ma non si tratta di un’esclusiva di Montagnana: si sono sempre fatti prosciutti anche in moltissimi altre zone comprese tra i Colli Euganei e i Colli Berici, la Bassa Padovana e la Bassa Veronese e Vicentina.

Ecco quindi che in tempi più recenti, con lo sviluppo dell’imprenditoria locale, si decise in modo lungimirante di creare un Consorzio, il Consorzio di Tutela del Prosciutto Veneto Berico Euganeo, fondato nel 1971. Già da allora il nome ufficiale è questo. Il Consorzio fu creato per tutelare la tradizione e la qualità del prodotto ed il disciplinare iniziò a codificare il metodo tradizionale di produzione e tutti quei controlli di qualità per far sì che sul mercato il consumatore potesse trovare il vero prosciutto veneto. Nel 1996 fu riconosciuta dall’Unione Europea la DOP (Denominazione di Origina Protetta) del prosciutto veneto, tra i primissimi prodotti italiani ed europei ad ottenere questa certificazione, assieme al prosciutto di San Daniele, di Parma, al Parmigiano Reggiano, etc.

Prosciutto veneto DOP in festa! A Montagnana – Padova provincia (Dall’8 al 19 maggio 2024)

Ogni anno a Montagnana si celebra questo straordinario prodotto con una manifestazione molto sentita e frequentata: Prosciutto veneto DOP in festa! Quest’anno è in programma dall’8al 19 maggio e prevede degustazioni, visite ai prosciuttifici, visite guidate alle mura di Montagnana, spettacoli.

Scopri il programma di Prosciutto veneto DOP in festa qui: https://www.prosciuttovenetodopinfesta.com/

Alberto Botton

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