Le comunità straniere a Padova. La società multiculturale è una realtà ma si può andare oltre

comunità straniere Padova

Sebbene la presenza di residenti stranieri sia evidente le comunità straniere di Padova non sempre emergono come protagoniste quando si tratta di raccontare la città.


In questo articolo vi parlerò delle comunità straniere di Padova sottolineando l’evidente multiculturalità della nostra città. Gli stranieri residenti in provincia di Padova al 1° gennaio 2023 sono 96.639 e rappresentano il 10,4% della popolazione residente. Tra il 2007 ed il 2021 sono quasi 10.000 quelli che hanno richiesto ed ottenuto la nazionalità italiana.

Le nazionalità di provenienza degli stranieri residenti e quindi le varie comunità di stranieri a Padova, sono molte. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 33,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (9,4%) e dalla Repubblica Popolare Cinese (9,1%) ma poi esistono gruppi nazionali comunque composti da centinaia di persone.

Altri dati statistici sulla popolazione di stranieri nella provincia di Padova cliccando sul link.

passeggiate interculturali a Padova

Comunità straniere di Padova

Le comunità straniere di Padova sono molte ma non tutte riescono o desiderano (?) farsi notare e conoscere. In base alla cultura di ognuna di queste comunità, il rapporto con la popolazione autoctona, noi indigeni, immagino sia varia.
Personalmente, da padovano medio ma piuttosto curioso, noto emergere la comunità cinese in occasione del Capodanno Cinese (clicca per leggere un mio articolo), si notano i mussulmani quando celebrano il Ramadan, circa 12.000, riuniti i diverse comunità islamiche. Tristemente in occasione di guerre e di crisi si notano altri gruppi stranieri in occasione di manifestazioni.
Si notano la comunità cingalese di Padova (oltre mille persone) quando, il 1 maggio, si radunano in Prato della Valle assieme a migliaia di connazionali da tutta Italia, dopo aver visitato la Basilica di Sant’Antonio e celebrato Sant’Antonio. E poi i nuovi padovani dallo Sri Lanka o i loro figli nati qui si notano in vari campi della città mentre giocano a cricket, il loro sport preferito.

Una rappresentazione della Padova multiculturale è poi evidente nelle sue botteghe etniche tra Corso del Popolo, area della stazione dei treni, cavalcavia Borgomagno ed il quartiere Arcella, un po’ la Kreuzberg di Padova. E sono molte anche le attività alimentari di street food e di ristorazione, in genere…Non solo vendita kebab insomma ma anche tutta una serie di ristoranti etnici a Padova di cui possiamo approfittare per gustare i sapori del mondo.

Una presenza sullo spazio urbano delle comunità straniere credo sia importante per esprimere socialità e suscitare fiducia e quindi relazioni interetniche tra le varie nazionalità. Non ho letto il libro ma credo che “La città interculturale. Politiche di comunità e strategie di convivenza a Padova” di Adriano Zamperini e Vincenzo Zamperini sia un saggio, uno studio che parli anche di questo. In passato questi erano temi che interessavano molto anche a me, visto che avevo una tesi di laurea sul tema delle relazioni interculturali, oltre ad un breve corso Forema come mediatore interculturale.

Quando nel titolo dico che si può andare oltre alla società multiculturale dico proprio questo e cioè che oltre a limitarci a tollerare l’altro è opportuno instaurare relazioni di reciproca conoscenza con chi fa parte di una comunità nazionale.

Se ritenete opportuno aggiungere altro o suggerirmi modifiche di questo paragrafo scrivetemi pure!

Molte le associazioni impegnate nel promuovere l’Intercultura a Padova

A Padova così come sul territorio della provincia non mancano le associazioni di italiani o associazione miste di italiani e persone di origine straniera che collaborano assieme per promuovere occasioni di incontro e di scambio culturale. In altre parole, o meglio, usando la parola corretta, fanno intercultura a Padova.

Tra queste, non me ne vogliano le altre in caso di mancate ed involontarie menzioni, c’è l’Associazione Amici dei Popoli di Padova, c’è l’Associazione Popoli Insieme, c’è la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della conferenza episcopale italiana,
A sostegno di queste realtà va citato il Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo (CSV). Utile è il Portale Padova Per del Comune di Padova, rivolte alle persone e famiglie italiane e straniere.

Ogni anno, tra fine settembre ed ottobre, si svolge la Festa del volontariato e della solidarietà in Prato della Valle. In questo contesto si svolge anche la Festa dei Popoli, storica manifestazione che nel 2024 celebrerà la sua 33° edizione.

Multiculturalità ed interculturalità. Cosa significa e quali sono le differenze?

Sono parole che si sentono spesso quando si parla delle comunità straniere residenti nel nostre città e a volte utilizzate come sinonimi, tuttavia multiculturalità e interculturalità sono concetti distinti e diversi.

Possiamo dire che l’Italia e nello specifico Padova sia una città multiculturale ed interculturale allo stesso tempo? Vengono promossi, tramite le varie iniziative, quei valori propri della società multiculturale e interculturale in modo indifferenziato?

Sul significato di società multiculturale vi invito a cliccare e leggere la definizione dell’Enciclopedia Treccani. Sostanzialmente parlare di società multiculturale significa descrivere lo stato delle nostre società, Padova inclusa, costituite da un insieme di comunità distinte tra loro per origine geografica, per caratteristiche etniche e culturali (lingua, religione in primis). Nella società multiculturale le diverse comunità vivono in modo distinto e spesso separato l’una dall’altra mantenendo un atteggiamento di indifferenza e di tolleranza.

L’interculturalità è invece un approccio differente che dovrebbe portare ad una società interculturale, una società in cui sono favoriti gli scambi e le interazioni tra le diverse comunità e in cui le diversità e peculiarità di ognuna vengono viste come occasioni di dialogo e di confronto. Si tratta proprio di un approccio pedagogico in cui le differenze vengono comunque valorizzate senza essere annullate. Pensate un po’ ad un prodotto culturale molto amato come la musica: un esempio di intercultura potrebbe essere quella bellissima canzone uscita negli anni Novanta che “Seven seconds” prodotta dalla cantante svedese Neneh Cherry assieme al senegalese Youssou N’Dour.

Oggi si parla anche di transculturalismo e cioè di un approccio il cui obiettivo è di andare oltre le differenze per cercare una visione più ampia e condivisa in cui ci si possa ritrovare uniti.

LetteraMondo Fest, il festival letterario di 8 comunità straniere di Padova

“Lettera Mondo, popoli che si narrano” è un festival letterario di Padova promosso da otto delle comunità straniere di Padova: Argentina, Brasile, Camerun, Cina, Corno d’Africa, Ex-Jugoslavia, Marocco, Romania.
Si tratta di un progetto letterario, culturale, interculturale che coinvolge le comunità straniere residenti a Padova, le librerie indipendenti, il circuito delle biblioteche civiche e i musei civici e che si è svolto dal 2020 al 2023. Spero possa continuare anche per i prossimi anni perché l’obiettivo è far conoscere le varie comunità straniere attraverso la letteratura dei rispetti paesi di origine e proporre così occasioni di confronto e scambio culturale.
Seguite la loro pagina facebook per future iniziative.

Un personale invito alle comunità straniere. Venite a tifare per il Calcio Padova!

Da tifoso del Padova Calcio mi piacerebbe vedere allo stadio Euganeo tutte le anime della città e quindi anche i “nuovi padovani”. I membri delle comunità straniere di Padova, i nuovi arrivati e, a maggior ragione, le seconde generazioni, i loro figli nati qui spero possano vedere nei colori biancoscudati un’appartenenza.

Se è vero, come è vero, che il calcio è lo sport popolare per eccellenza, sarebbe davvero bello vedere tutta Padova con la maglia biancoscudata addosso! In particolare mi riferisco anche a quelle persone che oggi, pur conservando, legittimamente, una diversità culturale che proviene dal loro passato, hanno tutto il diritto, e dovere, di contribuire al nostro territorio e sentirsene parte.

Probabilmente quando questo avverrà, se avverrà, vorrà dire che Padova e provincia avranno raggiunto un livello di interculturalità più avanzato. Potrebbe volerci molto tempo ma credo questo sarà inevitabile e auspicabile se vogliamo vivere in una società più coesa.

Alberto Botton

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