Museo del Precinema. Lo delle lanterne magiche e dei giochi ottici

Museo del precinema e delle lanterne magiche di Padova

Tra le esperienze che consiglio di fare a Padova, anzi tra quelle da vedere in Veneto c’è senz’altro quella di visitare il Museo del Precinema e ve ne parlo in questo post che inserisco nella rubrica dedicata ai Monumenti e Musei di Padova e provincia.


Il Museo del Precinema di Padova è un piccolo museo, non molto conosciuto dai padovani stessi, e che, seppur inserito nella lista di musei, monumenti e luoghi da vedere che brochures turistiche e siti propongono, rischia di non emergere come invece merita. E’ una vera e propria “chicca”, un bijou di museo che consiglio, avendolo inserite nel post su cosa vedere a Padova.

All’ultimo piano del quattrocentesco Palazzo Angeli, affacciato sul Prato della Valle è ospitata la Collezione “Minici Zotti” o “Museo del Precinema”. Anche il Palazzo merita una particolare menzione visto che qui, nel settecento, abitò Andrea Memmo, il Procuratore della Serenissima ed il responsabile della trasformazione di quella che era un’area paludosa nell’attuale magnifica piazza di Prato della Valle. Qui ospitò Casanova e da qui Canaletto creò una veduta panoramica del prato utilizzando una camera oscura.

Come indicato dal nome, il Museo del Precinema raccoglie reperti ed oggetti relativi a quella che era la forma di divertimento precedente all’età del cinema ma, al di là di questo, è l’atmosfera che si respira a rendere magico questo posto. Venire qui è un po’ un tuffo nel passato in grado di regalare al visitatore le suggestioni del ‘700 e dell’epoca vittoriana. Gli arredi in legno, i costumi d’epoca dei manichini esposti, le locandine storiche tra cui spicca una locandina di uno spettacolo al Teatro Garibaldi (ora è il Pam di piazzetta della Garzeria) ed il video proiettato nel “teatrino” aiutano a creare questa suggestione.

Nel museo si possono ammirare raccolte di giochi ottici che per tutto l’Ottocento e particolarmente in età vittoriana, testimoniano in maniera multiforme l’esigenza di uscire dall’impasse dell’immagine fissa e unidimensionale. Una sezione è dedicata alla fotografia dove è possibile osservare le immagini inserite nel megaletoscopio privilegiato di Carlo Ponti del 1864; un’altra sezione alla Stereoscopia con stereoscopi d’epoca portatili o a colonna corredati di immagini che  appaiono tridimensionali. “Fiore all’occhiello” di questo museo sono le lanterne magiche che hanno documentato, con le loro proiezioni, l’affascinante viaggio dell’immagine dal Settecento alla nascita del Cinema. Tra queste ci sono lanterne magiche vetrine che racconta di fiabe per bambini, di viaggi e anche di fantasmagorie, i primi spettacoli horror, potremo definirli, tramite i quali si dava movimento a fantasmi e scheletri, etc etc. Della fantasmagoria era particolarmente appassionato Giovanni Belzoni, l’esploratore padovano che ispirò il personaggio di Indiana Jones e che visse in Inghilterra, svolgendo anch’egli un’attività nel mondo dello spettacolo, l’uomo forzuto. Una bacheca è riservata alle lanternine giocattolo in latta verniciata oltre alle coloratissime lanterne “salon” di produzione francese. Accanto agli apparecchi da proiezione la Collezione raccoglie migliaia di vetri databili tra la metà del XVIII e gli inizi del XX secolo.

Da ricordare, infine, gli antichi strumenti musicali, un Teatro di Ombre Javanesi di fine Ottocento e la ricostruzione della camera oscura del Canaletto. All’interno del museo è possibile vedere rappresentazioni tramite la lanterna magica, una forma di proiezione di immagini dipinte (di solito su vetro) su una parete (o uno schermo appositamente predisposto) in una stanza buia, tramite una scatola chiusa contenente una candela, la cui luce è filtrata da un foro sul quale è applicata una lente. 

Il procedimento è del tutto analogo nella sostanza a quello dei moderni proiettori di diapositive. Le rappresentazioni sono degli autentici spettacoli ispirati a quelli di epoca vittoriana. Quest’antico proiettore è il tema principale della collezione; era usato per l’intrattenimento e l’educazione del pubblico prima l’invenzione del Proiettore cinematografico.

La collezione Zotti è una collezione privata che vuole far conoscere ai visitatori la storia del precinema, raccolta dalla direttrice del Museo Laura Minici Zotti esperta “lanternista”, vincitrice di premi per la sua attività ed insignita nel 2010 del Premio Donne Eccellenti. Purtroppo non farà più la lanternista ma sta continuando comunque a rievocare la magia delle lanterne magiche tramite le sue conferenze. Anni fa avevo visto un museo simile ad Edinburgo ma quella di Padova è una collezione unica e le sue proiezioni sono state ospitate anche in prestigiose sedi in tutto il mondo. Ci sono pezzi e “vetrini” dipinti a mano provenienti da varie zone del mondo e risalenti anche al ‘700 per cui consiglio a tutti di andarla a visitare.

Informazioni

ll Museo del Precinema, è aperto tutti i giorni tranne il martedì dalle 10 alle 16 ed è inserito tra i siti convenzionati con la PadovaCard ai cui possessori sono garantite agevolazioni e riduzioni!
Visitate il sito ufficiale: http://www.minicizotti.it/

Per leggere di altri musei e monumenti padovani clicca qui!

Alberto Botton

4 commenti

  1. Condivido le tue parole. Quando l’ho scoperto io non potevo credere a come questo gioiellino di museo fosse poco noto. Davvero una “chicca” che consiglio a tutti!

  2. Io l’ho scoperto per puro caso lo scorso anno e me ne sono innamorata: e pensare che ci passavo davanti così tante volte!

    È una meravigliosa chicca ed è un vero peccato che questo non sia molto conosciuto. Io ho già l’intenzione di portare un’amica appassionata di fotografia e cinema!

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