Casa del Petrarca ad Arquà sui Colli Euganei. Il turismo letterario nasce qui

casa del Petrarca Arquà Petrarca

Da secoli meta di turismo letterario, la casa del Petrarca rievoca le memorie e ne diffonde la poetica atmosfera tra i dolci pendii degli Euganei


La casa del Petrarca, nel borgo medievale di Arquà Petrarca che prende il nome dal poeta toscano che qui visse gli ultimi anni di vita, è uno dei luoghi di interesse culturale più rappresentativi dei Colli Euganei. Francesco Petrarca (Arezzo 1304-Arquà 1374) è indubbiamente uno dei più rilevanti personaggi illustri di Padova, non per nascita ma per aver legato la propria opera o parte significativa della propria vita alla nostra città.

Il poeta di Arezzo, mentre si trovava a Padova, ospite presso la corte della Signoria dei Carraresi, manifestò il proprio desiderio di ritirarsi in un luogo tranquillo, malato ed ormai stanco del continuo peregrinare. La casa del Petrarca a Padova era dietro al Duomo, casa che gli fu assegnata in quanto Canonico della Cattedrale. Fu Francesco I Da Carrara signore di Padova, detto “il vecchio” a regalargli un pezzo di terra nel borgo euganeo di Arquà che il Petrarca dimostrò fin da subito di amare, pare per la similitudine del paesaggio che gli ricordava la sua Toscana e la Provenza. Qui fece realizzare la propria abitazione per sé e la sua famiglia seguendone personalmente i lavori. Fece unire i due corpi della residenza duecentesca precedente e riservò alla servitù una parte della nuova abitazione. Nel 1369 Francesco Petrarca si trasferì nella sua nuova casa sui Colli Euganei. Davanti alla casa un bel giardino, nel retro il brolo nel quale il poeta adorava trascorrere del tempo in tranquillità prendendosi cura delle piante.

In questa casa il Petrarca trascorse dunque in tutta tranquillità gli ultimi anni della propria vita circondato da amici e familiari e continuando a dedicarsi a quel che più amava: i suoi studi letterari, la poesia.

Dopo la morte, avvenuta nel 1374, a causa di una sincope, mentre ancora si stava dedicando alla sua ultima opera letteraria, si succedettero diversi proprietari ma la casa non subì inizialmente grandi cambiamenti anche perché, fin da subito, divenne meta di pellegrinaggi di letterati e studiosi. Potremo dire senza temere di essere smentiti che la casa del Petrarca è stata una delle prime attrazioni del turismo letterario in Europa a tal punto che, nei secoli successivi i Colli Euganei sono stati frequentati e raccontati in opere e componimenti poetici da moltissimi letterati italiani e non solo. Non a caso, esiste il Parco letterario dei Colli Euganei “Francesco Petrarca”, inserito nella rete nazionale de “I Parchi letterari®”.
Dice Ugo Foscolo nelle Lettera di Jacopo Ortis di recarsi ad Arquà “come se fosse andato a prostrarsi sulle sepolture de’ suoi padri, e simile a que’ sacerdoti che taciti e reverenti si aggirano pe’ boschi abitati dagl’Iddii“.

La casa del Petrarca

Fu solo nella metà del Cinquecento che furono introdotte delle modifiche importanti che diedero forma alla casa che vediamo tutt’oggi. L’allora proprietario Paolo Valdezocco pensò di modificare la distribuzione dei locali interni, realizzare la loggetta e la scalinata di accesso esterna e gli affreschi con scene ispirate alle opere del Petrarca trasformando l’abitazione privata nella casa museo del Petrarca. Altro passaggio fondamentale che ci avvicina ai giorni nostri è la scelta dell’ultimo proprietario, nel 1875, il Cardinale Pietro Silvestri, di lasciare in eredità la casa al Comune di Padova. La condizione, finora rispettata, dettata al Comune fu l’obbligo di prendersi cura della casa e di non permettere a nessuno, mai di abitarvi. In caso contrario la pena sarebbe il passaggio della proprietà all’Università con gli stessi obblighi.

La letteratura, il Medioevo, la proprietà del Comune di Padova ma soprattutto il legame di Petrarca con la corte della Signoria dei Carraresi rappresenta una liason con il patrimonio culturale ed artistico della città di Padova. La connessione, in particolare, è con il circuito diffuso di affreschi del Trecento il cui valore è stato certificato dal riconoscimento di patrimonio mondiale Unesco per il ciclo diffuso di affreschi trecenteschi, Padova Urbs Picta.

Francesco I, il signore di Padova che gli donò la proprietà, fu il successore del suo grande amico Jacopo II Da Carrara che per primo lo invitò a Padova, da mecenate qual era (ai non padovani specifico che Carrara è il nome di un comune della provincia, oggi Due Carrare). Una signoria illuminata quella padovana del Trecento che amava circondarsi di artisti e di intellettuali per accrescere il proprio prestigio. Ma leggete il postFrancesco Petrarca a Padovaper conoscere maggiori dettagli sul legame tra Petrarca e Padova.

Arquà Petrarca casa del Petrarca

Arquà Petrarca casa del Petrarca può essere letto come un dato di fatto: ad Arquà Petrarca, uno dei Borghi più belli d’Italia e bandiera arancione del Touring Club, sorge la casa museo di Francesco Petrarca, la casa in cui è morto e qui nel sagrato della chiesa parrocchiale sorge la sua tomba, la tomba del Petrarca. La casa del Petrarca di Arezzo, il Museo di Casa Petrarca dove nacque nel 1304 è altrettanto interessante. Ma può essere letta anche nel senso che tra Arquà Petrarca ed il suo poeta c’è una simbiosi inscindibile a tal punto che oggi viene anche chiamato “Borgo del Poeta“.

Arquà prese il nome di Arquà Petrarca nel 1868 in seguito all’annessione del Veneto al Regno d’Italia ma in questo borgo di poco più di mille anime, tutto o quasi ci parla del Petrarca e dell’epoca medievale. Sia una parte significativa della casa del Petrarca sia molti altri edifici conservano il loro aspetto trecentesco, nomi di alberghi, b&b, ristoranti richiamano il nome del Petrarca ed in occasione delle feste popolari non mancano rievocazioni storiche medievali a ricordare il tempo in cui Petrarca visse.

Cosa vedere nella casa del Petrarca? Nella casa di Arquà si trovano esposte alcune edizioni delle opere del poeta, alcune testimonianze di apprezzamenti tributatagli nel corso dei secoli, si possono ammirare alle pareti gli affreschi ispirati alle sue opere come il fondamentale “Canzoniere” e “Africa”. Nella casa-museo si può vedere lo studiolo, la libreria ed alcuni rari oggetti personali del poeta come la sua sedia in stile moresco. Desta curiosità la sua gatta imbalsamata, la stessa gatta che si ritrova in alcuni affreschi in cui il poeta è ritratto. Nel percorso espositivo trovano spazio anche una selezione di disegni, incisioni, oggetti legati alla casa e al suo mito oltre a medaglie commemorative.

Tomba del Petrarca ed il suo “mistero”

Francesco Petrarca morì di sincope nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1374, il giorno prima del suo settantesimo compleanno. Dopo solenni funerali fu sepolto inizialmente nella Pieve di Santa Maria Assunta e solo successivamente nell’arca fatta erigere dal genero Francescuolo da Brossano.  Ai funerali parteciparono le più importanti autorità cittadine come  Francesco il Vecchio da Carrara, il vescovo di Padova e altri vescovi e molte altre personalità.

La tomba del Petrarca si trova nella parte bassa di Arquà Petrarca, nel sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta e rappresenta un elemento identitario ed un’attrattiva culturale e turistica forte come lo è la casa del Petrarca. Fu realizzata in marmo rosso di Verona e si ispira ai sarcofaghi romani e alla tomba di Antenore, il mitico fondatore di Padova. Sul sacello l’iscrizione in lingua latina dettata dallo stesso Petrarca: “Questa pietra ricopre le fredde ossa di Francesco Petrarca, accogli o Vergine Madre, l’Anima sua e tu, figlio della Vergine, perdona. Possa essa stanca della terra, riposare nella rocca celeste”.

Il monumento funebre è inoltre oggetto di un mistero misteriosamente misterioso…Il mito del Petrarca era ed è stato così popolare nel corso dei secoli che qualcuno deve aver provato a prelevarne delle reliquie laiche…Dopo lunghi dibattiti sull’autenticità dei resti mortali di Francesco Petrarca, nel 2004 vennero fatti degli esami al radiocarbonio che diedero un esito sconvolgente…il teschio e solo il teschio pare appartenga ad una donna vissuta nel Duecento e non al Petrarca mentre nel tempo altre ossa vennero trafugate tra cui il braccio destro.

Visitare la casa del Petrarca. Informazioni

La casa del Petrarca si trova nella parte alta del Borgo di Arquà Petrarca, gli orari di ingresso e la biglietteria è gestita dal Comune di Padova.
Per informazioni su giorni ed orari di visita e sulla biglietteria clicca qui.

Alberto Botton

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