Mostra di Robert Capa ad Abano Terme. “Fotografie oltre la guerra” (Fino al 26/6/’22)

Mostra Robert Capa Abano Terme

Dal 15 gennaio al 26 giugno 2022 è visitabile presso il Museo Villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme un’importante mostra fotografica dedicata ad una delle icone della fotografia e del fotogiornalismo mondiale: Robert Capa.


Mostra Robert Capa Abano Terme. E’ allestita e visitabile presso il Museo Villa Bassi Abano Terme una mostra fotografica importante dedicata ad uno dei grandi maestri della fotografia: Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann (Budapest, 22 ottobre 1913 – Tay Ninh, 25 maggio 1954).

Una grande mostra che assieme all’altrettanto straordinaria mostra Dai Romantici a Segantini a Padova, ben racconta di un territorio in cui la cultura, per altro da sempre, è un elemento attrattivo.

Per lo più noto come il migliore fotoreporter di guerra del mondo alcune delle fotografie di Robert Capa sono entrate nell’iconografia del Novecento riconoscibili dal grande pubblico per la loro immediatezza e forza espressiva. Il miliziano morente durante la Guerra Civile di Spagna, le foto “leggermente fuori fuoco” dello sbarco in Normandia in grado di cogliere la drammaticità di quei momenti che abbiamo rivissuto durante la scena de “Salvate il soldato Ryan” di S. Spielberg e ancora la colonna dei prigionieri in Indocina, poco prima di morire a causa di una mina antiuomo sono fotografie che, nell’epoca in cui non esisteva internet, hanno raccontato al mondo quei conflitti. Non a caso, lo stile della fotografia di Capa è ben riassunto in quella sua frase “Se non hai fatto una buona fotografia, vuol dire che non ti sei avvicinato a sufficienza alla realtà“. Ha voluto entrare nella realtà in modo così assoluto, avvicinandosene anche durante i conflitti, da apparire come un temerario.

Un grande interprete internazionale, dunque, della “sesta arte”, un testimone del Novecento la cui opera apprezzata nel mondo, può essere goduta grazie alla mostra di Robert Capa ad Abano Terme. Antica e allo stesso tempo contemporanea, Abano è destinazione turistica termale che nel proprio dna ha un’accoglienza di livello internazionale. A pochi km da Padova, nel cuore del Veneto, dunque, residenti e visitatori dai dintorni possono approfittare dell’opportunità di visitare mostre di notevole qualità e di interesse, grazie al Museo di Villa Bassi Rathgeb. Spesso assieme a turisti giunti qui per le famose terme di Abano Montegrotto.

Robert Capa “Fotografie oltre la guerra”. Una mostra fotografica da non perdere

“Robert Capa Fotografie oltre la guerra” è il titolo ufficiale di questa mostra, una mostra fotografica da non perdere, e non solo per gli appassionati di fotografie che hanno qui l’occasione di vedere uno dei più grandi fotografi della storia, ma per chiunque. Come detto, Robert Capa, grazie alla sua arte, è stato uno dei testimoni più diretti della storia del Novecento, portando la sua macchina fotografica dentro la storia e rivolgendo l’obiettivo in situazioni ed eventi tra i più rappresentativi e cruenti del precedente secolo.

Il titolo della mostra però sottolinea come questa mostra di Capa ad Abano Terme sia una mostra fotografica inedita, pensata e costruita per raccontare un Robert Capa fuori dal cliché di fotoreporter di guerra. Quando non era impegnato nei teatri di guerra del mondo Capa infatti ebbe modo di farsi apprezzare in altre situazioni.

Gli oltre 100 scatti presentati a Villa Bassi mostrano al visitatore molti altri progetti del fotografo ungherese che ebbe modo di ritrarre personaggi illustri del mondo dell’arte e della cultura come Picasso, Hemingway, Matisse e del cinema. L’attrice svedese Ingrid Bergman ebbe modo di introdurre Capa sul set di Notorius di Alfred Hitchcock e di cimentarsi così come fotografo di scena. Questo gli consentì di frequentare e fotografare mostri sacri del cinema come Humphrey Bogart, John Houston, di ritrarre la bellezza di Gina Lollobrigida e lo sguardo intenso di Anna Magnani così come Silvana Mangano e Dorsi Dowling.

Tra le varie sezioni della mostra molto interessante il “Diario rosso” frutto della collaborazione con lo scrittore americano John Steinbeck assieme al quale partì per un viaggio alla scoperta del grande nemico che pure fu il migliore alleato nella lotta contro il Terzo Reich: l’Unione Sovietica. E ancora la sezione dedicata al nascente Stato di Israele le cui fasi iniziali sono documentate proprio da Capa. E ancora il Tour de France del 1938 documentato ritraendo per lo più il pubblico rispetto ai corridori in gara. La mostra ricorda anche il grande amore della sua vita, Gerda Taro, fotografa che divenne la sua manager. Fu la prima fotoreporter donna a perdere la vita sul campo, a soli 26 anni, investita da un carro armato durante la guerra civile spagnola. Capa la piangerà per tutta la vita e non si sposò mai.

Una mostra dunque, che restituisce un profilo più ampio del grande fotografo, tra i fondatori della famosa agenzia Magnum. Per chi desidera vedere il Capa più famoso, il reporter di guerra, non mancano nemmeno i suoi scatti più iconici e le sue fotografie dal fronte che l’hanno reso famoso, oltre a portarlo alla morte. Inviato da prestigiose riviste a grande tirature come Vu, Life e Weekly Illustrated, che gli apportarono fama e notorietà fu presente e testimoniò conflitti in tutto il mondo.

Iniziò da giovanissimo con le proteste di piazza e le parate politiche che precedono e seguono l’elezione del Fronte Popolare a Parigi, si recò in Spagna per documentare la guerra civile, documentò la resistenza cinese contro gli invasori giapponesi, la seconda guerra mondiale in Nord Africa, Italia, Germania e Francia tra cui lo sbarco in Normandia con le foto “leggermente fuori fuoco”, il primo conflitto arabo-israeliano, gli sbarchi degli immigrati nel porto di Haifa e poi in Indocina dove, per documentare l’evacuazione dei prigionieri feriti in una battaglia, morì il 25 maggio 1954 in Vietnam dopo aver calpestato una mina antiuomo all’età di quarant’anni.

Per informazioni su orari, biglietteria e per leggere la presentazione da parte di organizzatori e curatore vai al sito web ufficiale della mostra.

Alberto Botton

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