“Città”, il podcast sui temi della città, le trasformazioni e le sfide dei luoghi che abitiamo ed abiteremo

podcast città

Prodotto da Will Media, il podcast “Città” è un’immersione nei grandi temi delle città che abitiamo e abiteremo, nelle trasformazioni e soprattutto nelle sfide che siamo chiamati ad accettare per affrontare i problemi e fragilità dei nostri tempi.


Dopo avervi parlato del podcast sul paesaggio Tracciati, realizzato dagli studenti di Scienze del Paesaggio dell’Università di Padova, vi parlo qui del podcast Città di cui sono un avido ascoltatore.

“Città” è prodotto da Will Media, una community online di più di 1,9 milioni di persone il cui obiettivo è di ispirare il cambiamento attraverso una maggiore consapevolezza dei grandi temi di attualità. Gli autori propongono il progetto come uno “spazio per curiosi” ed in questo mi riconosco molto.

Personalmente ho scoperto i podcast, come modalità divulgativa, e anche di intrattenimento, solo di recente e devo dire che, se ben fatti come in questo caso, sono davvero preziosi.

Per la sezione del blog dedicata al concetto di Territorio, locale ma non solo, al cui interno ci sono categorie su paesaggio, “smart city” (concetto già sorpassato? e da rivedere), turismo, vi parlo quest’oggi di questo bellissimo podcast sul tema della città.

Sono sempre stato interessato al tema delle città fin dai tempi dell’Università, interesse e passione che hanno ispirato alcune scelte formative post universitarie, che ho potuto coltivare grazie a qualche esperienza lavorativa, e che ha guidato anche questa mia attività di blogger locale.

Quando dopo una breve ricerca su Spotify mi sono imbattuto su questo podcast “Città” ed ho iniziato ad ascoltare le prime puntate ne sono rimasto più che piacevolmente colpito per varietà e quantità dei contenuti, per i professionisti di alto profilo coinvolti, per la chiarezza delle esposizioni che rende questo podcast un importante strumento divulgativo. Tra i protagonisti delle interviste del podcast città Stefano Boeri di cui vi ho parlato nel post dedicato al libro Urbania, vi ho parlato anche del libro Placemaker di Elena Granata, docente di urbanistica, Mirko Lalli, esperto analista di dati digitali ad uso delle destinazioni turistiche e molti altri.

“Città”. Il valore e l’importanza di questo podcast sulle città

Perché questo post dedicato a questo podcast sulle città? Innanzitutto perchè rispecchia a pieno la “mission” di Will Media, produttrice di “Città”, nel voler generare consapevolezza sui grandi temi che oggi attraversano il tema delle città, mai come oggi riconosciute come centrali per quel che è l’esperienza umana su questa pianeta.

Suggerisco infatti di seguire questo podcast a chiunque si occupi di città a vario titolo come professionisti ma anche cittadini impegnati in associazioni, comitati ma davvero a chiunque desideri capire meglio contraddizioni e direttrici di cambiamento su cui già si sta intervenendo. Attualmente vive in aree urbane più del 50% della popolazione mondiale, circa 4 miliardi di persone, e si calcola che per il 2030 altri 2 miliardi di persone si trasferiranno in città generando un impatto senza precedenti su infrastrutture e risorse, a partire dalle esigenze di approvvigionamento idrico.

Da sempre le città sono i luoghi della vivacità commerciale, culturale e sociale perché è nelle città che le persone vivono in una condizione di prossimità. E’ proprio questa concentrazione di abitanti e di attività e questa vicinanza e densità di relazioni ed incontri a stimolare quell’energia di cui le città sono dotate. Allo stesso tempo è nelle città che maggiormente si manifestano gli effetti dei grandi cambiamenti, nel bene e nel male. Nelle città si vedono i segni di un mondo sempre più globalizzato, nelle città si sviluppano idee e riflessioni per ripensare al nostro modello di sviluppo e al nostro stile di vita.

Pensiamo alla pandemia ad esempio e ai cambiamenti sui concetti di spazio e tempo delle città. Abituati a città organizzate ancora su schemi “fordisti” e in aree delle città deputate a determinate funzioni (aree industriali, quartieri direzionali, centri storici come luoghi di attrazione dei turisti, etc etc) si è passati ad immaginare nuove visioni dello spazio urbano. Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, incolonnati sulla stessa tangenziale perché gli orari di uffici ed aziende sono gli stessi, idem per i ragazzini stipati negli autobus per andare a scuole aperte tutte nelle stessa fascia oraria e così via il resto della giornata e dell’anno quando per tre mesi tutte le scuole chiudono ed i genitori devono pensare a “piazzare”, passatemi l’espressione, i figli in qualche campo estivo.
Eppure oggi in molti lavorano da casa, in smartworking, le scuole superiori chiudono il sabato e insomma si sta ragionando sul fatto che le città possono essere organizzate in modo asincrono e diverso rispetto al passato.

Molte città del mondo, Padova compresa, sono rimaste affascinante dall’idea dell’urbanista Carlos Moreno sulle “città dei 15 minuti”, con Parigi e Barcellona tra le città pioniere. La città dei 15 minuti prevede l’organizzazione delle città in “isole” collegate tra loro al cui interno, ad una distanza compresa tra 1 e 15 minuti a piedi/bicicletta di distanza, si possano soddisfare le principali esigenze in ambito sociale, lavorativo e anche culturale. In questo modo si ridurrebbe quindi la necessità di attraversare la città ogni giorno e di perdere ore in automobile per qualsiasi esigenza. Un ritorno quindi a quartieri come borghi o rioni più a misura d’uomo, in cui poter anche godere di maggiori spazi verdi ed un ritmo di vita più dilatato, meno frenetico.
E ancora tutte le sfide per affrontare il cambiamento climatico, per ridurre le isole di calore, naturalizzando contesti urbani degradati e creando dei corridoi verdi, e ancora le strategie per affrontare l’overtourism, l’eccesso di turismo in alcune città, e mille altri temi.

Vi segnalo alcune puntate del podcast

Il podcast Città, al novembre 2022, ha già raggiunto le 36 puntate, tutte interessanti e stimolanti. Per ragioni di spazio ve ne segnalo giusto qualcuna che ho trovato particolarmente interessanti. Buon ascolto!

Alberto Botton

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