“Lifes Loves Landscape”. A Padova il festival del paesaggio e dei suoi linguaggi(23-28/05/’23)

lifes loves landscape

Festival Lifes Loves Landscape. Torna con la sua 2° edizione, il festival del paesaggio di Padova.


Si chiama “LIFES LOVES LANDSCAPE” e, dopo la prima incoraggiante edizione dello scorso anno, dal 23 al 28 maggio 2023 si terrà la seconda edizione del Festival del Paesaggio di Padova. Quest’anno il tema del festival sarà “L’intangibile” che verrà comunicato utilizzando i vari linguaggi creativi e scientifici dei partner del progetto.

Scarica qui il programma degli eventi di Lifes Loves Landscape!

Quest’anno il festival sarà ancora più diffuso visto che gli appuntamenti si terranno in più luoghi della città e non solo. Le sedi degli eventi di Lifes Loves Landscape 2023 saranno i Giardini dell’Arena, il Museo di Geografia, il MuSME, il conservatorio Pollini, il Parco della Musica con il Giardino di Cristallo, le strade di Padova , Sala Paladin presso Palazzo Moroni, il municipio della città, e Villa Beatrice d’Este sul Monte Gemola, luogo incantevole dei Colli Euganei.

Il merito per l’ideazione e la progettazione di questa iniziativa è da attribuire allo staff dei Giardini dell’Arena che organizza il festival in collaborazione con il Museo di Geografia di Padova (dell’Università di Padova per essere più precisi e parte dell’importante circuito di Musei Universitari) e con la partecipazione di partner di alto profilo. Tra queste importanti e prestigiose istituzioni della città di Padova, culturali e scientifiche, come il Musme – Museo della Storia della Medicina di Padova, il Conservatorio Cesare Pollini di Padova, l’Associazione Reitia Art, Vagabondare con Stile, il Gruppo Astrofili di Padova, (GAP), l’Associazione Kervan, il Villaggio Sant’Antonio e Sketch’ n’ write.
Il Comune di Padova, riconoscendo il valore della proposta, supporta l’iniziativa con il patrocinio dell’Assessorato al Verde, Parchi e agricoltura della città. Sostegno anche da parte del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano e l’Unione Buddhista Italiana.

Il tema è per me di grande interesse così come lo è per le città ed i territori ed è per questo che ho deciso di supportarlo scrivendo questo post, che, vedrete non è stato il primo e non sarà l’unico sul tema del paesaggio.

Già qualche tempo fa, infatti, avevo dedicato un post al paesaggio veneto, ricordando il ruolo ed il valore di grandi poeti e scrittori del nostro territorio tra cui Andrea Zanzotto, Mario Rigoni Stern, Luigi Meneghello, Giovanni Comisso per citarne solo alcuni, senza dimenticare anche gli scrittori più attuali come Mauro Corona, Vitaliano Trevisan (RIP), Matteo Righetto ed altri.

Lo staff dei Giardini dell’Arena ha avanzato questo proposta a buon diritto poiché con i fatti, ha saputo dimostrare come la cura di uno spazio pubblico, nella fattispecie un parco, sia “LA” medicina per guarire luoghi in sofferenza. Dopo anni e anni, finalmente, entrare ai Giardini apre il cuore: pieno di gente di ogni età che si rilassano nel verde ai tavolini dei chioschi, studenti universitari, mamme al parco giochi con i loro bambini et etc. Si parla molto di riqualificazione e di rigenerazione urbana dei posti più degradati di una città o bisognosi di una trasformazione per poter acquisire o riacquisire quell’energia fondamentale per restituire qualità e vitalità a quegli spazi urbani e questo dei Giardini dell’Arena è uno splendido esempio di cui la nostra città si può vantare.
Lo stesso staff da anni è protagonista del successo e della vitalità del Parco d’Europa che, con la bella stagione diventa Parco della Musica, un luogo dove star bene all’aria aperta e godere di una ricca programmazione di eventi e concerti.

Il paesaggio infatti non è quell’immagine idilliaca da cartolina che si usa più spesso relativamente alle tipiche immagini di montagna perché dentro al paesaggio ci siamo anche noi! Io stesso in passato usavo la parola paesaggio come sinonimo di panorama. “Guarda che bel paesaggio/ Guarda che bel panorama”! Ma possiamo parlare di bello o brutto quando parliamo di paesaggio? Direi che sarebbe un po’ limitativo: il paesaggio è quella tela dipinta dai noi stessi, dalle nostre società, una tela che possiamo leggere, interpretare, interrogare ma parlare di bello o brutto mi sembra una semplificazione…Proprio come si fa con l’arte. Un quadro, un’opera di arte contemporanea, un romanzo…sono belli o brutti?? Il nostro giudizio estetico ritengo sia molto poco rilevante, se non si basa su una riflessione un po’ più profonda.

Ma torniamo al Festival del Paesaggio di Padova!

Festival del paesaggio e dei suoi linguaggi LIFES LOVES LANDSCAPE. Il programma

La seconda edizione del festival del paesaggio di Padova si svilupperà in 4 giornate ricche di appuntamenti dal 23 al 28 maggio in varie location del centro storico: i Giardini dell’Arena, il Museo di Geografia, il chiostro del Musme, Museo di Storia della Medicina ed il Conservatorio C. Pollini. Tutti gli appuntamenti sono ad offerta libera responsabile.

Protagonista ovviamente il paesaggio ma anche i linguaggi per parlare di paesaggio ed il linguaggio del paesaggio stesso. Fotografia, arte, letteratura sono tutte modalità espressive attraverso le quali è possibile raccontare il paesaggio. Novità di questa seconda edizione è infatti il concorso letterario sul paesaggio!

Attraverso i vari eventi e proposte del festival sarà possibile apprezzare come, attraverso la ricerca e lo studio di nuovi linguaggi, è possibile parlare di luoghi e paesaggi. Mostre fotografiche, visite guidate, spettacoli, performance, esperienze gastronomiche, workshop, passeggiate georagionate, osservazione delle stelle saranno tutte occasioni per parlare, confrontarsi e riflettere sul tema del paesaggio.

Saranno presenti ospiti di grande rilevanza culturale, nazionale ed internazionale. Tra questi la compositrice Susie Ibarra, il prof. Mauro Varotto, Gianna Fratta, direttrice d’orchestra lo scrittore Matteo Righetto, Giulia Salvi, speaker radiofonica, Miao Chan Du Junmin, maestro Shaolin, Gaia Dall’Oglio, imprenditrice e docente, il Gruppo Astrofili di Padova e molti altri.

Il programma all’insegna della qualità e del rigore è pensato e messo a punto grazie alla competenza di chi organizza eventi artistici da anni nella nostra città assieme a chi fa divulgazione scientifica di livello internazionale, come il Museo di Geografia e Musme.

Vi invito a visitare la pagina facebook del festival Life-s Love Landscape per restare aggiornati sul programma e sui dettagli delle varie iniziative.

Obiettivo del festival è quello di divulgare e sensibilizzare la popolazione attorno al grande tema del paesaggio, dell’attenzione e della cura dei luoghi. Perché, a parole, tutti amiamo il bello, le belle cose, i bei posti, specie quando andiamo in vacanza e visitiamo un’altra città, un altro paese ma il bello è il risultato di un impegno e di uno sforzo da parte della cittadinanza. Contenuti e proposte divulgative di valore sono disponibile e condivise sulla pagina facebook del Museo di Geografia che vi invito a seguire. Anche sul Blog di Padova troverete evidenziate articoli su queste tematiche, articoli che verranno pubblicati mensilmente anche dopo il termine del festival.

La rete costituita dagli organizzatori, dai partner, dai sostenitori è pensata per creare un’onda lunga di riflessioni, strategie ed azioni per portare un impatto positivo sulla nostra città e sul nostro territorio anche per i prossimi mesi dopo la conclusione del festival e fino alla prossima edizione del festival Lifes Loves Landscape.

Che cos’è il paesaggio?

Per concludere questo lungo articolo dedicato al festival del paesaggio di Padova mi sembra doveroso rispondere alla seguente domanda. Se paesaggio non corrisponde ad un’immagine da cartolina, ebbene dunque che cos’è il paesaggio?

Innanzitutto non esiste un’unica tipologia di paesaggio, ne esistono moltissimi, ognuno caratterizzato dalla caratteristiche ambientali del luogo in cui si guarda e dagli elementi antropici, quelli costruiti e determinati dalla presenza umana. Parlando di Padova possiamo parlare di paesaggio urbano relativamente alla città, di paesaggio collinare sui Colli Euganei, di paesaggio di laguna in zona Valle Millecampi e così dicendo. Ma nel paesaggio dei Colli Euganei non c’è solo la bellezza delle colline al tramonto, del paesaggio dei Colli Euganei fanno anche parte le cave, che li hanno in gran parte erosi, il Cementificio di Monselice, le cartacce lasciate negli spazi verdi dopo Pasquetta. La cura del paesaggio è quindi una responsabilità di tutti!
Secondo la Convenzione Europea del Paesaggio, documento adottato dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa il 19 luglio 2000 “il paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni“.Il tema del paesaggio, comprendendo elementi naturali, fisici di un luogo ma anche quelli antropici, derivati dall’attività e dalla presenza umana è un tema interdisciplinare. Sono infatti molte le professionalità e le competenze utili per occuparsi di paesaggio: tra queste geografi, geologi, botanici, antropologi, urbanisti, economisti e chi piè ne ha più ne metta. Non solo. Anche anche gli artisti, poeti e scrittori hanno un ruolo importante come detto all’inizio menzionando gli scrittori veneti: il loro ruolo e la loro capacità è quella di “tirar fuori” e di rendere manifesta l’anima del paesaggio per invitare alla sua tutela.

Salvare il paesaggio della propria terra è salvarne l’anima e quella di chi l’abita” – Andrea Zanzotto

Alberto Botton

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