Le città murate di Padova e dintorni. Città e piccoli borghi medievali da scoprire

città murate della provincia di Padova - città murate del Veneto

Tra i luoghi di interesse di Padova e provincia le città murate ed i borghi hanno un ruolo rilevante, testimonianza di un’epoca, quella medievale, che affascina i visitatori


Se il Veneto è la prima regione turistica d’Italia questo lo si deve all’incredibile varietà della sua identità culturale, paesaggistica e alla conseguente varietà nell’offerta: ad arricchire con la loro storia, bellezza e fascino la nostra regione non possiamo non citare le città murate ed i loro borghi.

Essendo questo un Blog su Padova in primis avendo in mente di scrivere un post sulle città murate ho pensato subito a Montagnana, Este, Monselice le città murate della Bassa Padovana con i loro castelli e borghi e a Cittadella nell’alta padovana prima di ricordarmi che la più grande città murata è proprio la città capoluogo, Padova, con i suoi 11 km di cinta muraria rinascimentale, la più estesa cinta muraria d’Europa, anche se non più intatta. Le città murate rientrano quindi nei luoghi da vedere a Padova e provincia.

Tuttavia, visto che questo blog per come la vedo io che ne sono il blogger è pensato per i residenti ma anche per i turisti credo che più che ai confini amministrativi delle province contino semmai l’interesse e la fattibilità di vivere esperienze e di scoprire i luoghi delle vicinanze anche se fuori dai confini padovani. Considerato il fatto che Padova è logisticamente in posizione baricentrica rispetto al territorio regionale da qui sono facilmente raggiungibili altre bellissime ed interessanti città murate del Veneto tra cui Castelfranco Veneto ed Asolo nel trevigiano, Noale in provincia di Venezia, Bassano del Grappa e Marostica in provincia di Vicenza, Soave in provincia di Verona e via via tutte le altre città murate sul Garda e nel bellunese. Esiste un’associazione che le raccoglie tutte: l’associazione Città murate del Venetohttp://www.cittamurateveneto.it

Padova, città murata

Per secoli la “forma urbis” di Padova è stata determinata dal sistema delle sue mura e delle sue acque. La cinta muraria rinascimentale di Padova realizzata nel Cinquecento dalla Serenissima Repubblica di Venezia è un’opera monumentale interessante sul piano dell’architettura militare che cingeva la città per ben 11 km. Sono visibili inoltre tracce delle mura medievali: furono infatti realizzate due cerchie di mura nell’epoca comunale e una terza durante la Signoria dei Carraresi: delle mura medievali non rimane molto, significativo il recupero in atto in questi anni del Castello di Padova, dimenticato dopo la conquista veneziana, destinato per secoli ad altri usi.

In tempi moderni lo sviluppo della città portò a considerare le mura un limite se non quasi un fastidio all’espansione urbanistica ed alcuni tratti sono stati demoliti e/o vittime dell’incuria, la stessa sorta toccata ai molti canali interni al centro storico che giustificavano la nomea di Padova come città d’acque in gran parte tombinati per facilitare il traffico automobilistico. Tuttavia da oltre trent’anni singoli e associazioni benemerite quali il Comitato Mura e gli “Amissi del Piovego” sono impegnati a recuperare l’identità di Padova come città murata e città d’acque e sono in via di partenza una serie di interventi di restauro conservativo mentre le iniziative organizzate da queste associazioni sono frequenti.

Quasi tutto l’anno ogni domenica mattina il Comitato Mura organizza delle passeggiate alla scoperta delle mura di Padova: https://www.blogdipadova.it/domenica-tour-delle-mura-di-padova/

L’Associazione Amissi del Piovego è invece impegnata in primis nella tutela e valorizzazione della voga alla veneta con imbarcazioni tradizionali come modalità sostenibile e rispettosa della storia e del paesaggio dei canali interni di Padova: https://www.blogdipadova.it/amissi-del-piovego-padova/

Le città murate della Bassa Padovana: Montagnana, Este, Monselice

Nel territorio della Bassa Padovana, la campagna compresa tra il fiume Adige a sud ed il versante meridionale dei Colli Euganei, è un’ampia zona di grande interesse per la sua valenza storia e culturale ed anche grazie alle produzioni della filiera agroalimentare. A collegare questo territorio e a connettere “i puntini” c’è la pista ciclabile delle Città murate, un itinerario ad anello che collega la città murate di Montagnana al castello di Este seguendo gli argini di canali e fiumi quali il Fratta ed il Frassine. Collegandosi poi all’anello ciclabile dei Colli Euganei è possibile raggiungere anche Monselice, l’altra delle città murate medievali del territorio della Bassa Padovana.

Montagnana, la cinta muraria meglio conservata d’Europa

Montagnana è un comune della Bassa Padovana di meno di 10 mila abitanti confinante con la provincia veronese Per raggiungerla in auto occorre circa un’oretta visto che seguendo il percorso stradale si devono percorrere circa 70 km. Tuttavia, anche se non è così agevole raggiungere questo borgo medievale ne vale sicuramente la pena!

Montagnana è appunto un borgo medievale, inserito nella rete dei Borghi più belli d’Italia, caratterizzato da quella che è una tra le cinte murarie meglio conservate in Europa. Le sue splendide mura mostrano merli di tipo guelfo a testimonianza della vicinanza al Papato rispetto ai ghibellini che erano per l’Imperatore, e sul lato meridionale e settentrionale del quadrilatero che costituisce la forma urbis di Montagnana le molte torri. Il borgo medievale di Montagnana con le sue mura è stato tutelato e valorizzato nel corso dei secoli mantenendo appunto la forma storia della città così come il vallo che separa le mura dal territorio circostante, oggi un bel prato verde. Il vallo era un tempo percorso da un fossato alimentato dalle acque del fiume Frassine.

Parlando di questo delizioso borgo non si può non citare il suo prodotto tipico più rappresentativo e cioè il prosciutto di Montagnana, anche se il suo nome giuridico è Prosciutto Veneto Berico-Euganeo dop poichè viene prodotto nei territori di diversi comuni tra i Colli Euganei ed i Colli Berici vicentini: tuttavia questa denominazione non è ancora entrata veramente nell’uso comune.

La più importante della manifestazione che si organizza a Montagnana è il Palio dei 10 Comuni del Montagnanese che comprende spettacolari rievocazioni medievali tra cui quella dell’ “incendio” della Rocca per ricordare l’assedio di Ezzelino III da Romano la sera prima del palio. Il palio, la corsa di cavalli, avviene proprio sul vallo sotto le mura inespugnabili in cui a gareggiare sono i comuni del montagnanese. Il Palio dei Dieci Comuni è organizzato a partire dal 1977, ogni anno nella prima domenica del mese di settembre. Vai al sito ufficiale: http://www.palio10comuni.it/

In attesa di andare io stesso a farci un giro per poi scriverne un articolo, per ulteriori informazioni e proposte vi segnalo il portale Visit Montagnanahttps://www.visitmontagnana.it/

Este ed il Castello carrarese

Este è un comune di poco più di 16 mila abitanti ai piedi del versante meridionale dei Colli Euganei. E’ raggiungibile da Padova in circa 40 minuti d’auto.

Si tratta di una bella cittadina dalla storia antichissima ed infatti ho pubblicato un post suggerendovi la visita a Este .

Este infatti era il centro principale dei Veneti Antichi. Nel III-II secolo A.C fu riconosciuta colonia romana ma lascio a wikipedia il compito di un primo approfondimento storico (leggi qui). A dare forma e a caratterizzare la forma e l’identità di Este fu senz’altro il medioevo: il castello di Este, la cui prime testimonianze lo fanno risalire al 1115, fu fatto costruire dal marchese Alberto Azzo d’Este. Come Montagnana,  la stessa Padova e altri centri anche Este con il suo maniero fu messa a ferro e fuoco dal condottiero Ezzelino II da Romano e vicario dell’imperatore Federico II.

La configurazione del castello di Este così come lo si può ammirare oggi con la sua torri e una cinta muraria poderosa è opera del signore di Padova Ubertino da Carrara. In precedenza, tra il XII e XIII secolo, quando a dominare il territorio erano i marchesi d’Este, questa centro fu importante per la cultura trobadorica. Alla corte di Azzo VI giungevano infatti da tutta Europa giullari, saltinbanco ed artisti. Oggi l’interno del castello ospita dei bellissimi giardini pubblici mentre l’edificio costruito dalla nobile famiglia veneziana dei Mocenigo a fine Cinquecento ospita il Museo Nazionale Atestino, museo archeologico,  una delle principali istituzioni cittadine ed attrazione culturale e turistica.

Este, inoltre, è centro significativo del Parco letterario Francesco Petrarca dei Colli Euganei poichè presso Villa Kunkler, nelle immediate vicinanze del castello, soggiornò il famoso poeta inglese romantico George Byron tant’è che la villa è nota anche come Villa Byron. Non solo: tra il 1817 ed il 1818 qui soggiornò anche un altro celebre famoso poeta romantico inglese, Percy Bysshe Shelley a cui Byron affittò la villa per un periodo. In questo periodo soggiornò anche la moglie di Byron, Claire Clermont sorellastra della moglie di P.B Shelley, la celebre Mary Shelley, autrice del romanzo gotico di fama mondiale “Frankenstein” che compose giovanissima all’età di 19 anni, proprio nei mesi successivi alla pubblicazione del suo “bestseller”.

Da segnalare come degna di nota è la produzione di ceramiche di Este che rientra nella vocazione e nelle tradizioni più antiche. Al Museo Atestino ci sono testimonianze che risalgono alla preistoria con oggetti di uso quotidiano che un po’ tutte le civiltà realizzarono. Tuttavia il secolo della ceramiche è il settecento quando in Europa si iniziò a produrre oggetti in porcellana, conosciuta grazie agli esemplari giunti dall’oriente. La produzione di porcellana ad Este iniziò grazie ad artigiani della “manifattura della Nove”, piccolo centro vicino a Bassano, ma questo può essere argomento per un futuro post.

Monselice, la Rocca, il Castello Cini e la cinta murata che fu

Tra le città murate della Bassa Padovana c’è da menzionare anche Monselice (leggi il post con i miei consigli per una visita a Monselice)  , comune di quasi 18 mila abitanti, che sorge ai piedi dei Colli Euganei, in particolare del Colle della Rocca a poco meno di 30 km a sud di Padova. Leggi il mio post con i suggerimenti su cosa vedere a MOnselice:

Il nome Monselice deriva da “mons silicis“, monte di selce, a testimonianza del destino del colle attorno al quale sorge il paese. Se l’attività estrattiva di trachite e altre tipologie di cave hanno nel corso dei secoli rovinato alcune colline, il Colle della Rocca è forse quello che più di tutti ha pagato quest’attività tanto è stato eroso.

Anche Monselice, cittadina molto antica,  il cui approfondimento rimando in eventuale futuro post dedicato, nonostante oggi ne rimangano poche tracce è stata città murata, forse più di tutte le altre. Nei primi del Cinquecento infatti, esistevano ben 5 ordini di mura che salivano e cingevano il colle, con 4  porte fortificate che divennero successivamente 7! Le mura salivano fino alla sommità del Colle dove ancora oggi possiamo vedere la Rocca o Mastio federiciano, costruito da Ezzelino III da Romano (un nome ricorrente!) su ordine dell’imperatore Federico II di Svevia e dal quale si poteva avere una vista ed un controllo del territorio per decine di km. Il Mastio ospita un piccolo museo dal quale la vista è davvero impagabile e salire sul colle vale la pena!
Salire il colle di Monselice è anche significativo dal punto di vista religioso considerato che il percorso iniziale fino a Villa Duodo coincide con il Santuario delle Sette Chiesette.

Da visitare è sicuramente il bellissimo Castello di Monselice noto anche come Castello Cini dal nome del Conte Vittorio Cini che negli anni Trenta ne prese in carico il restauro. Si tratta di un complesso di edifici tutti edificati, riedificati, ristrutturati tra l’XI ed il XVI secolo, un castello che, nonostante il passare dei secoli,  mantiene tutto il suo fascino e come tutti i castelli che si rispettano anche il castello di Monselice questo ha i suoi fantasmi. Interessante l’armeria del Castello Per approfondire anche in questo caso vi propongo wikipedia : https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Monselice .

La città murata di Cittadella, il borgo medievale dell’Alta padovana

Cittadella è un comune di 20.000 abitanti a nord della provincia di Padova ai confini con le province di Vicenza e Treviso in quell’area del Veneto centrale “capitale” dello sviluppo economico del Nordest “locomotiva d’Italia”. Si tratta di un borgo medievale fondato tra il XII ed il XIII secolo dai padovani impegnati in una politica espansionista e spesso in conflitto con le vicine città. L’avamposto fortificato di Cittadella fu pensato e realizzato in risposta alla costruzione di Castelfranco da parte dei trevisani.
Come si può vedere nelle immagini dall’alto la cinta muraria di Cittadella non ha una forma squadrata regolare tipica di fortezze militari ma piuttosto una forma ampia rotondeggiante all’interno della quale doveva trovare forma una vera e propria città. A Cittadella furono infatti concessi statuti ed una forma di autogoverno tali da farne un centro amministrativo ed economico in grado di colonizzare il territorio circostante.

La pianta urbanistica all’interno delle mura di forma ellittiche è unica in tutto il Veneto costituita da varie strade che seguono un disegno geometrico a scacchiera seguendo un orientamento definito da due traverse perpendicolari che terminano alle 4 porte di ingresso/uscita. Le 4 porte di Cittadella prendono il nome dalle città verso le quali erano rivolte: Porta Padova, Porta Treviso, Porta Vicenza e Porta Bassano. E’ possibile apprezzare l’intera cinta muraria e la forma della città al suo interno percorrendo il camminamento di ronda sulla sommità delle mura, ad un’altezza di 14 metri. Grazie ad un recente restauro infatti è possibile compiere l’intero giro di mura lungo il  percorso che nel Medioevo veniva utilizzato dai soldati a difesa del borgo per controllare il territorio fuori dalle mura.  Il camminamento di ronda è infatti la principale attrazione di Cittadella: al termine del percorso, presso la cosiddetta Torre di Malta è visitabile anche il museo archeologico con i reperti rinvenuti nel territorio cittadellese ed il racconto della sua storia dall’età del bronzo al Rinascimento, passando ovviamente per il Medioevo.

Anche a Cittadella, come gli altri borghi medievali citati, non manca una rievocazione medievale. Il quarto fine settimana di settembre si tiene la due giorni de “Voci dall’evo di mezzo”, rievocazione storica ambientata nel XIII, l’epoca maggiormente rappresentativa della cittadina dell’alta padovana.

Passando dalla cultura allo sport da menzionare è la locale squadra di calcio che negli ultimi anni si sta facendo apprezzare in tutta Italia grazie ad una gestione virtuosa e a notevoli risultati sportivi. Indubbiamente anche la squadra granata contribuisce a far conoscere Cittadella in tutta Italia.
Per info turistiche e scoprire cosa vedere a Cittadella, in attesa di un mio post, visitate il portale Visit Cittadella: http://www.visitcittadella.it/

Alberto Botton

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